Claudio da due mesi ha scelto di buttarsi nell’avventura della fotografia microstock. Sarà un viaggio che lo porterà a diventare multimilionario, mangiare caviale e andare a vivere di rendita ai tropici? Non lo sappiamo, gli auguriamo di sì, ma intanto proviamo a dare qualche suggerimento per rendergli il percorso più confortevole!
Ecco la sua mail.
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Buon pomeriggio Paolo,
Mi chiamo Claudio, sono un ragazzo toscano e da pochi mesi (circa 2) mi sono affacciato al mondo della fotografia microstock. Premetto che sono un grande appassionato di fotografia e grazie ai tuoi post (ti ho conosciuto inizialmente su Fotocomefare.com) mi sono avvicinato a questa branca della fotografia.
Al momento sono contributore di varie agenzie tra le quali Fotolia, 123RF, Dreamstime e finalmente, dopo tanto tempo e diversi tentativi, Shutterstock.
Ti scrivo per sottoporti un quesito al quale non riesco a darmi una risposta riguardante soprattutto Shutterstock: dopo il superamento dell’esame di ammissione, ho iniziato a sottoporre diversi batch di foto che avevo precedentemente sottoposto ad altre agenzie. Nell’ultimo tentativo, ho sottoposto foto che avevano avuto in media un ottimo successo sulle altre ma non su Shutterstock. Qui sono state tutte rifiutate dandomi la stessa identica motivazione:
“Noise–Image contains excessive noise, grain, artifacts and/or is poorly rasterized.
Focus–Subject is blurry, too soft, or out of focus when viewed at full resolution.
Poor Lighting–Image has exposure issues, unfavorable lighting conditions, and/or incorrect white balance.”
Ti mando un link dropbox dal quale puoi scaricare questi file (NDR: segue link a Dropbox che mantengo privato) visto che vorrei capire, da una persona più esperta la quale tu sei, come mai mi segnalano questi errori. Personalmente non mi sembra che rispecchino la realtà. Tu che ne pensi e che cosa puoi consigliarmi?
Poi avrei un’altra domanda da porti…mi sono accorto che foto nelle quali lo sfondo è sfocato (apertura diaframma grande per mettere in risalto il primo piano) non riscuotono lo stesso successo (almeno personalmente). Pensi che questa sia una giusta osservazione? Avresti qualche consiglio da darmi per permettermi di capire meglio come e cosa fotografare utilizzando questo metodo?
Per “presentarmi” (diciamo così) ti allego il link al mio profilo Flickr…se hai voglia e tempo di dare un’occhiata ai miei lavori PRE-MICROSTOCK, per consigli, critiche etc etc, mi farebbe davvero molto piacere.
https://www.flickr.com/photos/claudio_santu/sets/72157647749468867/
Grazie di tutto e complimenti per il lavoro di divulgazione che stai facendo!
A presto!
Claudio
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Fotografie rifiutate e mal di stomaco
Intanto, grazie a Claudio che mi ha dato il permesso di pubblicare la sua mail. Quello degli ispettori che respingono fotografie su ragioni decisamente arbitrarie è una nota dolente che neanche le stesse agenzie microstock sono riuscite a gestire in modo soddisfacente.
Per quanto esistano degli elementi oggettivi utili alla decisione di accettare o meno una tua fotografia, la verità è che il giudizio su dove posizionare questa soglia di accettabilità fotografica è sempre soggettivo. Non mi stupisce affatto che alcune tue immagini siano state accettate da alcune agenzie e rifiutate da altre. Anzi: è normale.
L’ispettore è spesso un fotografo microstock cresciuto, con i suoi problemi e magari il figlio adolescente che gli fa girare l’anima. C’è l’ispettore più severo, quello di manica larga, quello di cattivo umore, così come c’è l’agenzia più severa e quella meno.
Posso però dirti che, lasciando perdere i casi di alcune singole immagini il cui il giudizio dell’ispettore era palesemente sbagliato, nella maggior parte dei casi che mi hanno personalmente riguardato gli ispettori avevano ragione. Vediamo quindi di analizzare i motivi per i quali le tue immagini sono state scartate.
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Problema: Noise
Soluzione:
- Illuminare al massimo la scena che stai per inquadrare con la fotocamera.
- Evitare lo zoom digitale.
- Ridurre la sensibilità, arrivando a scattare a 100 ISO dove possibile.
- Prossimo regalo di compleanno: una fotocamera con sensore più performante, full frame se possibile (magari!).
- Tenere al fresco la fotocamera (questa non la sapevi, vero?). Più la tua fotocamera è calda, più il tuo sensore si scalderà velocemente e prima caleranno le sue prestazioni incluso l’aumento del rumore digitale.
