E’ ancora possibile fare soldi con la fotografia microstock oggi?
Recentemente ho letto molte risposte a questa domanda su diversi social. Non che io sia un grande frequentatore di social ma non vivo fuori dal mondo sia reale, sia virtuale, e ogni tanto passo a dare un’occhiata a cosa si dice online.
Ecco una sintesi delle risposte che ho letto alla domanda sul se sia possibile o meno guadagnare con il microstock nel 2018:
- No
- No assolutamente
- Impossibile
La prima cosa che mi colpisce è l’assoluta mancanza di elementi a provare questo giudizio, la qual cosa mi fa supporre che chi scrive queste risposte sia una persona pigra, cosa che sicuramente non ti aiuta a fare soldi con la fotografia microstock nel 2018.
Non sono riuscito a trovare online una qualche recente analisi, basata su qualche dato concreto, sul fatto che chi oggi prova a fare soldi con la fotografia microstock è destinato al fallimento. Gente che si lamenta tanta, gente che ci prova seriamente pochissima.
E allora ti racconto la mia esperienza. Non è basata su un campione statistico significante (e infatti include solo me), ma almeno ti do qualche elemento oggettivo per fare una riflessione indipendente e che vada oltre al “è impossibile vendere fotografia microstock, mi lamento delle agenzie che non mi fanno vendere, mi lamento dell’eccessiva concorrenza, i politici sono tutti dei ladri, la Massoneria sta tramando contro di me per non farmi avere successo nel mondo della fotografia microstock”.
Qualche dato sulla mia esperienza
Nel 2007, quando ho iniziato la mia carriera nella fotografia microstock, sui social tutti si lamentavano che c’era troppa concorrenza, il mercato era saturo ed era impossibile entrare come nuovi arrivati nel microstock. Per fortuna non gli ho creduto.
Oggi io fatturo tra i 900 e i 1.100 euro al mese solo di fotografia microstock. E’ un’attività che svolgo con impegno e serietà ma nei ritagli di tempo tra il mio lavoro da dipendente (lavoro per una multinazionale come impiegato) e gli impegni famigliari. Ho anche altre fonti di reddito online sempre legate alla fotografia ma non relative al microstock (Fine Art America e vendita di eBook principalmente).
Il mio portfolio fotografico è di circa 8.000 immagini, faccio upload di 20 immagini 48 settimane all’anno, contribuisco a 25 agenzie e l’agenzia più remunerativa è Shutterstock (se devi incominciare la tua carriera nel microstock è questa l’agenzia da cui ti suggerisco di partire).
Bravo Paolo, grazie tante… Ma è possibile fare soldi con la fotografia microstock nel 2018?
Sì è possibile. Qui sotto trovi uno screenshot relativo all’agenzia di fotografia microstock EyeEm, sulla quale ho circa 1700 immagini.
La prima riflessione che voglio condividere con te è quella sul periodo: ho incominciato a contribuire a quest’agenzia a metà del 2016. Non nel 2005, in pieno boom microstock, ma nel 2016, quando gli uccelli del malaugurio dicevano che la fotografia microstock era morta da 10 anni.
E quest’agenzia non è l’unica ad avermi dato risultati veramente interessanti nell’ultimo biennio: ce ne sono altre due che in questo momento preferisco mantenere riservate in quanto non ho ancora terminato l’upload del mio archivio fotografico. Naturalmente, le condividerò con te in futuro.
La seconda riflessione: ma 1700 dollari sono tanti o sono pochi?
Per me sono tanti a prescindere, visto che mi pago tre rate del mutuo della casa. Detto questo, il punto vero è se sia tanto o poco rispetto allo sforzo fatto per arrivare a quella cifra.
Nel caso in questione lo sforzo è stato pochissimo: le immagini erano già parte del mio archivio e l’impegno è stato quello di fare l’upload delle immagini e inserire le parole chiave (nel caso dell’agenzia in oggetto è un processo velocissimo).
Ho stimato un totale di 5 ore di lavoro dedicato esclusivamente a quest’agenzia in un paio di anni. In sintesi: ogni ora di lavoro mi è stata pagata 340 dollari.
Sì, è vero… poi ci sono le spese per la linea Internet (che comunque avrei pagato a prescindere), l’abbonamento ad Adobe Lightroom e Photoshop (e che avrei comunque pagato)… va tutto bene, ma dimmi tu se conosci un altro mestiere con una paga oraria a 340 dollari.
Soprattutto, questa agenzia continuerà a dare guadagni costanti anche domani a prescindere che io accenda il computer o meno. Dovrò semplicemente ricordarmi ogni tanto di andare sul loro sito e ritirare i soldi.
Una terza riflessione: ma allora possono farlo tutti?
No, non tutti possono farlo. Io posso permettermi di entrare in una nuova agenzia microstock e fare soldi nel 2018 perché ho una posizione di vantaggio data da questi 3 elementi:
- Ho un portfolio fotografico di migliaia di immagini.
