Quando nel 2007 ho iniziato a scattare con l’intenzione di buttarmi nella fotografia microstock non avevo la più pallida idea di quanto ripida fosse la strada. Mi piaceva l’idea di mettermi in gioco, di imparare… naturalmente di guadagnare qualcosa per potermi permettere l’acquisto di un nuovo obiettivo. Tutto qui.
Sapevo che la strada era in salita, ho sottovalutato quanto dura fosse ma sapevo anche che caratterialmente sono un maratoneta più che uno sprinter. E questo ben si adatta allo sforzo prolungato negli anni tipico della fotografia microstock.
Avevo sottovalutato la difficoltà? Assolutamente sì.
Lo rifarei? Assolutamente sì.
A prescindere dalle belle soddisfazioni economiche che comunque sono arrivate, anche se avessi venduto solo una manciata di immagini ne sarebbe valsa la pena per questi 5 motivi.
Se deciderai di buttarti nel microstock…
La tua tecnica fotografica migliorerà di molto
Più fai pratica e più migliori, è estremamente semplice ma c’è un’enorme differenza tra chi compra una macchina fotografica nuova, la usa una settimana e la mette nel cassetto, rispetto a chi si da un obiettivo di vendita online.
In questo secondo caso, i risultati ti fanno da metronomo e segnano il passo: vendi se produci, non ci sono scuse. E in questo percorso migliorerà non solo la tua fotografia microstock destinata alla vendita, ma anche lo scatto famigliare o realizzato in occasione di un evento privato. Ti succederà, come è successo a me, di sentirti chiedere per strada da uno sconosciuto che ti porge la sua macchina fotografica “scusa, ci puoi fare una fotografia?” e vedere un bel sorriso da parte sua dopo avere visto il risultato nel display. Capita a chi migliora!
Imparerai nuove cose
Facendo il fotografo sei costretto a diventare creativo. Nel corso dei mesi e anni sarai esposto a stimoli che mai ti saresti proposto se non avendo la scusa della fotografia: il cibo, i ritratti, la fotografia macro… Allo stesso modo si svilupperanno le tue abilità informatiche, dalla capacità di postprodurre le immagini a quella di preparare un portfolio per vendere le tue immagini online. I
Interessato all’argomento della creatività? Puoi approfondire nel post 18 lezioni sulla fotografia creativa.
La tua autostima crescerà
In che senso? Nel senso che ancora oggi, a distanza di 10 anni dall’inizio della mia avventura nel mondo della fotografia microstock, mi fa piacere leggere le note degli ispettori che accettano le mie immagini.
Non è solo la soddisfazione del passare un esame ogni volta (esame che per molti fotografi tradizionali è comunque severo), ma anche il fatto che qualcuno dall’altra parte del mondo e senza obblighi nei tuoi confronti voglia aprire il portafogli e spendere qualcosa perché ti ha scelto.
Inoltre, molti siti di fotografia microstock danno la possibilità di partecipare a concorsi dove è possibile vincere premi in denaro oppure avere la possibilità di vedere le proprie immagini pubblicizzate sulla loro homepage. E poi, vuoi mettere cercare su Google una località e vedere che tra i primi risultati c’è una tua immagine?
Il modo in cui vedrai il mondo cambierà grazie alla fotografia microstock
Imparerai a vedere dei dettagli del mondo che prima ignoravi. Se fino a prima di interessarti di fotografia microstock vedevi un cartello stradale, domani lo vedrai in tutti i suoi particolari inclusi graffi e imperfezioni invisibili ai normali esseri umani. D’altronde, oggi sei un fotografo microstock, giusto?
C’è anche un inconveniente. Andrai a fare una passeggiata la domenica mattina con tua moglie e i tuoi figli cercando costantemente opportunità fotografiche attorno a te anche se hai scelto di lasciare a casa la macchina fotografica. Almeno non farti notare troppo da loro…
Lascerai qualcosa dopo di te
Questo non è il motivo per iniziare a occuparti di fotografia microstock e sicuramente ci sono altre cose più importanti da lasciare in eredità, ma a me piace pensare che le mie fotografie saranno ancora in giro dopo che io non ci sarò più, stampate o appese su qualche muro. Inoltre, l’idea di creare una rendita passiva che possa aiutare i miei cari dopo che io sarò andato… mi da serenità.
Tutto molto bello. Ma quanto si guadagna?
La risposta non ti piacerà perchè troppo vaga, ma anche onesta: dipende da te.
E’ vero che i tempi d’oro del microstock sono finiti? Io questa storia la sento da 10 anni. Nel 2007, quando ho iniziato, si diceva che il microstock era finito e per fortuna non ho dato ascolto. La cosa sicura è il tempo: hai bisogno di lavorare almeno tre anni per capitalizzare i guadagni del tuo crescente portfolio di immagini e la tua esperienza.
Il mio percorso è stato, dal 2007 e facendo upload di circa 20 immagini ogni settimana,
- Primo anno: la mia prima lente pagata con la fotografia microstock. Curioso di sapere quale? Una Canon 24-105 Serie L, lente vecchia e ottima che mi accompagna ancora oggi. Ho visto online che si trova a circa 800 euro nuova e 500 euro usata. E’ stata il mio migliore investimento, più ancora che l’acquisto del corpo macchina.
- Secondo anno: nuova lente e parte dei viaggi estivi utili a arricchire il portfolio fotografico.
- Dal terzo anno ha incominciato a uscire in modo costante il mutuo della casa e la fotografia microstock è diventata a tutti gli effetti parte del bilancio famigliare.
Se gli argomenti che hai appena letto ti bastano, e sei sul bordo piscina che stai chiedendoti se lanciarti o meno nel mondo della fotografia microstock, datti una possibilità. E’ anche gratis, non hai niente da rimetterci a parte l’investimento del tuo tempo.
