Riecco questo papà fotografo a scrivere, e tu a leggere. E’ passato un anno dal precedente post. Siamo cambiati entrambi e, siccome non ho la possibilità di vederti in viso e chiederti come sei cambiato tu, ti racconto come sono cambiato io.

Ho dedicato questo ultimo periodo al progetto più importante della mia vita: crescere il piccolo Lorenzo che oggi ha quasi tre anni. Lorenzo è il centro della mi vita e ho scelto di farne la mia priorità. Questo non vuole dire che l’amore per la fotografia, e per lo scrivere di fotografia, sia scomparso. Anzi.

Ho approfittato di questo tempo per riordinare le idee e per imparare le tantissime cose che il mio bimbo mi ha insegnato. E sai una cosa? Questo ha a che fare con la fotografia, tantissimo.

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Penso che avere più ruoli (padre, marito, impiegato per una multinazionale di giorno, fotografo di notte, qualsiasi altro ruolo ti venga in mente) compia il miracolo di sviluppare delle competenze trasversali, quelle che gli americani le chiamano soft skills, che nessun ruolo statico e definito ti può dare. Oltre a farti divertire e diventare molto di più.

Potrei raccontarti di come gli occhi del mio bimbo mi abbiano insegnato a vedere in modo diverso quando ho la mia fotocamera in mano, oppure di come l’organizzazione quotidiana del ciclo serale di lavoro pappa/cambio pannolino/gioco/nanna abbia condizionato il mio flusso di lavoro fotografico idea/ricerca di mercato/sessione fotografica/postproduzione e di come questi processi abbiano similitudini. E lo farò. Semplicemente, invece che schiacciare tutto in questo post, nel corso dei prossimi mesi ne scriveremo e leggeremo con calma.

Se sei curioso di conoscere in anticipo un pezzettino di questa avventura, puoi trovare nel post 8 cose che ho imparato nel mio primo anno diversi spunti sull’inizio di questo viaggio.

Ora che la mia vita incomincia ad avere alcuni spazi liberi riprenderemo a sentirci più spesso, se ti va.

Mi piacerebbe darci un appuntamento quindicinale su questo blog con l’uscita di un nuovo post e mi piacerebbe leggere i tuoi commenti. Scegliamo un giorno… che ne so… il mercoledì.

Dai, facciamo così: ogni due settimane, il mercoledì, ci vediamo da queste parti.

E’ quella giusta frequenza che non è troppo impegnativa (anche perchè avrai già altri blog e newsletters e gruppi Facebook e chissàcosaltro da leggere), ma non è neanche troppo distante da perderci di vista. Come sanno fare i buoni amici.

Per intanto un grazie a Lorenzo che arricchisce ogni giorno il percorso di questo papà fotografo e che specificatamente in questo momento sta cercando di rompere le testina del mio giradischi. Un abbraccio forte forte alla sua mamma Clara che sceglie ogni giorno di vivere la sua vita con me. Un grande grazie a te che magari mi seguivi in passato, magari sei capitato su questo blog per la prima volta oggi, ma comunque mi regali qualche minuto del tuo tempo per leggere queste parole.

Tra due settimane partiamo con una serie di post dedicati a cosa ho imparato nel mondo della fotografia microstock nel corso degli ultimi 10 anni. Si tratta del riassunto di cosa ha funzionato, cosa avrei potuto fare meglio, cosa conviene fare domani.

Molti errori li ho già fatti io e posso accorciarti la strada evitandoti qualche buca. Soprattutto sarà interessante capire assieme se esistono alternative alla fotografia microstock nel mondo online in cui abbia senso investire tempo.

La risposta breve è sì!

Ci vediamo da queste parti.

Si ricomincia!

Paolo papà fotografo