- Se la fotocamera ha un programma di riduzione rumore, testalo e valuta se vale la pena di attivarlo. Spesso questi programmi consentono di ridurre efficacemente il rumore ma pagano il prezzo in perdita di dettaglio.
- (solo dopo i precedenti passi) utilizzare software in postproduzione per ridurre il rumore digitale.
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Problema: Focus
Soluzione:
- Se hai dei soldi da spendere, compra una buona lente anziché altri gadget fotografici. Mi spingo oltre: meglio una buona lente che l’ultimo corpo macchina alla moda.
- Usa un treppiede dove e quando puoi, abbinandolo ad uno scatto remoto.
- Utilizza un’apertura di diaframma non troppo chiusa o eccessivamente aperta. Sei nel dubbio? Scatta attorno a f/8: la tua lente dovrebbe riuscire a lavorare prossima alle sue prestazioni migliori.
- Se fai macro, utilizza la messa a fuoco manuale e (soprattutto se stai utilizzando il treppiede) disattiva lo stabilizzatore.
- Se hai bisogno di avere tutto a fuoco, oltre a una piccola apertura di diaframma utilizza un grandangolo e allontanati dal soggetto. Metti a fuoco ad un terzo del fotogramma partendo dal basso (distanza iperfocale).
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Problema: Poor Light (e bilanciamento del bianco)
Soluzione:
- Scatta in RAW e riservati di correggere il bilanciamento del bianco durante la postproduzione.
- Mai, mai, mai fotografare in condizioni di luce miste. Ad esempio: luce naturale più luce artificiale. C’è da impazzire a cercare il giusto bilanciamento del bianco.
- Evita i contrasti eccessivi: la tua macchina fotografica fa fatica a gestirli (es. fotografia di un palazzo metà in piena luce, metà in ombra).
- Outdoor: evita le ore del giorno dove il sole ti porta ad avere alti contrasti. Prediligi il tramonto e l’alba alle ore centrali della giornata.
- Indoor: illumina al meglio il soggetto spremendo al massimo le fonti di luce che hai a disposizione. Evita il flash incorporato nella fotocamera: da risultati pessimi.
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Sfondi sfocati? Oppure no?
Claudio si chiede se le fotografie con sfondo sfocato abbiano o meno successo.
Il sapiente utilizzo dell’apertura del diaframma è una delle caratteristiche che distingue il fotografo professionista dall’amatore. Proprio il ridotto campo di messa a fuoco permette di staccare il soggetto dallo sfondo, cosa che normalmente non si riesce a fare con la fotocamera di un telefonino (tanto per capirci).
Per questo motivo non concordo con l’osservazione di Claudio sul fatto che fotografie con una ridotta profondità di campo abbiano un mercato minore. Anzi: proprio perché pochi fotografi sanno utilizzare bene l’apertura del diaframma, questa è elemento distintivo rispetto all’enorme concorrenza delle altre immagini.
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Il portfolio di Claudio
Claudio ci invita ad osservare il suo portfolio fotografico su Flickr al link che trovate in apertura post. Il portfolio è ridotto in termini di numero di fotografie e temi trattati, pertanto non è possibile dare un giudizio completo. Possiamo però dare qualche consiglio generale utile a capire cosa potrebbe tirare sul mercato e cosa no.
L’immagine della bicicletta sotto il portico ad arco che trovate in apertura di post mi piace veramente molto. E’ un’immagine che, a mio parere, ha un bel potenziale di vendita. Ha una bella prospettiva e soprattutto si tratta di un’immagine semplice: non ci sono elementi di distrazione. E’ una fotografia adatta ad esprimere potenziale in diversi argomenti: dalla rivista sul lifestile italiano alle tematiche ecologico-ambientali dell’utilizzo della bicicletta. Questa è un’immagine che funziona. Migliorabile, ma funziona.
Dell’immagine che vedete qui a fianco mi piace il concetto. Il binocolo è utile per parlare di turismo, sullo sfondo c’è un bel borgo che racconta d’Italia, peccato per la luce…
E qui arriviamo al punto dolente. La luce non è buona. E questo non dipende tanto dalla tecnica di Claudio: dipende soprattutto dalla scelta del momento della giornata in cui fotografare e dalla scelta del luogo. In queste situazioni gli interventi in postproduzione possono fare qualcosa, ma non riescono a raddrizzare una fotografia che già zoppica alla sua nascita.