Ecco tre link utili. Si tratta di Shutterstock, Fotolia e 123RF: queste sono le tre agenzie che hanno dimostrato la loro serietà negli anni, dalle quali ho imparato di più e che ad oggi costituiscono l’80% dei miei incassi.
Trasforma i tuoi buoni propositi in un’azione concreta: iscriviti subito a queste agenzie e datti una possibilità!
A presto
Paolo
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Ciao e complimenti per blog che seguo con vero piacere.
Ho una domanda da farti, mi sono iscritto a Fotolia perché come amante della fotografia volevo provare anche io l’avventura della fotografia microstock.
La sezione TAX NFORMATION recita cosi: “Fill up your tax form! You could avoid up to 30% withholding’s on your revenue.” Quindi presuppongo che devo riempire questo modulo, una volta entrato mi chiede se il mio Paese (quindi Italia) ha o non ha un tratto fiscale con gli USA. Nel nostro caso, quindi Italia, devo mettere si. Mi confermi ?
Grazie
Ciao Mr. Tozzo,
Ti confermo che l’Italia ha un trattato fiscale con USA e compilare il modulo, nonostante in un primo momento intimidisca, conviene innanzitutto a te in quanto ti permette di evitare una doppia tassazione USA + Italia.
Paolo
Grazie mille per la risposta. ;D
Ciao Paolo scuisami mi inserisco in questa conversazione per porti una domanda..mi sono iscritto ad un sito per la vendita foto on line, Depositphotos, stavo compilando il modulo W8-BEN come cittadino straniero e avevo letto che l’aliquota delle trattenute sulle vendite delle foto va posta pari allo 0%, ma non mi si attiva il rigo 9 e 10 alla parte II (Domanda dei Benefici del Trattato Fiscale (se applicabile))e quindi non riesco a scrivere che sono residente in italia e nemmeno a porre l’aliquota pari allo 0% (come ho letto in alcuni modelli di esempio già compilati)….mi sembrava di aver letto che tra italia e usa ci sono accordi commerciali per cui l’aliquota per vendita delle immagini si può ridurre dal 30 allo 0%…non so se ho sbagliato qualcosa nella compilazione….ti ringrazio in anticipo e buona pasqua…Leonardo
Ciao Leonardo,
Ti confermo la presenza di accordi commerciali tra USA e Italia per le aliquote agevolate. Se il modulo W8-BEN non è compilato in automatico sono applicate le aliquote più alte (30%) e pertanto è nell’interesse del fotografo compilarlo. Se il modulo è compilato le aliquote per l’Italia sono 0% immagini e 8% video.
Sul rigo specifico e sulla tua specifica situazione purtroppo non saprei dire.
Paolo
perfetto ti ringrazio nuovamente…sempre disponibile….complimenti per il tuo lavoro…
a presto ..Leonardo
Ciao Paolo.
In alcuni forum di fotografia che seguo, leggo di alcuni utenti che hanno avuto esperienze negative nel microstock, e dicono che è una strada lunga e senza guadagno.
Che le agenzie pretendono immagini al 100% della qualità ma al fotografo non ne ricava niente.
Questo influenza molto a chi come me è agli inizi.
Poi comunque mi ricredo dopo che leggo i tuoi post e penso che, si è lunga la strada del MS ma se ci stai dietro c’è la si puo fare.
Ora purtroppo mi sono fermato per vari motivi tra cui uno mi è appena nata una bimba.
A presto
Massi
Ciao Massimiliano,
A mio parere c’è un grande fraintendimento. Molte delle persone che si avvicinano al microstock lo vedono come “soldi facili”, per poi rimanere deluse dal fatto che dopo qualche settimana di upload non ci sono risultati. Non è facile, è vero che la strada è lunga ma non è vero che il fotografo non ci guadagna (mi ci pago il tetto sopra la testa con il microstock). Te lo dice uno che lo fa da 10 anni.
Paolo
Paolo
Grazie per la risposta
Massi
ciao Paolo!
dopo giorni di lettura “in incognito” del tuo blog mi sembra doveroso palesarmi se non altro per ringraziarti dei preziosi consigli e ancor più preziosi stimoli che offri a chi , come me, è alle prime armi. Sono appassionata da sempre alla fotografia ma finora avevo solo partecipato, seppure con grande entusiasmo, alla community di flickr e 500px che sono state un’altra importante palestra. Anni fa , non ricordo precisamente quando, flickr era associata con getty e accadde l’impensato: getty mi chiese alcune foto da commercializzare. Niente di che, sinceramente, erano foto come tante altre. Ovviamente lo feci, ne inviai altre che furono accettate ma poi fui presa da altro: bambine piccole, lavoro eccetera..trovai insormontabile persino dovermi applicare a comprendere il modulo fiscale che mi chiedevano di compilare e lasciai perdere. Inutile dire che non vendetti nulla ma avevo un portfolio che , col senno di poi, era veramente esiguo e non arrivava a poche decine di foto. Ben presto mi dimenticai di getty e non so più che fine abbia fatto la collaborazione con flickr. Non so come sono approdata a ottobre di quest’anno al Microstock: bambine più cresciute, voglia di nuove esperienze, letture in rete… per farla breve ho caricato foto su shutterstock e fotolia senza crederci troppo e con mia grande sorpresa sono arrivate delle vendite: pochissime all’inizio ma superati i 500 downloads c’è stato già un incremento e non passa giorno che non venda almeno una foto. Insomma il trend sembra positivo e, soprattutto, le tue parole mi fanno ben sperare. La cosa più bella di questa esperienza, comunque, seppure non dovesse portare un rientro significativo in termini economici ( so benissimo di concorrere con fotografi straordinari) è la passione che riesce a stimolare: ogni giorno non vedo l’ora di poter fotografare, cerco di migliorarmi costantemente, cerco occasioni interessanti, leggo, mi documento, vado in giro. Tutto questo , per me, è già un guadagno. E’ divertente, è appassionante. Vedere che una foto è stata acquistata dall’altra parte del mondo è una specie di droga. Ma anche sapere che le tue foto sono state accettate dalle agenzie. Quando non dovesse essere più così, se si trasformerà in una specie di impiego part time, una monotona e frustrante routine, lascerò perdere.