- La qualità delle mie immagini e soprattutto la mia comprensione del mercato si è affinata in 10 anni di esperienza. Oggi ho un metodo di lavoro che condivido con te gratuitamente nei post di questo blog e che trovi organizzato e spiegato a fondo nei miei eBook.
- La mia posizione di lavoratore dipendente a cui si aggiunge la mia professione di fotografo (con regolare partita IVA e naturalmente pagamento delle tasse) mi mette in una situazione di vantaggio: a prescindere da come andrà questo mese fotograficamente parlando, comunque ho uno stipendio regolare che mi concede serenità. Non avendo l’urgenza di pagare le bollette con i proventi della fotografia, posso permettermi con calma di esplorare le nuove agenzie, di curare la mia formazione, di investire in attrezzatura con una visione di lungo periodo. Se vuoi approfondire, ti invito a leggere l’articolo Voglio fare soldi online con il microstock per una interessante lista delle caratteristiche dei fotografi microstock di successo secondo l’agenzia Shutterstock.
Conclusioni
Non è vero che non si possano fare soldi con la fotografia microstock nel 2018. Io lo sto facendo sia con agenzie con cui lavoro da dieci anni, sia con agenzie con le quali lavoro solo da un paio di anni. Con alcune sto iniziando a lavorare in queste settimane e le premesse sono ottime. E’ possibile guadagnare nel 2018: c’è grande concorrenza, ma si può fare.
Certo non si può fare con la facilità con la quale si guadagnava 15 anni fa, quando inviavi alle agenzie di fotografia microstock qualsiasi porcheria e arrivavano i soldi. Oggi è un mondo diverso e se scegli la fotografia microstock lo devi fare con professionalità, sapendo che è una maratona e non una gara sui cento metri, sapendo che si fanno soldi con la fotografia microstock ma non si fanno soldi facili con la fotografia microstock.
Altrimenti ti dico già come andrà a finire: guadagnerai 20 euro per poi smettere dopo qualche mese.
A presto!
Paolo
Ciao Paolo,
articolo interessante come sempre. Su Eyeem volevo chiederti dove reperire l’indirizzo ftp. Infine, dici che è semplice l’inserimento delle key, però mi pare che la piattaforma non recepisca direttamente i metadati e nemmeno il copia e incolla.
Davide
ps. io tengo duro, qualcosa si vede all’orizzonte.
Ciao Davide, bravo che tieni duro!
Allora allora…
1) Intanto grazie perché hai trovato una mia inesattezza nel post. Ho scritto che faccio l’upload mediante FTP e Filezilla ma in realtà non è corretto: faccio l’upload mediante Google Drive e poi importo le immagini in EyeEm mediante l’apposita opzione che trovi una volta che sei all’interno del sito. Sono arrivato a questa soluzione che trovo tra tutte le più affidabile. L’upload diretto mediante sito mi sono reso conto che spesso andava in crash e, almeno sul mio pc, non era affidabile. Ho corretto il riferimento all’FTP nel post e mi scuso per la mia inesattezza.
2) Per quanto riguarda le keyword procedo nel modo più semplice e veloce: accetto quelle che mi suggerisce direttamente il software di EyeEm… e devo dire che funzionano piuttosto bene (=buone vendite). Non inserisco titolo e/o descrizioni.
Grazie ancora e a presto
Paolo
Ah…me ne ero accorto che accettavi le loro key… ti controllo. Per le descrizioni pensavo potesse esser utile, anche se l’unico scopo è andare su getty…giusto? ..e loro le rifanno, generiche, ma le rifanno, come anche le key…
La città la metti però. Ho appena controllato.
Io sono partito un po’ in modo sconfusionato ed ora sto addrizzando il tiro grazie ai tuoi consigli… 900 foto 250 passate a getty ed una vendita recente da 50 euro …
Grazie di tutto. Occhio che ti seguo come un ombra… ;-)
E’ un onore!
Ciao Paolo.
anche io contrinuisco con Eyeem da diverso tempo e mi trovo bene (non quanto vorrei…ma va bene), l’unica cosa che reggo poco è la lentezza delle revisioni e, nello specifico, la revisione da “selezionata per Premium” a “Collezione Premium”, a me stanno approvando foto caricate da oltre un anno.
Consiglio Twenty20 che sembra essere molto interessante in prospettiva specie per le mission quotidiane
Grazie per la dritta! Non conosco Twenty20. Vado a investigare…
Paolo
Ciao Paolo,
non ho ben chiaro come funzioni Eyeem e per questo verrei farti alcune domande.
Ecco la raffica!
E’ possibile iscriversi a Eyeem non da mobile ma direttamente da PC come per le altre agenzie? Come si fa?
E’ possibile iscriversi come non esclusivo e caricare solo foto fatte con fotocamera? Così da poter inviare il proprio portfolio già pronto.