Conosco molto bene la situazione in cui stai facendo fotografia di viaggio e per qualche motivo (poco tempo? Fidanzata brontolona? Ferie che finiscono?) si scatta sapendo di avere cattiva luce e senza possibilità di ritorno per una seconda sessione fotografica. In questo caso è giusto comunque esercitare la propria passione fotografica, ma per noi stessi. Il mercato del microstock è decisamente selettivo in merito: una fotografia con una cattiva luce o non viene accettata, o non vende.
A presto!
Paolo
Ciao Claudio, dalla foto della torre del Giunigi mi sa tanto che siamo vicini… anche se io son di la’ dal monte!
Per i rifiuti degli ispettori personalmente non gli do peso più di tanto e tiro avanti. Carico le foto su diverse agenzie e, come ha detto Paolo, ciascuna ha la sua strategia. A me è successo di foto rifiutate da Fotolia e accettate da Shutterstock, oppure una foto non accettata da Shutterstock e accettata da 123RF con vendita, dopo 2 giorni, a quasi 20€.
Ho la sensazione che alcune agenzie buttano la una motivazione, come Fotolia, mentre altre sono molto più attendibili come Dreamtime.
Comunque sia non ti arrendere ;)
Caro Giovanni,
Io sono di Scandicci e quest’estate ho avuto modo di visitare per la prima volta la bellissima Lucca (strano a dirsi visto che abito ad un’ora di distanza). Per il momento sto contribuendo a 9 agenzie e in effetti le foto accettate variano molto da agenzia ad agenzia. Comunque dopo un po’ si iniziano a vedere le prime soddisfazioni e devo ammettere che in poco tempo il mondo del microstock ha attirato molto la mia attenzione…speriamo di migliorarsi sempre di più.
Buona giornata e grazie per i tuoi consigli!
Claudio
ottimo articolo anche se in verità sull’aspetto delle foto metterei un aspetto fondamentale che differenzia il fotografo ovvero la creatività… dopo di che è bene che uno si eserciti, e provi non avete idee quante volte ho sbagliato a fare scatti…
Ciao,
concordo con quanto detto da Paolo anche se, devo dire, gli ispettori di Shutter danno l’impressione a volte di valutare un po’ superficialmente gli scatti.
Tra l’altro, dopo l’upload, il loro resoconto è molto veloce, rispetto ad altre grandi agenzie tipo iStock; temo quindi che la velocità nelle risposte (sicuramente apprezzata dai contributors) incida. alcune volte, sulla corretta valutazione delle proposte.
In particolar modo secondo me eccedono nelle rejection per quanto riguarda il problema del “Focus”. Per cercare di capire come ragionano ho più volte reinviato la stessa foto scartata per “eccesso di morbidezza”, (denunciando il fatto che era stata da loro precedentemente rigettata) e su questo secondo invio ho aumentato solo un po’ la maschera di contrasto riuscendo così a fare accettare l’immagine.
Considerando che il “contrasto” dell’immagine è sicuramente più soggettivo rispetto alla presenza di noise (facilmente individuabile) e che la maschera di contrasto può essere applicata a piacimento anche dall’aquirente finale, forse su questo aspetto Shutter potrebbe essere, scusate il gioco di parole, più morbida.
Per quanto riguarda il consiglio di Paolo sull’opportunità di portarsi dietro il treppiede concordo pienamente nonostante i disagi che comporta; è anche vero che se vai in ferie con la fidanzata/moglie e questa non è proprio un’amante della fotografia si rischia di finire le vacanze soli con il treppiede…
Io al momento sto applicando questa strategia: vado in giro con un monopiede così riduco un po’ il problema del micromosso e pian piano abituo anche la moglie ;-)
Un saluto,
Francesco.
Grazie per questo articolo, oggi secondo tentativo con shutterstock. Solo due foto hanno passato la tagliola dell’ispettore. Mi consola il fatto che mi sto affacciando al mondo microstock con una selezione molto ampia di tutte le mie foto, scattate dal 2007 a oggi. Pertanto queste batoste con shutterstock, hanno per me una grossa valenza didattica. Quello che mi dispiace, riguarda il fatto che la mia selezione venga analizzata dall’ispettore in meno di venti minuti. Saluti
Caro Paolo,
Grazie mille per il tuo articolo..hai risposto in maniera chiara e perfetta alle mie domande e ai miei dubbi. Farò certamente tesoro dei tuoi consigli.
Devo dire che dopo un po’ di sconforto iniziale (è stata questa la ragione che mi ha spinto a scriverti), soprattutto dopo i rifiuti di Shutterstock, adesso le cose stanno andando decisamente meglio: le immagini accettate da Shutter sono decisamente in aumento e sia lì che su altre agenzie si iniziano ad intravedere delle vendite. Nel mio piccolo, questo aspetto mi dà una spinta in più per migliorarmi e per non arrendermi e continuare su questa strada.