Se non mi vergognassi del mediocre livello del mio portfolio ( ci sono già delle foto che a distanza di mesi non invierei più alle agenzie e seppellirei in una cantina virtuale nel mio PC) lo condividerei. Ma, davvero, siete tutti fotografi bravissimi e io combatto anche in questo caso con insicurezze ataviche. Forse più in là chissà. A proposito, seguendo i tuoi consigli sto collaborando anche con 123rtf , agenzia simpaticissima ma ancora pochissime vendite ( non dico quante che mi deprimo), dreamstime, altra agenzia il cui sito mi piace moltissimo e dove ho un’altissima percentuale di accettazione ( tipo il 95 %) ma che stenta a decollare ( sebbene mi pare paghi un tantino di più ogni foto o sbaglio?) e istock che però mi ha stufato perchè non dà alcun segno di vita. Credo di aver sbagliato io tutto riguardo alle keywords e dovrei rivedere le foto una per una, cosa che mi avvilisce alquanto. Così pensavo di aspettare i cambiamenti annunciati entro febbraio e vedere che succede. Che ne pensi? Ci sono altre agenzie a cui consigli di collaborare?
Complimenti per il tuo lavoro e il tuo blog : non sai quanto mi abbiamo stimolato le tue parole e la tua passione!!
Laura
correggo il commento precedente: parlavo di 500 uploads ovviamente e non downloads ( magari! ) ..Ne approfitto per chiederti un’altra cosa: a tuo avviso la percentuale di accettazione delle foto da parte delle agenzie influisce sul numero di vendite? Mi spiego : è possibile che nei motori di ricerca si privilegi chi ha una più alta percentuale di accettazione o è ininfluente? E’ comunque preferibile, secondo la tua esperienza , avere un’alta percentuale di accettazione e che cosa succede se questa dovesse scendere vertiginosamente? Lo dico perchè su fotolia in particolare dopo un inizio molto incoraggiante di recente ho subito numerose bocciature che hanno fatto scendere tale percentuale per cui ora tendo ad essere molto più cauta.
Ciao Laura,
Grazie per il tuo lungo e approfondito commento. Vado alle risposte che mi chiedi:
1) Le agenize con cui consiglio di collaborare sono Shutterstock e Fotolia, poi c’è tutto il resto. Senza queste due non vedo ad oggi la possibilità di costruire un solido portfolio nel mondo del microstock. A seguire: 123RF, Dreamstime e iStock.
2) La percentuale di accetazione, nella maggior parte dei casi, non mi risulta influisca sul numero delle vendite. E’ un dato che personalmente utilizzo per capire quanto io sia migliorato rispetto al passato secondo i criteri di accettazione di un’agenzia. Non mi concentrerei troppo su questo dato se non per avere un metro di paragone sul tuo percorso di miglioramento come fotografa.
A presto
Grazie mille!!
Chi di voi ha letto il nuovo post di febbraio su Shutterstock (link qui sotto)?
http://forums.submit.shutterstock.com/topic/90234-testing-new-pricing-plans-for-customers/?code=Z0YUPb_kJdZqbbQKNz1gwA&state=466a12d85b21e9bbe07b18c6af7ed3c4
In pratica pare che SS sia in procinto di proporre un nuovo pacchetto al costo 199 $ per 750 immagini (circa 0.26 cent a immagine). Sembra che al contributor sia riconosciuta una miserissima royalties di 6 cent!!
Il post lo potete anche trovare nella nuova dashboard al link:
https://submit.shutterstock.com/dashboard
in basso a sinistra su “Announcements” post: “Testing New Pricing Plans for Customers”.
Alcuni contributors lamentano inoltre un calo delle vendite, nell’ultimo anno su SS, anche del 50% che, devo dire, coincide anche con la mia esperienza.
Voi che impressione vi siete fatti? Diventa sempre più dura? In particolare lo chiedo a Paolo che, tra tutti, è quello che ha una maggior esperienza.
Ciao e grazie di eventuali risposte.
Ciao Francesco,
Ti rispondo con una percentuale: il mio fatturato con Shutterstock nel 2016 è diminuito di circa il 5% rispetto al 2015. E’ anche vero che ho dedicato meno tempo al microstock a causa dell’arrivo del mio bimbo, quindi ci sta…
Paolo
Hey scusate se scrivo qui, sono nuovissimo .
[Ho scritto un’altro messaggio ma so non più dove è (sclerotico).]
Bene volevo chiedere se qualcuno sa come ci si deve comportare:
Su Adobe Stock, Fotolia, in questi giorni mi arriva un avviso urgente sul compilare dei moduli per le tasse USA, non ci capisco nulla e non so che fare.
Qualcuno ha qualche idea?
Mio Rank su Fotolia: 70 % rifiutate (in tutto 6 accettate, Vendute =0, Viste =0) .
Che tristezza
.
Ciao e grazie leggo volentierissimamente questo blog ed i tuoi libi
Gianmichele
Ciao Gianmichele,
Da come lo descrivi sembra trattarsi del modulo W-8BEN. Ecco un articolo che ti può aiutare:
https://www.fotoguadagnare.com/vendere-foto-online-microstock/fotografia-microstock-tasse-partita-iva/
A presto
Paolo
Ciao Paolo.
Ho bisogno, per favore, dei tuoi lumi. Dopo aver seguito il tuo blog sin dall’inizio, seguendo i tuoi insegnamenti, ad oggi carico foto nelle seguenti agenzie:
iStockPhoto / Getty Images
Fotolia / Adobe Stock
123RF
Depositphotos
Dreamstime
BigStockPhoto
Shutterstock
Alamy
CanStockPhoto
Pond5
YayMicro
CreStock
PantherMedia
Zoonar
FeaturePics
Mostphotos
Graphicleftovers
Photocrowd
Fineartamerica
Inoltre, ho già caricato delle foto, ma al momento vi son dei problemi di accesso, nelle seguenti agenzie:
CutCaster
Photodune (Envato)
Veer
IvanTaggi (probabilmente ha chiuso?)