Sempre al momento dell’iscrizione, nel caso in cui si abbia già una partita iva, è consigliabile aprire un account come Privato oppure è necessario un account Business (anche se non si è dei veri fotografi professionisti)? Tu che tipo di account hai scelto?
Una volta aperto l’account è subito possibile inviare immagini e queste sono pronte per la vendita nel market oppure occorre selezionare categorie ecc. ecc.
Mi sembra di aver capito che se una foto viene scelta nella “collezione premium” questa diventa esclusiva Eyeem. In tal caso la stessa foto va cancellata dalle altre agenzie? Alcune agenzie, tipo Fotolia, fanno fatica a cancellare immagini già nel portfolio.
Consigli quindi di inviare a Eyeem foto nuove e, prima di inviare la stessa ad altre agenzie, attendere se viene scelta come premium?
Grazie mille!
Francesco.
Ciao Francesco,
Un sacco di domande. Vado subito al dunque:
1) Personalmente mi sono iscritto a EyeEm con il mio mobile, e poi l’ho dimenticato: negli ultimi due anni ho lavorato solo da PC e tutti gli upload che faccio partono dal mio hard drive.
2) Non vedo particolari vincoli. Per quanto riguarda il tema esclusività o meno rimando a questo interessante articolo di cui riporto un estratto:
http://www.michaeljayfoto.com/distribution-channels/eyeem-distribution-by-alamy-and-change-to-non-exclusive/
Exclusivity requirements has been voided
Maybe the more important message: With the announcement, all images will now be non-exclusive in the EyeEm collection. This grants the rights to photographers to distribute their images through different channels. The change is also part of the new distribution agreement that is now online for contributing members of the EyeEm Market and needs to be agreed upon again. The images preselected for the EyeEm collection are those already contained in the Getty Images collection.
3) Ho inserito i dati relativi alla mia partita IVA, ma penso che a EyeEm interessi poco.
4) Non è necessario inserire le categorie e se ti limiti ad accettare le parole chiave dal software suggerite (come faccio io) l’upload è veramente veloce
Sul tema premium/non premium vedi l’articolo al punto 2
A presto!
Paolo
Ciao Paolo! grazie per questi tuoi incoraggianti articoli! Colgo l’occasione per dirti che il tuo blog mi ha veramente motivato tanto nell’intraprendere e nel non mollare questo percorso che, cominciato proprio nel 2016 un po’ per gioco, ora vede i suoi primi risultati. Niente di che ma con i soldi guadagnati ho fatto l’upgrade della reflex, comprato qualche obiettivo e mi sono tolta parecchi sfizietti anche in termini di contributo a qualche viaggio. Volevo chiederti un chiarimento in merito ad eyem poiché non ho capito bene se le foto che vanno poi a finire su premium devono avere l’esclusiva o meno. Mi spiego meglio: io ho caricato tempo fa un centinaio di foto che avevo spalmato su tutte le agenzie e di queste più finite metà sono finite su Premium. Va bene se le tengo lì senza che siano esclusive? Presa dal dubbio, non ho caricato più nulla. Inoltre quanto conta l’aspetto social in eyem? cioè ricevere likes e commenti, impegnarsi nelle” relazioni sociali”, fa salire nella visibilità? Grazie mille per tutti i tuoi consigli, mi ritengo una tua discepola.
Bene Laura,
Sono contento che ci siano risultati tangibili (anche in guadagni) quando non si molla. E il fatto che tu abbia iniziato nel 2016 ti fa doppiamente onore.
Per quanto riguarda la situazione premium/esclusività (su cui c’è molta confusione), rimando a questo interessante e completo articolo. Aggiungo l’estratto importante:
http://www.michaeljayfoto.com/distribution-channels/eyeem-distribution-by-alamy-and-change-to-non-exclusive/
Exclusivity requirements has been voided
Maybe the more important message: With the announcement, all images will now be non-exclusive in the EyeEm collection. This grants the rights to photographers to distribute their images through different channels. The change is also part of the new distribution agreement that is now online for contributing members of the EyeEm Market and needs to be agreed upon again. The images preselected for the EyeEm collection are those already contained in the Getty Images collection.
Per quanto riguarda l’aspetto social… Non ci credo molto. Ho realizzato tutte le mie vendite senza utilizzare questa leva.
A presto!
Paolo
Ciao Paolo,
io invece mi sono iscritto direttamente da PC dal login, come una qualsiasi altra agenzia.
Ho provato a fare l’upload di alcune immagini anche utilizzando Google drive. Ma con questo ho avuto problemi al momento del caricamento da Google al sito Eyeem dove, nella immagini caricate, appariva un simbolo dove mi informava che le immaginini erano state caricate, Da G. drive, con un peso minore di 2MB quindi a bassa risoluzione.
A te risulta questo oppure non hai avuto problemi?
Per quanto riguarda poi le keyword Eyeem sembra non leggere i tag delle immagini, se pure presenti al loro interno, e ne propone alcune spesso però assolutamente generiche e non pertinenti.
