Questa settimana torna a trovarci un amico, Giovanni Bertagna, che ci propone una interessante metodologia di lavoro per fare crescere il proprio portfolio fotografico microstock. Quello che mi è piaciuto del suo articolo è, oltre al buon senso nel suggerire obiettivi realistici, l’importanza data all’analisi delle esigenze di mercato.
Si tratta di una metodologia di lavoro semplice, talmente semplice che se molti aspiranti fotografi microstock la mettessero in pratica fin dall’inizio avrebbero una buona mappa con la quale orientare il loro viaggio.
lascio il link al sito www.bertagna.it, recentemente aggiornato: vale sicuramente la pena di fare un giro per tenersi informati su quanto succede nel mondo del microstock.
E adesso lascio la parola scritta a Giovanni!
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Un progetto fotografico per il fotografo microstock
Ogni fine anno viene spontaneo fare il bilancio di quanto fatto e stabilire gli obiettivi per l’anno nuovo. Queste riflessioni riguardano un po’ tutti, compreso il fotografo microstock.
Soprattutto chi svolge questa attività come secondo lavoro, può ritrovarsi più facilmente in momenti di blocco non potendo dedicare il giusto tempo. Per evitare tutto ciò possiamo aiutarci dandoci un obiettivo, ad esempio aumentare le nostre foto in portfolio, ispirandoci ai vari Project fotografici a tema suggeriti dai molti siti online di fotografia.
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Project 12 Microstock!
Partiamo dandoci un obiettivo: aumentare di x volte il nostro portfolio.
Scegliamo un obiettivo raggiungibile senza strafare altrimenti, con molta probabilità, ci scoraggeremo e abbandoneremo quanto ci siamo prefissati. Al contrario, con un obbiettivo realistico, sarà più facile rimanere concentrati e arrivare al traguardo aiutandoci anche suddividendo l’obbiettivo finale in sotto-obbiettivi così che, al raggiungimento di un traguardo intermedio, ci sentiremo motivati ad andare avanti.
Facciamo un esempio: partendo da un portfolio di 100 foto voglio raggiungere 300 foto alla fine del 2015. In pratica si tratta di triplicare il proprio portfolio.
Sembra troppo impegnativo!
Stabilito l’obiettivo da raggiungere andiamo a suddividere in sotto-obbiettivi con un periodo di tempo compatibile con i tempi necessari al microstock (scatto, postproduzione, assegnazione key, upload e assegnazione categorie) compreso la revisione da parte degli ispettori. Diciamo di suddividere il nostro obiettivo in 12 sotto-obiettivi (mesi). Questa suddivisione ci permetterà di avere traguardi intermedi più facili da raggiungere e, al raggiungimento di ognuno di questi, ci aiuterà a trovare le giuste motivazioni per raggiungere il traguardo successivo.
Tornando al nostro esempio iniziale stabiliamo che vogliamo incrementare il nostro portfolio di circa 10% ogni mese. Questo comporterà che per il primo mese avremo bisogno di 10 foto accettate. Come vedi non è un traguardo irraggiungibile, tutt’altro. Ecco perché è importante suddividere l’obiettivo finale. Se provi ad aumentare il tuo portfolio di un 10% ogni mese arriverai ad aver triplicato il tuo portfolio in un anno! Il numero esatto è di 314 foto.
Ricapitoliamo quanto definito fino ad ora:
- Ci siamo dati l’obiettivo di aumentare le nostre foto iniziali fino al la quota di x foto in un anno;
- Abbiamo suddiviso l’obiettivo in 12 sotto-obbiettivi, con scadenza mensile, così che ogni traguardo parziale sia più facilmente raggiungibile;
- Troviamo la percentuale di incremento, da applicarsi a ciascun sotto-obbiettivo, per raggiungere il traguardo finale;
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E se provassimo a renderlo più interessante ?