Ora la mia domanda è questa: ci sono altre agenzie sulle quali valga la pena caricare delle foto?
Volendo insistere su agenzie che come Fineartamerica creino stampe per poster, biglietti d’auguri, cuscini, Copripiumini, Tende da doccia, borse, cover del telefonino, magliette, asciugamani, tazze, ecc., come conviene filtrare la ricerca su google?
Inoltre, per favore, mi sai indicare come usare Pinterest per il Microstock (non riesco a capire come funziona)?
Grazie in anticipo per l’aiuto che vorrai darmi.
Marta
Ciao Marta,
Personalmente reputo essenziali per qualsiasi fotografo che scelga il microstock solo due agenzie: Shutterstock e Fotolia. A queste ne aggiungo alcune che io preferisco: 123RF, Dreamstime, Depositphotos, iStock. Il resto è un qualcosa in più che se hai tempo puoi coltivare, ma si tratta veramente di un’attività residuale.
Non ho invece capito la tua domanda su Fineartamerica. Cosa intendi per “filtrare la ricerca su Google”?
Per quanto riguarda Pinterest per il Microstock non è una via in cui credo molto. Penso che chi sceglie il microstock lo fa anche per demandare l’attività di marketing e per questo ho scelto di non investire tempo in Pinterest ma di farmi un bel corso di fotografia!
A presto
Paolo
Ciao Paolo.
Scusa l’imprecisione di espressione.
Con “filtrare la ricerca su Google” intendo dire, o meglio chiederti, cosa devo scrivere nella casella di descrizione della ricerca che chiedo di fare a Google, affinchè in risposta il motore di ricerca mi fornisca un elenco di siti simili a Fineartamerica?
Grazie.
Marta
Ciao Marta,
I primi termini che mi vengono in mente sono “sell art online” “sell photography online” “etsy” “sell photography website”
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
Complimenti e sopratutto grazie per il blog nel quale condividi veramente tanto!
Non avevo mai sentito la parola microstock finché non ho letto il tuo blog.
Ho una domanda per te.
Non sono una professionista della fotografia. Non conosco la tecnica fotografica. Nella vita faccio altro. Ma credo di avere molto gusto per le inquadrature ed un occhio che vede un poco più in là della media. Dico questo senza presunzione ma per domandarti se può essere sufficiente per giustificare l’inizio dell’ attenzione al genere microstock (non nascondendoti che non mi dispiacerebbe arrotondare un po’).
Ho una canon G12 e fotografo molto con iPhone7. Roba da dilettanti lo so. Ma possono andare per capire se ho “la stoffa”?
Grazie del consiglio spassionato!
Sandy
Ciao Sandy e grazie a te che passi qui a leggere.
E’ veramente difficile capire se hai stoffa senza vedere una tua imagine e comunque penso di non essere io la persona più competente e potere dare un giudizio. Io sono semplicemente “uno che ci ha provato” con il microstock e che non ha mollato quando I risultati non arrivavano i primi anni. Poi le soddisfazioni sono arrivate con il tempo.
Per quanto riguarda I mezzi tecnologici, questi non sono un limite. Io continuo a fotografare (e vendere) anche con una vecchia Canon 450D e va benissimo.
L’occhio per la composizione fotografica ti aiuterà molto perchè penso che sia una delle due abilità fondamentali per ogni fotografo, microstock o non (la seconda abilità che ti serve è quella di sapere utilizzare la luce).
A presto
Paolo
Grazie Paolo per la tua generosa cortesia!
Ho deciso di apprendere per lo meno i rudimenti della fotografia per averne più consapevolezza.
Ti farò sapere se avrò avuto stoffa o meno ;)
Ciao Paolo, articolo veramente utile ed interessante, io mi sono iscritta a fotolia l’anno scorso, inizialmente inviavo si e no una foto al mese, da quest’anno ho deciso di prenderla un po più seriamente, contando che dedico solo i fine settimana alla fotografia (e non sempre), e che ho come media una foto alla settimana accettata, ho iniziato con le prime vendite, per ora 5 quindi in termine di guadagno praticamente nulle, ma visto che il portfolio è ancora misero so che dovrò lavorarci tantissimo. Scusa il poema, la mia domanda è questa, tu pubblichi le stesse foto su ogni sito? oppure le foto che metti su fotolia sono diverse da quelle che metti su shutterstock? Grazie. Valentina.
Ciao Valentina,
Pensa che io ho impiegato tre mesi per vendere la prima fotografia su Fotolia!
Il consiglio è quello di pubblicare su molteplici agenzie le stesse immagini.
A presto
Paolo
paolo ti faccio una domanda che ho girato anche allo staff di shutterstock, esiste ed è legale comprare un portfolio di un altro contributor per poi guadagnarci sopra nel microstock? esempio, te mi vendi il tuo portfolio, io ti pago ed utilizzo il tuo portfolio per guadagnarci nel microstock. esiste un mercato del genere? ci sono dei gruppi dedicati? a presto e buona serata!
Ciao Francesco,
Domanda curiosa. Non ho idea se esista una diffusione di questa attività, ma direi che tutto dipende dai dettagli contrattuali tra chi vende e chi acquista il portfolio più che dall’agenzia microstock. Se io ti vendo il mio portfolio rinunciando a tutti i diritti sulle immagini e consentendoti contrattualmente l’utilizzo anche nel mercato microstock “a naso” mi verrebbe da dire che non ci sono problemi.