Perchè tu per Eyeem non riscrivi le keyword, almeno le principali?
Ritieni che in questo caso la vendibilità, a differenza dei microstock classici, sia indipendente dai tag?
Ciao e grazie !
Ciao Francesco,
Il problema delle immagini a bassa risoluzione saltuariamente lo da anche a me. Non ho capito bene da cosa dipenda, ma è così limitato che ci convivo (sotto il 10% del totale dei miei upload).
Ti confermo che per EyeEm non inserisco le keyword ma mi limito ad accettare quelle suggerite dal software.
Paolo
Ciao,
ho visto il tuo portfolio su Eyeem: ottime foto, complimenti.
Volevo chiederti su come ti comporti per quanto riguarda l’inserimento del titolo delle immagini e delle keyword.
Quelle che suggerisce il software sono, a volte, poco pertinenti e di certo non riesce a capire, per esempio, di quale località si tratta.
Qualora una immagine venisse scelta per la premium collection le keyword eventualmente inserite vengono annullate oppure rimangono?
Grazie mille,
ciao.
Ciao Francesco,
Per quanto riguarda le keyword su EyeEm semplicemente accetto quelle che mi vengono suggerite dall’intelligenza artificiale del software. Non inserisco il titolo dell’immagine. I risultati sembrano premiare questo approccio “pigro”. L’intelligenza artificiale che identifica le keyword e te le suggerisce mi sembra stia migliorando progressivamente nel tempo.
Paolo
Ciao Paolo,
ma se accetti semplicemente le keywords di Eyeem, (che spesso sono generiche proprio perchè generate in automatico da un software e per esempio non riescono ad identificare correttamente, per esempio, un luogo) qualora una foto venga accettata da Getty Images questa applica le key generiche provenienti da Eyeem? Oppure per le foto accettate su Getty vai ad inserire keyword più pertinenti?
Grazie mille!
Francesco buongiorno,
Personalmente accetto semplicemente le keyword di EyeEm e mi trovo benissimo (=vendo). Non inserisco keyword su Getty.
A presto
Paolo
Ciao Paolo
ti seguo sempre e mi fa piacere che tu sia ritornato. Come spero ricordi ho iniziato a fino 2016 con SS, fotolia, deamstime e 123rf. Ora ho mantenuto solo SS e fotolia. Dreamstime, 123rf e deposithphoto le ho lasciate,
Ho iniziato invece con alamy,. E’ un agenzia che mi piace tanto, anche se bisogna munirsi di molta molta pazienza e credo che i risultati possono arrivare, sei d’accordo???
Per parlare di EyeEm ecco la mia esperienza: Ho caricato, da circa un anno, trecento immagini e non ho avuto nessun risultato. Il caricamento è macchinoso. Leggendo le tue risposte mi rendo conto che, utilizzando l’indicizzazione automatica potrebbe essere possibile. E’ vero che utilizzando il pc diventa eterno, come posso fare? Hai menzionato drive? Ma come funziona?.
Altra cosa che voglio chiederti : non avendo filigrana le immagini caricate su eyeem non diventano oggetto di sciacallaggio???
Ciao.. grazie
lorenza
Ciao Lorenza, piacere di rileggerti. Ecco qualche risposta alle tue domande:
1) Alamy: vendo mediante loro 4-5 immagini all’anno sempre con alti guadagni. Visto che la procedura di upload è veloce via FTP e non richiede di inserire le categorie vale sicuramente la pena provarci.
2) EyeEm: non ho ben capito perché consideri eterno il caricamento su EyeEm. Personalmente faccio l’upload su Google Drive (ci sono moltissimi tutorial in rete su questo utile strumento) dopodiché importo le immagine da Google Drive mediante la pagina upload di EyeEm: trovi il simbolo di Google Drive in basso al centro.
3) Non credo nell’utilità della filigrana (=watermark). Penso che chi ha bisogno veramente della tua immagine l’acquista comunque ad alta risoluzione e paga, chi invece fa un copia e incolla della tua immagine a bassa risoluzione (=sciacallaggio) comunque non è un cliente che avrebbe comprato la tua immagine. In sintesi: penso che il watermark faccia più male che bene.
A presto!
Paolo
Ciao,
per quanto riguarda le immagini accettate su Alamy, voi provvedete a selezionare anche le 10 “supertag” oppure no?
Quindi secondo voi conviene spendere tempo per selezionare le principali 10 keyword al fine di avere una maggiore visibilità?
Grazie!
Ciao Francesco,
Mi vergogno un po’… Ma io non seleziono (motivo: pura pigrizia).
Paolo
Ciao,
per i guadagni da Eyeem, provenendo da società europea in Berlino, occorre fare oltre alla fattura, anche il modello intrastat?
Grazie!
Ciao Francesco,
Il modello Intrastat è una dichiarazione che riporta le operazioni intracomunitarie di vendita e acquisto effettuate da un titolare di partita IVA. Se è dentro la comunità europea bisogna farlo (o ricordarlo al commercialista).