A questo punto per ogni traguardo intermedio definiamo un argomento che ci aiuti nell’ispirazione delle foto da scattare, elaborare e presentare.
Avere già un tema su cui lavorare ci aiuterà nel realizzare le foto soprattutto nei momenti in cui siamo a secco di idee.
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Ma come definiamo il tema per i 12 sotto-obbiettivi?
Con un po’ di fantasia ma soprattutto analizzando i trend delle vendite consultabili nelle varie agenzie microstock, disponibili nelle home page di ciascun sito, e andando a scovare le cosiddette nicchie dove avremo una minore concorrenza.
Come si procede? Comincia a individuare gli argomenti che ritieni validi considerando anche che siamo fattibili per la tua preparazione, attrezzatura o luogo. Ad esempio se il mercato richiede immagini di orsi polari ma non hai in programma viaggi al polo nord lascia perdere, trova altro!
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Trova i tuoi argomenti e verifica che siano validi
Per ciascun argomento verifica:
- I volumi di vendita per immagini simili, alcune agenzie mostrano (ancora) il numero di download;
- Utilizza lo strumento http://research.picworkflow.com/ per effettuare ricerche e verificare il rate che restituisce. Per prevenire i falsi positivi, cioè nicchie presunte per cui risultano un rate alto e non corretto, fai la ricerca con parole simili. Se è un falso positivo troverai valori molto diversi altrimenti comincia a scattare!
- Ripeti questa ricerca fino a trovare i 12 argomenti.
- Assegna ai vari sotto-obbiettivi (mesi) un argomento prestando attenzione anche anche alla stagionalità.
A questo punto non ci resta che iniziare a scattare, per ogni mese, l’argomento assegnato e inviare le nostre nuove foto.
Seguendo questo programma sarà molto più facile raggiungere il traguardo che ci siamo prefissati. Chiaramente niente vieta di inviare anche altre foto di argomenti diversi ma non dovranno essere conteggiate nella verifica per il raggiungimento dei traguardi intermedi e dell’obiettivo finale. Ricordati: non puoi barare con te stesso.
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Conclusione
Questo metodo vuole essere un aiuto al fotografo microstock per incrementare il numero di foto in portfolio, aiutandolo anche a trovare argomenti interessanti per il mercato anziché scattare un po’ a casaccio.
Cosa ne pensi di questo metodo di lavoro?
Come sempre commenti, suggerimenti e quant’altro sono di aiuto per la crescita di tutti noi lettori di questo blog.
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Ciao Paolo e ciao Giovanni.
Decisamente ritengo che porsi degli obiettivi raggiungibili sia uno dei modi migliori per poter continuare e incrementare il proprio portfolio microstock. Proprio come dicevi nell’articolo, caro Giovanni, spesso (soprattutto per chi lo fa come secondo lavoro o semplicemente per hobby) quello che ci viene a mancare è il tempo.
Costruirsi dei piccoli obiettivi realistici potrebbe essere, allora, la soluzione ottimale. Non posso che condividere quanto scritto.
Caricare 10 fotografie al mese e riuscire a farsele accettare non è un lavoro impossibile. Arricchire il proprio portfolio significa aumentare potenzialmente la vendita.
Oltre all’analisi dei trend suggerisco anche di seguire i diretti blog delle diverse agenzie. Spesso, infatti, trattano argomenti relativi all’andamento del mercato microstock e pubblicano alcune foto esplicative che potrebbero essere utili per nuove idee di scatto.
Ti ringrazio per il commento, relativamente alle fonti di ispirazione sto scrivendo un nuovo articolo… ma devo decidermi se scrivere o fotografare ;)
Intanto ora ho delle foto da sviluppare, poi vediamo.
