A fine giugno prenderò una settimana di ferie e realizzerò un sogno che avevo nel cassetto da un po’ di tempo: un viaggio fotografico in Provenza durante la stagione della fioritura della lavanda. E’ uno di quei progetti tenuti li e sempre rimandati, come quello di andare a fotografare l’aurora boreale. Sapete che c’è? Che questa volta si fa sul serio. Le ferie le ho già chieste e anche l’albergo è prenotato. Oggi vorrei raccontarvi di come organizzo i miei viaggi fotografici e sarò felice se qualcuno ruberà delle idee utili ai suoi prossimi viaggi.
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Prontipartenzavia!
Io e la mia Fanciulla avremo la possibilità di dedicare un totale di cinque giorni a questo viaggio. Contando che partiamo da Torino, vuole dire avere due mezze giornate e tre giornate intere in Provenza. Non avendo figli l’organizzazione logistica si presenta un po’ più semplice e prevedibilmente viaggeremo a bordo di una gloriosa Fiat Punto vecchio modello, che patisce niente e consuma poco. L’attrezzatura fotografica al seguito sarà:
- Canon 5D MKII
- Obiettivo Canon 24-105 serie L
- Canon 450D
- Obiettivo Canon 70-300 di qualità accettabile
- Treppiede robusto e pesante, da buttare sul sedile posteriore dell’auto
- Schede di memoria e batterie di ricambio a volontà
Insomma: due corpi macchina con due ottiche diverse e un treppiede. L’equipaggiamento per questo viaggio fotografico in Provenza è minimale ma sulla base delle precedenti esperienze sarà quello che veramente mi servirà, senza fronzoli aggiuntivi. Inoltre, avrò un corpo macchina di scorta nel caso qualcosa dovesse andare storto con la Canon 5D. Non è mai successo ma non ho intenzione di rischiare.
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Cosa mi aspetto da un viaggio fotografico in Provenza?
Intanto sono veramente carico perché ho voglia di vedere uno spettacolo della natura che non ho mai visto: la fioritura della lavanda che si svolge da metà giugno a metà luglio circa. Poi ho voglia di rilassarmi, mangiare e bere con la gentile Fanciulla con la quale ho recentemente festeggiato un quinquennio di sua sopportazione nei miei confronti. Come terza cosa, mi piacerebbe ritornare con un bel bottino fotografico utile a realizzare alcune stampe di grande formato per la casa e un bel po’ di fotografie per le agenzie microsrtock.
Quante fotografie per un viaggio fotografico in Provenza? Calcolando tre giornate fotografiche piene più due mezze giornate, il quantitativo di fotografie dovrebbe essere sulle 1.500 immagini. Prevedibilmente, gli scatti utilizzabili per il microstock saranno circa un terzo (premesso che si scatterà prevalentemente con quell’ottica).
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Alla ricerca dell’ispirazione fotografica
Ok, adesso iniziamo a pianificare. Le fonti che utilizzerò per costruire questo viaggio fotografico in Provenza saranno:
- Guide turistiche. Normalmente utilizzo le guide della Lonely Planet, ma in questo caso ho bisogno di una guida con più fotografie e scelgo di utilizzare anche quella della Mondadori.
- Riviste. Ho acquistato due speciali dedicati alla Provenza di Bell’Europa e Meridiani. Anche qui il focus è su riviste che presentino un ampio portfolio fotografico sulla regione da visitare.
- Internet. Qui il rischio è di annegare nel mare delle informazioni. Tendenzialmente mi limito a tre fonti principali.
- La prima è Tripadvisor, dove vado a spulciare l’elenco delle attrazioni più visitate e delle località più interessanti.
- La seconda fonte è sempre un sito legato al turismo locale, in questo caso dopo qualche minuto di ricerca mi imbatto in http://www.provenzafrancia.it/, che tra l’altro propone anche diversi itinerari già ordinati con informazioni di supporto, come il chilometraggio.
- La terza fonte sono i tour operator che propongono viaggi nell’area che sto per visitare. Questo mi permette di capire da un lato se ho dimenticato delle mete importanti per questo viaggio fotografico in Provenza, dall’altro di capire la fattibilità dell’agenda che pianificherò sulla base del chilometraggio (ad esempio fare una stima del tempo che ci vuole per raggiungere e visitare una località).
- Siti dell’Unesco. Questo è importante perché nel mondo della fotografia microstock i siti dell’Unesco hanno un vantaggio di notorietà (e quindi possibili maggiori vendite) rispetto ai siti di minore visibilità. Magari non ci piace sentirlo dire, ma le persone spesso ragionano per stereotipi, che spesso passano dai siti turistici maggiormente conosciuti. Insomma: non puoi ritornare da Roma senza la fotografia del Colosseo, specie se hai l’obiettivo di vendere fotografia microstock. Nel caso specifico, troviamo diversi siti Unesco nell’area:
- Centro storico di Avignone
- Il ponte romano di Pont du Gard
- Monumenti romanici di Arles
- Teatro romano e arco di Orange
Non è detto che si riuscirà a toccare tutti i siti dell’Unesco specie per motivi di chilometraggio: si rischierebbe di fare tutto e male. Però bisogna sapere che ci sono e considerarli nella valutazione preliminare dell’itinerario.