Paolo
Ciao Paolo,
con che criterio Eyeem pone le immagini in editoriale o commerciale?
Guardavo il tuo porfolio, come quello di altri contributor, e ci sono immagini anche molto simili tra loro una posta in editoriale e l’altra in commerciale. Cosi come altre sono vendute come commerciale quando sono ben visibili i volti di alcune persone.
Mi sembra che vada un po’ a casaccio…
Grazie!
Ciao Francesco,
Concordo con te: questo è sicuramente un punto di miglioramento a cui EyeEm deve fare attenzione. Personalmente cerco di prevenire certe situazioni, ma la situazione che descrivi è reale. Mi auguro che in futuro da questa (per me ottima) agenzia ci sia maggiore attenzione su questo tema.
Paolo
Ciao Paolo,
delle foto che Eyeem non ti seleziona per il suo market, e che quindi non produrranno mai royalties, come ti comporti? Le cancelli o le lasci sul sito?
Inoltre delle tue circa 1700 foto su Eyeem quante ti sono state approvate e sono in vendita anche su Getty?
I guadagni ti arrivano dalle vendite su Eyeem o su quelle vendute direttamente da Getty?
Scusami delle tante domande e ti ringrazio per la grande disponibilità!
Ciao.
Ciao Francesco,
Non ti scusare: fa piacere leggere che c’è interesse sull’argomento. Ecco le mie risposte.
1) Lascio sempre tutte le fotografie sul sito di EyeEm senza cancellare nulla. Questo perchè voglio avere un workflow di lavoro il più semplice possibile.
2) Al momento 749
3) La stragrande maggioranza dei guadagni da Getty
A presto!
Paolo
Ciao Paolo,
mi piacerebbe sapere cosa ne pensi della qualità delle immagini proposte nel market di Eyeem.
Sfogliando diversi portfoli su Eyeem non di rado mi è capitato di imbattermi in foto che, almeno dal punto di vista tecnico, non sarebbero mai state accettate da agenzie come Shutterstock per problemi di scarsa messa a fuoco, rumore digitale, scarsa illuminazione ecc. ecc.
Dal punto di vista narrativo invece si trovano anche foto molto interessanti, anche se non sempre tecnicamente perfette.
Quindi mi viene da pensare quale compratore abbia un reale interesse ad acquistare, a prezzi anche di tutto rispetto, immagini su Eyeem con il rischio di scaricarsi file, in certi casi, di scarsa qualità.
Mi pare che al momento Eyeem non riesca ad essere garante della qualità tecnica dei file che propone sul proprio market e quindi non riesca ad attrarre e fidelizzare compratori con il rischio che anche contributor con portfoli validi non riescano a fare grandi guadagni se non con le vendite di immagini che migrano verso Getty.
Che ne pensi?
Ciao!
Ciao Francesco,
Penso che a parte i due pezzi grossi (Shutterstock e Adobe-Fotolia), tutte le altre agenzie abbiano pro e contro che generalmente nel complesso si equivalgono. Più che la strategia giusta in assoluto è importante trovare un’agenzia che abbia una strategia giusta per il tipo di fotografia che tu proponi.
Nel mio caso, il mio matrimonio professionale con EyeEm funziona bene inclusa la loro collaborazione con Getty. Io la vedo molto semplicemente: se mi garantisce un guadagno che vale il mio tempo (a prescindere dallo specifico meccanismo di vendita, diretta o mediante partner) per me va bene.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
due domande..
tra le immagini che Eyeem propone come “Selected for Premium Collection” quale percentuale effettivamente poi viene accettata ed entra a far parte del portfolio di Getty Images?
Una volta che le immagini selezionate da Eyeem entrano a far parte di Getty viene creato un portfolio del tipo:
Credit: nome-contributor / EyeEm
Collection:EyeEm
Qualora Eyeem dovesse, spero di no, chiudere i battenti come accaduto per altre note agenzie, che ne sarà del portfolio Getty Images creato come selezione da Eyeem?
Grazie mille!
Ciao Francesco,
Grazie per essere sempre presente con le tue domande. In questo caso non posso esserti di aiuto perchè si tratta di domande che dovrebbero essere rivolte direttamente a EyeEm, che riguardano la loro politica relativa alla collaborazione con Getty e se io ti scrivessi una risposta lo farei senza averne la competenza. L’invito è pertanto quello di rivolgerti direttamente al servizio di supporto di EyeEm per avere delucidazioni in merito.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
Leggevo nel tuo blog di fine art america. Mi pare di capire dal sito di fine art che hai a disposizione 25 caricamenti, se vuoi caricare di più il servizio è a pagamento, 30 euro l’anno. È corretto?
Davide
Ciao Davide,
E’ corretto: il servizio a pagamento è un ottimo investimento ad un costo veramente ridotto.
Paolo
Grazie mille Paolo.