Ciao Paolo. Ti racconto una cosa che mi è successa la scorsa domenica. Presi marito, cane e fedele macchina fotografica siamo andati a fare una passeggiata, e cammin facendo siamo entrati a visitare una chiesa dove il cicerone, vedendomi con la macchina fotografica mi ha invitata a fotografare senza problemi, e sentendo che mi occupo di fotografia Microstock (dopo essersi fatto spiegare cos’è) mi ha aperto un’ala particolare della chiesa sinora fotografata solo dalla Rai e da chi ha scritto il libro sulla stora della chiesa stessa. Non ti dico quale emozione ho provato!! Ma la domanda che mi viene spontaneo porti è questa: nel momento in cui un’agenzia ti riconosce come contributor ufficiale, non può fornire una sorta di tesserino o comunque di dichiarazione che attesti il ruolo di collaboratore (di fotografo), in modo di poter sperare si avere il permesso a fare qualche scatto particolare (o comunque diverso dalla media)? Come si può ottenere questo?
Mi rendo conto nello specifico (avendo verificato sui siti che hai consigliato tu) che l’arte religiosa alpina così come il culto di devozione dedicato ai santi appartengono ad una nicchia del tutto satura, però non è detto che andando in giro non si possa incappare in qualcosa da sfruttare per il microstock dove l’aver accesso a qualcosa in più può far la differenza nell’attività.
Un abbraccio.
Marta
Ciao Marta,
Due notizie: una buona e una cattiva. Quella buona è che esistono agenzie microstock che (almeno in passato) rilasciavano una lettera a certificare lo stato di contributor, utile da esibire in caso di partecipazione ad eventi o comunque per ottenere permessi a fotografare in aree normalmente non aperte al pubblico. La notizia cattiva è che non mi ricordo dove reperire i contatti: questa settimana sono in viaggio all’estero per lavoro (quello di impiegato) e non mi è facile raccogliere informazioni online.
Se tra i lettori qualcuno avesse voglia di darci qualche dritta in merito, aiuterebbe a tutti!
Grazie
Paolo
Davvero un articolo ricco di spunti. Grazie Giovanni.. :)
Ciao molto interessante come sempre e gira e rigira abbiamo tutti le stesse problematiche, la differenza sta nel come le superiamo. Anch’io mi sono posto la domanda su quali foto possono trainare di piu rispetto ad altre ed in effetti istockphoto mensilmente suggerisce le foto tendenza (a novembre richiedeva per due/tre mesi di inviare foto foodlove2014 ossia legate al cibo) ed inoltre è uno dei pochi siti dove vedi la quantità di visite e dowload di foto fatte da altri per cui riesci anche a regolartisu quali foto vanno e quali meno. Il mio obiettivo è quello di migliorare la qualità delle foto ossia vorrei renderle luminose e nitide come quelle che davvero vanno…
P.S: da domani sono a Firenze per 5 giorni con la family, speriamo di tirar fuori qualcosa di buono…ciaooooo
Interessante questione quella portata a galla da Marta. Mi sono subito precipitato a contattare una delle agenzie che offre anche un servizio di chat online, per avere subito qualche informazione in merito.
Depositphotos non rilascia nessuna certificazione che attesti circa la collaborazione con l’agenzia fotografica.
Questo non vuol dire che le altre non lo facciano. Continuiamo a cercare.
leggo sempre dei buoni e interessanti articoli , bravo/i !!! solo una domanda ( un paio va , i dubbi sono tanti ) , negli upload mensili da caricare non conviene mischiare per cosi dire i temi ? cioè qualche foto di still life con qualche paesaggio urbano oppure rurale e cosi via . , ma in questo caso non sarebbe meglio fermarsi un mese raccogliere di tutto un po’ per poi ridividerlo e pubblicarlo successivamente nei mesi successivi ?
Ciao Antonio,
Hai centrato un bel tema. Io procederei proprio come da te indicato: aspetterei di avere un minimo di polmone per mischiare un po’ i temi (un paio di mesi).
Ciao a tutti,
per quanto riguarda l’attestazione di contributor mi pare di aver letto che SS può farlo per eventi in cui ci potrebbe essere l’interesse di foto editoriali.