Paolo
se guardiamo bene potrebbe essere un altro settore di vendita… fare fotografia per la rivendita ad altri contributor… dopo un pò di esperienza uno potrebbe vendere scatti che solo lui sa fare, se io faccio degli scatti a dei modelli io li devo pagare e ci devo pure perdere del tempo, secondo me ci sono delle grosse utilità per chi compra… io il mio portfolio non lo venderei… forse a peso d’oro…
la foto che rivendi a un altro contributor non la venderesti a 33 centesimi… anche a 50 euro se è di livello… prendi 50 euro subito invece di 33 centesimi ogni tanto… per chi vende ha un rientro economico immediato per chi acquista è un investimento nel medio lungo termine… e se ne vendi 20 sono già 1000 euro all’istante!
Ciao Paolo, rieccomi in cerca di consiglio ! Seguendo il tuo suggerimento sto frequentando un corso di fotografia base per imparare la tecnica. Mi piace moltissimo e Credo di aver deciso di fare il grande passo di comprare una “vera” macchina fotografica di fascia medio alta. Hai qualche suggerimento o c’è già un tuo post a riguardo che mi sia sfuggito? Grazie ! Sandy
Ciao Sandy,
Se puoi permettertelo, una reflex full frame Canon o Nikon. Forse qualcuno storcerà il naso perché si aspettava un consiglio più articolato, ma la verità è che la stragrande maggioranza delle macchine fotografiche anche entry level permette di accedere al mondo del microstock.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
eccomi di nuovo !
Scusa se ti assillo ma le domande sorgono mano mano che mi addentro nel mondo microstck!
Vorrei approfittare ancora una volta della tua disponibilità rivolgendoti un pò di domande che possono forse interessare altre persone che sono alle prime armi col microstock.
Innanzitutto mi stupisco di come alcuni siti siano facili ed intuitivi mentre altri richiedano una bussola anche solo per orientarsi per quanto sono complicati. Inoltre alcuni siti quali Istock accettano praticamente tutte le foto che invio mentre altri sono molto più selettivi, al limite dell’inacessibile.. Strano no? Depositphoto ad esempio ha rigettato tutte le mie candidature definendo le immagini “non suitable for commercial use”.
Trovo davvero lunghissimo il processo di taggare le foto e scriverne i metadati e questo nonostante io ricorra a mykeyworder per velocizzare il tutto.
Questo lavoro di “archivio”, chiamiamolo così, mi pare così lungo da farmi pensare che il gioco non valga la candela. Ogni foto, anche se caricata in parallelo su vari siti, porta via tantissimo tempo. Sarebbe forse meglio essere contributor esclusivo di un solo sito (sceglierei Istock che è quello che accetta di più e l’unico nel quale ho venduto (6 foto da marzo ad oggi!)). Tra l’altro alcuni siti come dreamstime mischia tutte le foto e non capisci velocemente quale sia stata accettata recentemente mentre graphicleftovers carica al massimo 20 foto al giorno spezzettando il lavoro. Mi domando a questo punto se io stia sbagliando qualcosa.. c’è un metodo in cui sia meglio organizzare il lavoro?
Hai qualche suggerimento? Grazie ancora una volta per i consigli che vorrai darmi!
Sandy
Ciao Sandy,
La bella e brutta notizia è che mai come oggi è stato facile vendere fotografie. Bella perché con poco investimento di può entrare nel mercato. Brutta perché c’è una grande concorrenza e le stesse agenzie microstock hanno alzato enormemente l’asticella. Personalmente ho scelto di non essere esclusivista: ho maggiore libertà e sicurezza. Certo, contribuire a molte agenzie complica la cosa ma utilizzando Filezilla riesco a fare un totale di 400 upload in una notte distributi su 20 agenzie diverse spendendo 5 minuti del mio tempo per impostare il lavoro. Devo dire che per me il gioco vale la candela.
A presto
Paolo
finalmente riesco a riscriverti paolo! quindi aspetta un lungo post!
per quanto riguarda la domanda dell’utente se posso rispondere pure io è tutta una strategia delle agenzie, un caricamente più veloce agevola i contributor, aumenta il portfolio della agenzia ma nella massa la qualità è più scadente… molte volte chi complica il settaggio è per avere anche contributor più selezionati oppure contributor che inviano la foto del mese invece che 200 scatti…. prova adobestock e shutterstock.
poi per la vendita si parla di 25 centesimi a scatto, chi ci prova deve lavorarci sopra… ieri ho fatto le 3 di notte a inviare un pò di scatti.
ho fatto una domanda allo staff di adobe ben precisa ma mi sa che la mia idea è molto sconosciuta:
1. la compravendita di portfolio tra contributor, chi non è più interessato al mercato potrebbe rivendere i diritti del portfolio a un altro… un mercato nel mercato, io potrei essere anche interessato ad esempio.
2. il servizio di impostare keyword e caricare sui vari siti sarebbe una idea per crearsi un lavoro per chi non ce lo ha e la possibilità per chi carica di sfruttare più tempo per scattare invece di stare a risolvere i vari settaggi.
a presto,
francesco.
Ciao Paolo, complimenti per il sito! Ho trovato informazioni utilissime. Volevo chiederti una cosa… che tu sappia non ci sono più possibilità di sincronizzare i profili di fotolia e adobe stock se non lo fai in fase di primo accesso?
Un’altra cosa se posso… con adobe pare che diano il 33% di commissioni, sai se il rapporto con questi numeri è da intendersi esclusivo oppure posso proporre le foto anche ad altre agenzie? Grazie mille in anticipo
joe
Ciao Joe,
Alla prima domanda non saprei rispondere e quindi lascio la parola scritta ai lettori che ne sanno più di me. Per la seconda domanda, è tuo diritto proporre le tue immagini a tutte le agenzie che vuoi purchè:
1) Tu non scelga di concedere la tua fotografia in esclusiva a una specifica agenzia
2) Tu non abbia vincoli per lavorare come fotografo esclusivamente con una specifica agenzia.