Ciao Paolo,
…una domanda tecnica dopo aver visto i video su Youtube che trovo utilissimi sebbene non utilizzi lightroom (al momento sto sul gratis, gimp)…
Lavori direttamente sul raw e ne tiri fuori un jpeg oppure lavori su un tiff che comunque non è compresso e poi estrai il jpeg?
Grazie come sempre.
A presto
Davide
Ciao Davide,
Sono contento che i video siano utili: lascio il link al primo video della serie per i lettori curiosi che volessero vederli:
https://www.youtube.com/watch?v=9-IMkHgxUts
Per quanto riguarda la tua domanda, ti confermo che lavoro su RAW e esporto JPG. Il TIFF lo utilizzo molto raramente e solo se devo elaborare con Photoshop.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
permettimi di presentarmi, anch’io sono Paolo e ho 34 anni. Inizio con i miei più sentiti complimenti per la tua serietà, i risultati raggiunti e non ultima per la tua voglia di condividere. Bravo.
Mi sono spesso sentito dire che faccio belle fotografie da amici, conoscenti ecc… e, privo di alcuna nozione di tecnica fotografica e della giusta strumentazione, traduco questi commenti in “talvolta, ho discreto occhio per l’aspetto compositivo nello scattare una foto”.
Ho un lavoro a tempo pieno e nessuna intenzione di lasciarlo, per cui mi sono avvicinato al mondo della fotografia in cerca di uno strumento per arrotondare uno stipendio che ancora non mi permette di rendermi indipendente dalla famiglia.
In sintesi, mi piacerebbe sapere la tua sui seguenti aspetti.
Se dai un’occhiata al mio portfolio in via di costruzione su Shutterstock (https://www.shutterstock.com/g/pamiken), credi che continuando a caricare fotografie simili (e migliorando nel tempo, con della formazione teorica attraverso dei corsi ad esempio) abbia qualche possibilità di ottenere download? Considera che le mie aspirazioni di realizzo resterebbero comunque molto basse per il poco tempo a disposizione, per altre priorità ecc…
Capisco anche la questione “paesaggi”, che insomma ci sia saturazione del mercato. Il fatto è che, da non professionista, i paesaggi sembrano essere il solo soggetto fotografico (in viaggio, o organizzando escursioni a scopo fotografico)…sbaglio?
Sono molto evidenti i limiti tecnici delle mie foto? Non intendo come “tecnica di scatto” (che non ho), quanto per la strumentazione. Considera che uso uno smartphone (scatta foto a 16 MP, che poi ridimensiono a 4 per rientrare nel minimo richiesto da Shutterstock e recuperare definizione, poi ritocco leggermente con Gimp per ravvivare i colori spenti, ma senza esagerare amando le foto il più naturali possibile).
Una risposta alla prima domanda potrebbe servirmi per valutare l’investimento in una compatta (mirrorless?) per iniziare a scattare meglio. Iniziare con un telefono, per quanto possa far rabbrividire, ha nella mia testa lo scopo di “tastare il terreno”.
Anche io come te trovo molto interessante il mondo della fine art. Posso pensare di creare un profilo in fine art america? Oppure per questo sono fondamentali caratteristiche tecniche delle foto superiori (anche in termini di dimensioni e risoluzione)? Nel senso, caricare le mie foto da smartphone è perdita di tempo?
Sarò molto felice di leggere eventualmente le tue considerazioni.
In qualsiasi caso, molte buone cose e fortuna per il tuo lavoro, la tua famiglia e la fotografia.
Grazie,
un saluto ai lettori del blog, ottime cose a voi
Paolo
Ciao Paolo,
Grazie per i complimenti e per il tempo che hai speso nello scrivere il lungo commento.
Allora allora… Ti confermo che a me le tue fotografie piacciono e penso che tu abbia un buon occhio compositivo. C’è però un problema, che hai già individuato. Quello della saturazione del mercato.
Io amo la montagna, e mi sembra di capire anche tu, ma sulle quasi diecimila fotografie del mio portfolio (non solo di paesaggi di montagna, naturalmente) non mi ricordo un’unica vendita di panorami di montagna. Magari non sono io capace a fotografarli, ma se ci fosse stato un minimo di mercato statisticamente qualcosa avrei venduto.
In sintesi: a meno che tu non metta un soggetto interessante in primo piano (un bimbo che corre, una coppia che si abbraccia, un qualsiasi cosa che diventi il soggetto principale) la sola fotografia di montagna ha un mercato veramente ridotto.
Per quanto riguarda i limiti tecnici il consiglio è quello di comprare una reflex usata: io saltuariamente scatto ancora con una Canon 450D del 2008 (la mia prima reflex) e vendo. E’ una macchina che trovi online usata anche a 100 euro.
Con riferimento al tuo dubbio su Fine Art America: iscriviti subito.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
a proposito di Alamy vorrei farti alcune domande.