A questo punto mi fermo. Le fonti d’informazione sono veramente infinite e bisogna darsi un limite per evitare di ricercare all’infinito ulteriori posti che, comunque, non potremmo visitare perché il tempo è limitato. Ogni ulteriore suggerimento arriverà solo da amici che volessero eventualmente raccontarmi di quel posto che gli ha tolto il fiato, oppure di quel piccolo caffè sotto l’ombra dei platani assolutamente da provare…
Bene: la fase preliminare di raccolta delle idee per il nostro viaggio fotografico in Provenza è conclusa. Vi anticipo che a brevissimo sarà messa a disposizione su questo blog una check list utile all’organizzazione dei viaggi fotografici (la vedete in piccolo in apertura di questo articolo), in modo da riassumere in breve tutte le informazioni che condivideremo in questo e nel prossimo post.
Tra una settimana andremo più a fondo sull’argomento, usando assieme gli strumenti online (tutti rigorosamente gratuiti) che ci saranno utili per pianificare con più dettaglio i nostri scatti.
Paolo
Bellissima la Provenza. Ci sono stato lo scorso anno..Sicuramente farai moltissime foto.
Spero di darti un piccolo contributo con questo itinerario che ho seguito:
http://www.fabionodariphoto.com/wrp/provenza/
Ti consiglio il Verdon…
Buon viaggio
Grazie Fabio,
Gran bell’articolo. Ho già cambiato il mio itinerario aggiungendo un paio di tuoi suggerimenti.
Invito i colleghi fotografi ad andare a curiosare sul sito di Fabio, che ha avuto la buona idea di mettere a disposizione la sua esperienza del suo viaggio fotografico in Provenza.
Paolo
Ciao,
certo che sarà una bella sfida scattare delle foto più belle di quelle di Fabio Nodari.
Ma Fabio, in quale periodo sei andato in Francia ?
Io oggi intanto ho raggiunto il traguardo di 3000 foto su Shutterstock.
E ho confermato la mia esclusione dal circuito DPC di Fotolia. Non mi sembra vantaggioso per i contributori.
E bravo pure Federico!
Io a questa mattina su Shutterstock sono a 2868. Guarda che tra poco ti raggiungo, allunga la pedalata!
Grazie Paolo.. Io sono anni luce dietro a voi su Shutterstock.. Ma prima o poi vi raggiungerò… :)
Per quanto riguarda Fotolia sono d’accordo con Federico..
Federico io ci sono andato verso metà Luglio ma ho scelto in base al periodo di fioritura.. E’ molto importante perché non ci sono due anni uguali. Un anno la lavanda fiorisce prima l’anno dopo ritarda e si rischia di avere campi un po’ “spenti”.
Come ho scritto nell’articolo la cosa migliore da fare è scrivere all’ufficio del turismo per sapere quando è prevista la fioritura per l’hanno in corso.. E soprattutto quando è prevista la raccolta!!! Non è molto bello arrivare la settimana dopo che hanno raccolto la lavanda!! :)
Complimenti per i numeri… io ho appena superato quota 100 su alcune agenzie mentre altre sono sempre sotto…
Certo un itinerario affascinante, avevo letto l’articolo di Fabio e ne sono rimasto colpito per la bellezza dei luoghi.
Paolo mi hai incuriosito con gli strumenti gratuiti !
Ciao Paolo,
mi presento, mi chiamo Francesco e sono nuovo di questo blog, anche se lo seguo da un po’ di tempo. Ti faccio innanzitutto i complimenti perchè sei diventato veramente un utile riferimento per chi si affaccia, anche con modalità ed aspettative diverse, al mondo del microstock.
Avrei molte domande da farti ma per il momento mi limito ad alcune pertinenti con questo post.
Hai scritto che come equipaggiamento “professionale” hai una Canon 5d mk II con un 24-105.
Sul web, come sai, c’è un ampio dibattito tra 24-105 f4 vs 24-70 f2.8 ed è chiaro che il 24-70 (eccellente a quanto sembra) sia migliore del 24-105 che alcuni ritengono non sia una buona lente pur essendo un L.
Mi chiedevo quindi se con il 24-105, per la specifica foto di stock, hai mai avuto problemi con le agenzie più esigenti in termini di nitidezza, aberrazioni varie, colori ecc.
Ti ringrazio,
ciao.
Francesco.
PS. attualmente sono contributor in fase “beta” (nel senso che sto ancora cercando di capire come ragionano le varie agenzie) con le agenzie iStock, Shutterstock, Fotolia, 123RF, Dreamstime, Depositphotos e sto tentando con Veer e Alamy.
Ciao Francesco e benvenuto.
Intanto grazie per i complimenti che servono a tenere la giusta carica per continuare l’avventura di questo blog. Allora allora… no, non ho mai avuto problemi di qualità segnalati dagli ispettori a seguito dell’uso del mio 24-105 Canon serie L. Ma ti dirò di più: non li ho neanche mai avuti con il plasticotto di serie della mia vecchia Canon 450D, un 18-55 fatto in non so quali materiali. Penso che, data per scontata una qualità decente della lente (quelle che Canon vende in kit di norma sono più che accettabili), la vera differenza la facciano altri fattori come la capacità di comporre l’immagine e l’abilità in postproduzione. Pertanto vai tranquillo: entrambe sono ottime lenti e se stai pensando a quale acquistare con entrambe non sbagli.
A presto
Paolo