Grazie mille per la tua attenzione e a presto!
Claudio
P.S. Mi farebbe piacere sottoporre alla tua attenzione ma anche a quella di tutti gli altri utenti le foto al momento in vendita sulle agenzie più importanti…ogni commento, consiglio e critica è ben accetto.
Shutterstock: http://www.shutterstock.com/gallery-2495188p1.html
123RF: http://it.123rf.com/profile_klaus1986
Dreamstime: http://www.dreamstime.com/cldsantucci35_info
Thanks!
Dipende molto dalla luna di chi ispeziona (salvo evidenti errori nella fotografia).
Mi capita di vedermi bocciate tutte le foto.. Poi dopo qualche giorno le ripropongo e vengono accettate. Bo!!
ciao claudio! ho visto shutter e a prima vista le foto sono belle ma a mio modo di vedere fai soggetti complicati.
il bianco e nero viene venduto molto raramente nella fotografia pubblicitaria e deve essere veramente bello per esser preso.
il duomo di firenze che ho pure io è bello ma se lo fanno così tanti che rischia di essere una foto nel mucchio…
cerca le foto più vendute, cerca di vendere dove ci sono poche foto o tante vendite…
http://picworkflow.com/blog/research/stock-performer-best-of-the-best/
con la volontà riesci sempre… il mio passo da amatore a venditore lo ho avuto con 4 ore intensive faccia a faccia con chi veramente vende…. e li se trovi la persona giusta riesci poi a miligorare e guadagnare sempre di più
ciao Paolo
seguo con moltissimo interesse il tuo blog
ti volevo vhiedere una cosa: mi vedo spesso respingere foto in cui il soggetto principale è una vecchia fiat 500 (ovviamente con il logo rimosso)….. la spiegazione parla di ” elements protected by intellectual property laws”…
anche la 500 ha il copyright?
grazie mille
Ciao Valerio,
Sì: la 500 ha copyright. Tieni però in conto che se la Fiat 500 non è il soggetto principale dell’immagine e hai rimosso il logo potrebbe anche essere accettata. Dove collocare la soglia di accettazione, dipende da agenzia ad agenzia. Ci sono agenzie che non accettano immagini in cui un’automezzo supera il 60% della superficie totale dell’immagine, altre che le accettano a prescindere e altre che le rifiutano a prescindere. Purtroppo la linea di demarcazione tra accettato/rifiutato è sicuramente mobile e spesso decisa dall’esaminatore, oltre che dalla politica dell’agenzia.
ciao,personalmente ritengo gli ispettori di shutterstock i piu’ “difficili” e “imprevedibili” ,per delle foto molto simili (stesso soggetto scattato a pochi secondi di distanza con le medesime impostazioni) postate in giorni diversi,a volte ho il 100% di approvazione ,a volte lo 0% ( i soliti noise ,poor lighting e focus),impossibile per me prevedere come andra’.
Dato che e’ l’agenzia che mi da’ piu’ soddisfazioni,dopo un po’ di tempo ripopongo gli scatti scartati, buona parte delle volte con risultato.
Inoltre per avere piu’ possibilita’ di cambiare ispettore,di solito faccio revisionare una decina di scatti per volta aspettando il verdetto prima di ripostarne,mediamente mi va bene a giorni alterni!
ciao
Ciao lkpro,
concordo con te sull’imprevedibilità degli ispettori di shutterstock.
Volevo chiederti una curiosità in merito a quelle immagini che ti hanno scartato e che sono state accettate solo dopo una seconda presentazione. Una volta accettate sono poi state vendute oppure no? Se così fosse allora gli ispettori non svolgerebbero correttamente i loro compito…
Un saluto,
Francesco.
Si, molte sono state vendute, non so però farti una statistica precisa.
Ad ogni modo , giusto ieri, ho venduto un’immagine appena approvata ma scartata al primo giro, per questo motivo , se la reputo “guardabile”,la ripropongo.
È l unica agenzia su cui faccio il lavoro di secondo invio, sia perché è quella più remunerativa sia perché è quella con gli ispettori più “umorali”
Ciao
Anzi, ti dirò di più, guardando tra le foto vendute oggi ne ho vista una, scartata al primo giro, che ha ottenuto il mio incasso top su shutterstock, venduta a 62 dollari (a oggi con quella foto ho incassato poco più di 70 dollari)!
http://www.shutterstock.com/pic.mhtml?id=148311932
Tra l altro scattata con la canon 350 e il plasticotto…….io l ho sempre trovata guardabile ma nn mi sarei mai aspettato di venderla!
:-)