A presto
Paolo
Salve,
Sono un’ appassionata di street photography. Ho letto il blog con estremo interesse, ma ho ancora qualche dubbio circa il microstock: con la scelta che ho fatto mi trovo spesso a ritrarre volti di passanti, anche laddove il cuore dell’immagine è altrove. Mi chiedo quante ore dovrei trascorrere in post produzione, e quindi comprendo che su Fotolia e simili posso solo mettere le foto dei miei gatti, sempre ammesso che piacciano a qualcuno…
Sto iniziando a proporre il mio lavoro in maniera mirata e ho già contattato diversi spazi espositivi per chiedere di allestire una mostra, ma appena mi presento come fotografa amatoriale tutti mi rispondono che lavorano solo con professionisti. Qualche aiuto su come presentarsi sarebbe davvero di grande utilità.
Pazienza, non demordo, proverò ancora, sbaglierò meglio. Ti ringrazio ancora per i preziosissimi consigli e attendo con fiducia qualche suggerimento per la street, sia tecnico (lightroom) che eventualmente normativo.
Gabriella Zambrini
Ciao Gabriella,
Per la Street è difficile dare suggerimenti: si tratta di un mondo di possibilità e dipende veramente tanto da quello che vuoi fare. Ti posso dare lo stesso suggerimento che mi ha dato uno dei miei migliori insegnanti quando ho iniziato a interessarmi di questo genere: ottica fissa, 35mm.
Sul tema normativo ti lascio un link che potrebbe esserti utile: https://www.fotoguadagnare.com/vendere-foto-online-microstock/microstock-liberami-dalla-liberatoria-22/
A presto
Caro Paolo,
ho acquistato su Amazon i tuoi manuali in offerta e li ho “spazzolati” in meno di mezza giornata.
Complimenti per quello che fai e per la tua opera di divulgazione.
Vorrei approfittare della tua disponibilità per chiederti qualche informazione, visto che accogliendo i tuoi suggerimenti ho deciso di provare ad affacciarmi nel mondo del microstock.
Ho una Canon EOS 80D che nelle impostazioni consente di inserire informazioni sul copyright.
Suggerisci di inserire informazioni nella fotocamera o è meglio “firmare” con un software le singole foto da inviare ai siti di stock? Il nome dell’autore è il nome e cognome anagrafico? Ho letto su uno dei tuoi testi che utilizzi un nickname (PerseoMedusa).
E’ opportuno, quindi, registrarsi con un nickname sui siti di stock? E di conseguenza suggerisci di attivare un indirizzo mail dedicato esclusivamente al “secondo lavoro”?
Spero di non aver posto questioni banali e ti sono grato per il tempo dedicatomi.
Ciao Rocco,
questioni assolutamente non banali. Andiamo al sodo:
1) Suggerisco per comodità di inserire le informazioni di copyright direttamente nella fotocamera. Io ho preparato un preset in Lightroom che comunque mi consente di aggiungere ulteriori dettagli, ma è una scelta personale e non obbligatoria.
2) Se inserisci le informazioni per proteggere il tuo copyright è giusto inserire il tuo nome e cognome anagrafico come autore.
3) E’ vero: utilizzo un nickname ma dovessi ricominciare oggi utilizzerei il mio nome e cognome: è più semplice. Mi registrerei sui siti stock con nome completo.
4) La mail è una tua scelta: io ho 6 mail per diversi settori delle mie attività online.
A presto!
Paolo
Ciao Paolo, vorrei anche io provare a caricare qualche foto su questi portali per la pura curiosità di vedere se vengo accettate e (magari) acquistate. Ma a parte il discorso Iva che, ho letto nelle tue rispose, siamo convenzionati con Usa, ma la domanda è si deve essere possessori di partita Iva ?? Io fotografo per diletto e passione. ci sono possibilità ???
Ciao Mauro,
La partita IVA è obbligatoria nel momento in cui i guadagni hanno caratteristica di abitualità dell’attività svolta. Se percepisci denaro ogni mese, devi avere partita IVA. Premesso questo, chi non possiede la partita IVA non è un evasore fiscale se dichiara tutti i redditi che percepisce in sede di dichiarazione dei redditi.
A presto
Paolo
Buongiorno a tutti e complimenti per il blog.
Sono Ronny, ho trovato su internet non molto sul microstock e l’argomento è trattato in modo confuso, ma qui la storia è diversa.
Ho letto articoli e commenti e dopo un po’ di tempo mi son deciso a scrivere per chiedere qualche consiglio.
Mi interessa questo mondo non per i “soldi facili”, ma perché, se un tuo lavoro non è buono, te lo spiegano, senza urlarti addosso o insultarti e perché poi, se almeno una foto la vendi a venti centesimi, una piccola soddisfazione la hai. Minima, ma la hai.
I miei problemi sono
Sono un neo papà (ma il cucciolo è un gioioso problema, non fa dormire la notte ma che importa). Non sono un fotografo professionista, ho una canon 700d, un pancake 24mm e un 55-200mm serie efs. Libri, forum, articoli, leggo molto ma non ho la presunzione di definirmi fotografo. Mi sono accorto che, a parte mio figlio, scatto molte foto soprattutto girando per strada o faccio molte foto ad oggetti (piatti, alimenti, giocattoli, calamite).
I problemi più grandi sono il tempo, alla post produzione di una foto (lightroom, photoshop) potrei dedicar forse un’ora al giorno.
Iscrivermi, ad esempio a shutterstock, o altro sito, un po’ mi spaventa. 1 perché ho dato occhiata alle foto pubblicate e, sinceramente, le mie sono lontane anni luce, insomma fanno un po’ schifo rapportate a queste :)
2 non vorrei iscrivermi, guadagnare magari venti centesimi al mese e poi dover pagare milioni di euro di penali, cause di avvocati ed altro ancora perché, detto sinceramente, in materia di diritti di autore o robe simili non capisco veramente nulla.In parole povere, se faccio una foto ad un biberon e una bottiglia di birra, sui quali compaiono i loro marchi, la potrei inviare o mi dovrei star fermo? In più, bisognerebbe pagare qualcosa, fare dichiarazioni, partita iva o robe simili?