Fotolia sicuramente no (chiesto all’assistenza).
Ciao Paolo, non sono riuscito a trovare i post di tecnica fotografica, inserisco qui.
Ho domande che non posso fare ad altri se non a te.
1 Posso chiederti con che ragionamento sei arrivato alla misura 4724 pixel per il lato lungo? Solo perché io lavoro con D7100, che ha un sensore apsc di 24 Mp, non vorrei che un altro parametro funzioni meglio. Se esporto senza tagli e ridimensionamento ho jpg da 6000 x 4000.
2 la risoluzione, la lasci a 240 pixel per pollice?
3 Spazio colore cosa usi?
Ciao e grazie mille.
Ciao Giuseppe,
Vado subito alle tue domande.
1) La mia scelta di esportare le immagini con lato lungo di un po’ superiore ai 4200 pixel deriva da una doppia esigenza. La prima è quella di aumentare la nitidezza: applicando il downsampling mi permette di ottenere fotografie più nitide e che sono accettate in percentuale maggiore. Allo stesso tempo, non ha senso ridurre troppo la dimensione delle immagini perchè immagini piccole sono pagate meno. Una dimensione di poco sopra i 4200 pixel bilancia queste due esigenze: maggiore nitidezza (e quindi maggiore probabilità di accettazione) ma immagini sufficientemente grandi da consentire guadagni consistenti (es. iStock considera immagini XL quelle con lato lungo 4.200).
2) La risoluzione la metto a 300 pixel per pollice
3) sRGB
A presto!
Ciao Paolo e a tutti! Ho iniziato a occuparmi di microstock da gennaio. Circa 60 foto su shutterstock, da 70 a 100 su Fotolia istock can stock 123rf i deposit Big stock yaymicro. Panthermedia veer (in attesa)
Fotografo da parecchio e mi è sembrato un modo ottimo per migliorare e finalizzare un hobby meraviglioso. Seguo i consigli e li trovo ottimi. Volevo condividere la mia pur breve esperienza di esordio
1) vendite. Ovviamente pochissime 90% shutterstock, 10% Fotolia
2) settaggi Ftp. con filezilla con alcuni siti funziona male (panthermedia, shutterstock)
Stockuploader semplice ma non va. Forse poca compatibilità col Mac?
3) velocità/severità degli esaminatori:
+veloci: can stock shutterstock istock fotolia ecc Alamy ecc.(Veer pond5 panthermedia aspetto da circa 7gg)
+ rigorosi: shutterstock can stock istock
4) esporto i file con Lightroom in prophoto rgb. Conviene farlo in srgb?
5) per Zazzle non ho capito bene produci tu i gadgets nel negozio? O provvede Z tramite le tue foto?
Grazie per il tempo perso da te ma guadagnato da me per gli utili consigli
Massimo
Ciao Massimo e grazie per averci raccontato i tuoi traguardi.
Per quanto riguarda Zazzle ti confermo che sei tu, utilizzando le tue foto, a preparare i gadget messi a disposizione dal sito e scegliere i layout. E’ per me una strada ancora nuova e pertanto l’esperienza è onestamente veramente poca, ma sembra avere delle potenzialità. Sarebbe interessante se altri lettori condividessero la loro esperienza con Zazzle: potrebbe esserci trippa per gatti!
PS: per l’esportazione: sRGB senza problemi.
ciao paolo! volevo chiederti come ti sta andando, allo stato attuale shutter e fotolia come download sono pari… negli ultimi mesi su shutter vendo solo abbonamenti è questo che mi sta buttando giù shutter… stocksy sta prendendo piede?
Ciao Francesco,
Per me Shutterstock sta tirando alla grande, secondo classificato Fotolia. Sommati assieme fanno il 70% dei miei guadagni. Su Stocksy non saprei dire perchè non contribuisco.
A presto!
Paolo