Premetto che io faccio l’upload direttamente dal sito e una volta terminato il caricamento vado sulla finestra “Manager Portfolio” per selezionare le 10 supertag ed inserire eventualmente le categorie. Questo consente, almeno stando a quanto riportato sul sito, di aumentare la “Discoverability”.
Secondo te, al fine delle vendite, vale la pena impiegare tempo per selezionare le 10 keyword rilevanti e selezionare le categorie?
Non ho capito inoltre perchè, facendo l’upload via FTP come fai tu, non viene richiesto di selezionare le categorie.
Ti ringrazio molto.
Ciao Francesco,
Devo dire che ultimamente Alamy mi trova piuttosto “tiepido”.
Quelli che erano buoni risultato due anni addietro oggi sono diventati mediocri e pertanto forse anche il mio entusiasmo per quest’agenzia si è un po’ raffreddato. E’ per questo che cerco di ottimizzare il mio flusso di lavoro dedicando il minor tempo possibile ad Alamy, anche se penso che comunque ad oggi valga ancora la pena di averle tra le mie agenzie attive.
Personalmente non penso che valga la pena di impiegare tempo a selezionare le keyword più rilevanti.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
cosa ne pensi della nuova agenzia europea Onepixel?
Sembra che per iscriversi come contributor non occorra un semplice test (come a Shutterstock) ma addirittura occorra linkare un nostro portfolio di almeno 5k foto relativo ad un’altra agenzia con la quale collaboriamo; poi loro valutano se il portfolio è interessante o meno e decidono se accettare la candidatura.
La vendita delle foto è di 1 dollaro per immagini normali e 75 $ per le licenze estese, non ci sono abbonamenti.
Che ne pansi? Ti sei candidato?
Grazie mille.
Ciao Francesco,
Penso che ti ringrazio di avermela introdotta e vado subito a conoscerla. Vi terrò aggiornati sulle mie impressioni sul nostro blog.
Paolo
Complimenti, bell’articolo. Da quando non esistono più gli schiavi l’unica cosa che paga é la continuità il sudore e l’intelligenza. Pare che sempre più oggi la gente se ne sia dimenticata. Continua così!
Cosa ne pensi di Adobe stock? Se la domanda è stupida perdonami… Ma da fotografo mi sto affacciando da poco ad un approccio microstock
Ciao Antonio,
Adobe Stock è assolutamente una delle agenzie da cui iniziare. Assieme a Shutterstock rappresentano in questo momento il 60% delle mie entrate.
Il consiglio è quello di iscriversi subito!
Paolo
Ciao Paolo,
Io ho messo le foto nel market ma non hanno prezzo. Devo fare qualcosa per vedere il prezzo di vendita? Forse devo per forza avere paypal? Devo dare qualche dato in più? Grazie
Ciao Arianna,
Le politiche sui prezzi di vendita sono gestite direttamente dall’agenzia. Paypal è fortemente suggerita (in primis da me) ma non è obbligatoria.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
purtroppo in questo periodo sono ferma con la fotografia ma presto penso di riprendere. Considerato che ho visto che hai parlato molto di EyeEm volevo chiederti una cortesia. Ho caricato circa cinquecento immagini e ho utilizzato prevalentemente il tuo metodo ovvero lasciare al sistema l’inserimento delle parole chiave.
Parte di queste immagini sono selezionate per partner e vale a dire getty image.
Ho notato una cosa strana o che ritengo strana: non riesco a trovarmi nella ricerca su google. Il mio nome utente è ora Loren08; ma non è tanto questo che non capisco. Quando apro le mie foto nella parte destra compare in vendita in alto con l’ok su editoriale o commerciale. Non vedo l’importo delle foto in vendita, mentre se apro una qualsiasi altra foto di un utente del sito, sulla destra compare i tre importi. E’ normale?
Succede anche a te di non vedere gli importi e di veder visualizzato soltanto la descrizione in alto a destra?
Grazie Paolo
Ciao Paolo,
ho scoperto il tuo blog fotoguadagnare.com perché sto cercando informazioni utili sul mondo del microstock, quindi prima di tutto ti ringrazio per dedicare tempo ed energie a chi come me ha bisogno consigli.
Attualmente collaboro con agenzie di comunicazione occupandomi di fotografia commerciale di prodotti, per cataloghi, social e ADV.
E’ da questa mia attività che ho deciso di produrre anche immagini ad hoc per la vendita on line e da meno di un mese mi sono iscritta su Shutterstock.
Il mio portfolio è ancora misero, ma cresce ogni giorno perchè credo molto in questo sistema.
Il motivo per cui ti contatto è capire a quali altre agenzie iscrivermi, ma sto facendo molta confusione al riguardo. Mi sono iscritta ad Alamy e Getty (pensando fosse IStock), scoprendo però che mi richiedono l’esclusiva, cosa che non posso accettare dato che tutto il portfolio è già su Shutterstock.
Ho letto che consigli Fotolia/Adobe stock, ma non capisco se il tutto è legato obbligatoriamente ai programmi Adobe installati sul pc.