Vi chiedo scusa per la lunghezza del messaggio ^^’
Buona giornata,
Ronny
Ciao Ronny,
Tante domande e dubbi. Un solo consiglio da parte mia: BUTTATI E IMPARA A NUOTARE. Tanto il momento perfetto, lo scatto perfetto, la conoscenza perfetta non arriveranno mai, quindi lanciati e vedi cosa succede.
Cerco di darti qualche risposta al volo:
1) Se vuoi iscriverti a qualche agenzia, parti da Shutterstock e Fotolia. Fregatene che gli altri fotografano meglio e impara dai commenti degli ispettori se una tua immagine è scartata
2) Diritti di autore e simili: se hai paura di sbagliare, fai upload di immagini e inseriscile come editoriali (e non commerciali). Ti togli il mal di pancia.
3) Se guadagni, devi dichiarare. Sul come è giusto che tu senta un commercialista. Io, dopo alcuni anni, ho scelto partita IVA.
A presto!
Paolo
Ciao Paolo, vorrei chiederti un’informazione. Posso caricare gli stessi video e foto su diversi siti, oppure ogni sito ha la sua esclusiva? esempio: se carico video 1 su shuterstock, posso caricare sempre video 1 su Fotolia? Grazie, Sara.
Ciao Sara,
Assolutamente sì purché tu non scelga l’opzione di esclusività del materiale che carichi. Venendo al tuo esempio, puoi caricare lo stesso video su tutti i siti che vuoi.
Paolo
ciao Paolo, mi inserisco nella conversazione per chiedere anch’io alcune domande….
1)Ho pubblicato delle foto su facebook in precedenza, posso pubblicarle ora sulle agenzie di microstock se non sono collaboratore esclusivo?
2)ho fatto alcune fotografie dalla strada, di una villa storica (poco conosciuta) e di un vecchio casale da ristrutturare (con relativo terreno, dove erano presenti anche delle balle di fieno),poste all’interno di proprietà private… serve richiedere l’autorizzazione del proprietario per venderle??da notare che la villa è in primo piano, mentre il casale è sullo sfondo….mi sembra di capire che serve, se l’immobile è il soggetto principale e se fatte dall’interno della proprietà,ma se sono scattate dalla strada col normale passaggio delle persone, non dovrebbe essere obbligatoria ….??per ottenere l’autorizzazione è necessario pagare un compenso (fisso o variabile) al proprietario?
3)ho fatto inoltre delle foto notturne a monumenti/elementi architettonici di Roma illuminati quali la Piramide Cestia,Castel S.Angelo,Basilica di S.Pietro, e i moderni Ponte Settimia Spizzichino&Ponte della Musica..ho letto che se l’architetto progettista è scomparso da più di 70 anni non occorre la liberatoria, pero’ in caso di nuovo progetto come l’illuminazione, occorre autorizzazione del nuovo architetto(sempre fino a 70 anni dopo la sua morte)…quindi per le foto notturne serve??ma a quale ente va richiesto (Comune Provincia Sovrintendenza ecc.)??? inoltre ho anche delle foto notturne ad un campanile del ‘600 in provincia di Roma,occorre autorizzazione?
scusate per la lunghezza del messaggio
Leonardo
Ciao Leonardo e grazie del lungo commento. Vado subito alle risposte.
1) Sì
2) Quando sei in dubbio la soluzione migliore è vendere le tue immagini scegliendo l’opzione “editorial” anziché “commercial”. In questo modo non devi chiedere autorizzazione ad alcuno.
3) Non esiste una lista universale che include tutte le architetture del mondo e i loro diritti d’immagine. Bisognerebbe analizzare caso per caso. Tendenzialmente a me hanno sempre accettato tutto ciò che ha più di un secolo e in 10 anni di microstock non ho mai avuto una grana legale. Se sei nel dubbio, opzione “editorial”.
A presto
Paolo
Grazie Paolo..per la prima domanda non so se si capiva intendevo chiedere se posso vendere su agenzie microstock foto già pubblicate su facebook?per i contenuti editoriali il compenso medio è inferiore a quello commercial?quanto può essere la differenza??infine volevo chiederti avendo già partita iva come libero professionista,posso utilizzare quella per la vendita delle foto??grazie mille..Leonardo
Buongiorno Leonardo,
1) Sì è possibile
2) Il compenso medio in genere non è inferiore (dipende dall’agenzia) ma la grandezza del mercato sì.
3) Dovresti chiedere a un commercialista, ma mi risulta che la partita IVA debba indicare in modo esplicito la tua attività retribuita
Paolo
Non voglio mettere in dubbio la parola di nessuno ma sono abituato a fare i conti. Sto su Shutterstock che paga 0.25 euro a foto.
Se ne vendi tante il compenso sale ma al massimo si raddoppia. Il che vuol dire che per in guadagno lordo di soli 500 euro al mese devi vendere 12.000 immagini l’anno che fanno più di 33 al giorno per 365 giorni l’anno da qui alla fine della vita.
Poi bisogna fare i conti con le tasse che sono il 25-30% e i 500 euro si riducono a 350-400. Insomma, siamo lontani anni luce dal poter non solo viverci ma anche pagare un mutuo.
E ho fatto i conti con un compenso di 0.50 euro a foto che è assolutamente ottimistico.
Ripeto, non voglio essere scortese e mettere in dubbio la tua parola, quindi ti prego di dirmi dov’è che sbaglio nei miei conti e, se ti va, di dirmi quante foto tutte diverse tra di loro e tutte accettate ogni anno tu fai entrare nel mercato microstock.
Perché io, confesso, a 30 foto a settimana ne calcolo circa 1500 l’anno che a 0.25 euro l’una fanno 375 dollari al lordo delle tasse.
All’anno, s’intende.
Ciao Leonardo,
E’ correttissimo che tu abbia dei dubbi. Anzi, aiutano a fare chiarezza. Il motivo per i quali i conti non ti tornano sono:
1) Contribuisco a 25 agenzie microstock, e non solo a Shutterstock
2) Specificatamente su Shutterstock il mio minimo guadagno su singola immagine venduta è di 0,38 centesimi, ma periodicamente vendo immagini che possono superare il centinaio di dollari a singolo acquisto.
3) Le tasse sono un tema a parte e dipendono dal tuo reddito complessivo. Nel mio caso i guadagni da microstock fanno cumulo che il mio stipendio da dipendente e pertanto sono di base tassato oltre il 40%. Ma è anche vero che, avendo partita IVA, posso scaricare tutti i costi relativi all’attività di fotografo (in primis lenti, corpo macchina, PC…). Alla fine l’impatto delle tasse nel mio caso è veramente ridotto in quanto reinvesto molto in attrezzatura nuova.
Spero di avere chiarito alcuni tuoi dubbi
A presto
Paolo
bisogna fare la somma di shutter, adobe, 123rf, deposith, alamy e poi penso non ci siano altre grosse agenzie, poi bisogna valutare la propria qualità: capacità tecniche, creatività, propensione a prendere subito le nuove tendenze, capacità di cambiamento e innovazione, tempo dedicato, etc…
un portfolio di buona qualità e alcuni scatti in qualche pubblicità potrebbero aprire le porte a lezioni private o altre attività ( p. iva )
Ciao Paolo
Ti scrivo per chiederti alcune cose su Alamy e sentire la tue esperienza. Attualment ho circa 2800 immagini, un anno di collaborazione. Le mie immagini sono chiaramente tutte RF non essendo l’unica agenzia a cui collaboro. Attualmente ho 13 zoom e 6 vendite. E’ poco? E’ tanto? Non so se gli zoom si traducono in vendita, ma ho sentito che se c’è stata una vendita possono passare più mesi prima che ti venga notificata…
Ora non so da quanto tempo collabori con alamy, sicuramente più di me. Quale è la tua esperienza??? Qualche consiglio?
Ciao
lorenza
Ciao Lorenza,
Con Alamy non ho avuto grandi soddisfazioni. Contribuisco perché il processo di upload è abbastanza semplice (no categorie, sì uso di FTP) e pertanto non mi costa molto tempo, ma non perché porti grandi guadagni. Io vendo con licenza RF ma so di fotografi che vendono con licenza RM che invece hanno tratto delle discrete soddisfazioni.
Il mio portfolio su Alamy è di 5900 immagini, 6 anni di collaborazione, ho venduto 64 immagini per un totale (lordo) di circa 2300 dollari. E’ meglio che niente, ma in sei anni oggettivamente non è un grande risultato.
Il consiglio è quella di inserirla tra le agenzie con cui si collabora perchè il rapporto costo/beneficio è discreto (procedura snella di upload e poca burocrazia), ma non è un cavallo da corsa per vendere immagini RF.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
sono circa tre anni che seguo te ed i tuoi consigli in primis ed il mondo Microstock in secundis ….
Posso solo dirti che insieme a quell’uomo meraviglioso che il prossimo giugno mi sposo, ti devo tutta la mia gratitudine per avermi aiutata in un momento personale molto difficile.
Mi allaccio alla risposta che hai dato a Lorenza per chiederti quale è, sulla base della tua esperienza, la classifica delle agenzie che ad oggi conviene curare, sia tra le agenzie storiche che tra le new entries del giro.
Inoltre vorrei sapere se ad oggi tu hai individuato altri ambiti dove le fotografie possono essere collocate con un pizzico di soddisfazione e se hai qualche aggiornamento sulle valutazioni da fare nella ricerca di quanto sia di interesse sul mercato.
Sempre grata per il tuo operato, ti affido un abbraccio da consegnare al tuo cucciolo.
Marta
Marta sono veramente felice per te! Tanto, tanto, tanto!
E ti ringrazio: il tuo commento fa già parte di quelli che stampo e tengo nella mia scatola delle cose preziose. E’ la scatola che apro quando magari sono un po’ giù e devo trovare motivazione per continuare.
Vado alle domande:
1) Due agenzie non sono suggerite ma sono obbligatorie, sono quelle prescritte dal medico: Shutterstock e Adobe/Fotolia. Delle restanti 23 agenzie con le quali sto collaborando mi stanno arrivando soddisfazioni da: 123RF, Depositphotos, iSignElements, Zoonar.
2) Per quanto riguarda le alternative al microstock si tratta di un bell’argomento corposo e ci sto riflettendo in questi giorni. Non escludo che prossimamente dedicherò un post a questo. Ti anticipo solo dove sto puntando: FineArtamerica e Arcangel Images. Mi ritirerò invece dal mio progetto Zazzle per riuscire a focalizzare meglio il mio tempo.
Prossimamente su questi schermi.
Grazie ancora! Un abbraccio!
Paolo
Ciao Paolo,
sono da pochissimo entrata nel mondo del microstock, ho caricato foto su shutterstock principalmente e poi su fotolia.
Su fotolia dopo un primo caricamento di foto ho un pò mollato per due motivi:
il primo è che ho una percentuale di foto bocciate per motivi tecnici importante (foto che poi ho venduto su shutterstock!),
il secondo, che mi frena ancora di più, è il fatto che le foto caricate non sono uguali a quelle originali, sembrano modificate le luci e il bilanciamento del bianco e sono più brutte. Non le avrei mai caricate così.
E’ normale questa cosa? o è un caso?
luisa
Ciao Luisa,
Consiglio breve e puntuale: usa questo calibratore monitor.
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Costa 120 euro, non è poco, ma ti togli dall’imbarazzo dei colori corretti per sempre.
A presto
Paolo
Ciao, vi sono spese per chi intende solo vendere?
Ciao Fabio,
No, non ci sono spese di iscrizione ai siti di microstock.
Paolo