Nel blog vedo che parlate ti Eyem, ma anche questo è legato a Getty e all’esclusiva?
Inoltre, in che modo la presenza sui social può aiutare le vendite? Sto pensando di fare un profilo Instagram dedicato solo a questa attività, ma ha senso?
Insomma, ho ancora molto da capire e sarei felice potessi aiutarmi.
Ti ringrazio.
Ciao Aurora e benvenuta,
Vado subito alle tue domande:
1) Per iniziare io consiglio esclusivamente due agenzie: Shutterstock e la ex Fotolia, oggi Adobe. In entrambe puoi vendere le tue immagini senza esclusiva, scelta che io consiglio vivamente. NON vendete in esclusiva, fatelo per il vostro bene.
2) Su Adobe Stock non hai nessun vincolo all’utilizzo dei loro software, tranquilla. Le due cose sono indipendenti.
3) Su EyeEm puoi vendere anche in questo caso senza esclusiva e sarebbe la terza agenzia (dopo Shutterstock & Adobe) che ti consiglierei. Vedo alti potenziali.
4) Non penso che la presenza social possa aiutare più di tanto nella fotografia microstock e sarebbe un po’ un controsenso. Le tue fotografie sono vendute nel mercato microstock a un prezzo basso anche perchè buona parte della percentuale di vendita è trattenuta dalle agenzie, che la reinvestono per la maggior parte in marketing. Se scegli di fare marketing delle tue fotografie, tanto vale non venderle sul microstock e tenerti i margini di guadagno.
A presto!
Paolo
Ciao Paolo,
grazie dei consigli, li sto già mettendo in pratica… Infatti mi sono appena iscritta ad Adobe :-). Inizio con questi due e poi aggiungerò man mano altre agenzie.
Per il discorso social capisco bene quello che scrivi, semmai posso prenderlo in considerazione per pubblicizzare la mia attività lavorativa nella fotografia commerciale.
Grazie ancora e a presto!
Aurora
Ciao sono Veronica e sono iscritta al tuo blog, vorrei innanzitutto ringraziarti per avermi fatto iniziare questo nuovo percorso, finalmente so come usare le foto che faccio per passione e ho trovato nuovi stimoli, sono riuscita a vendere 3 foto, che per me che mi stavo buttando giù sul continuare a fotografare o no è un ottimo traguardo e sono felicissima di questo, ti ringrazio per tutti i tuoi consigli e le news che ogni volta mi invii.
Volevo farti una domanda, ho visto che cerchi sempre le immagini di nicchia per i tuoi nuovi lavori, come fai a capire quali sono? Sul sito che suggerisci sull ebook come interpreti i dati? Perché io non ci sono riuscita.
Grazie in anticipo per l attenzione
Ciao Veronica e grazie per fermarti qui a leggere.
Lo strumento che attualmente utilizzo per trovare le immagini di nicchia è questo: https://www.keyword.io/tool/stock-photo-research
Si tratta di un grande passo avanti rispetto a PicNiche, che invece era lo strumento che suggerivo in precedenza.
Fammi sapere come ti trovi!
Paolo
Ciao Paolo,
è un piacere sentirti ancora. Mi sto dilettando con Fine art America ed avrei una domanda:
Una volta caricate le foto vengono fuori proposte preimpostate di oggetti come cartoline, biglietti, asciugamani ecc. ecc. Vedo invece nel tuo profilo: Canvas print, Framed print, art print, acrilic, metal, e insomma varie tipologie di stampa che invece non mi vengono proposte dopo il caricamento.. Si tratta di scelte che è possibile aggiungere oppure fanno parte della sezione stampe (e appariranno le varie scelte all’acquirente)?
Scusa il disturbo ed è sempre un piacere seguirti…
Davide
Ciao Paolo,
ho semplicemente verificato guardando il mio account da esterno (scusami, non ci avevo pensato prima). Modifico la domanda visto che ti ormai ti ho disturbato. In merito a fine art america, hai suggerimenti particolari, ad esempio per i settaggi, tu lasci quanto di default oppure consigli di modificare qualcosa?
altre cose ??
A presto.
Davide
Ciao Paolo, complimenti per il tuo blog e grazie per le informazioni utili che condividi.
Sono semplicemente un fotoamatore, quindi dilettante. Fotografo col telefonino ma ho intenzione di acquistare una reflex, anche usata.
Su Shutterstock ho solo poche foto approvate. Mi rifiutano sistematicamente tutte le foto che propongo quasi sempre con questa motivazione: “L’immagine contiene rumore, effetti grana, artefatti di compressione e/o terminale positivo in misura eccessiva”.
Cosa mi consigli per evitare questi problemi e farmi approvare più foto?
Grazie, a presto.
Salvo.
Ciao Salvo,
Il mio consiglio è di estrema sintesi: lascia perdere il telefonino e acquista la reflex.
A presto
Paolo