Eccoci al secondo appuntamento. Questa settimana esaminiamo assieme la fotografia che apre il post, una bella pizza margherita servita in un ristorante napoletano. Iniziamo dall’inizio, come diceva il mio professore di antropologia culturale all’università.
Questa immagine è stata messa in vendita a novembre 2011, ha avuto fino ad oggi 338 download e ha realizzato complessivamente circa 230 $. La si trova in vendita su oltre 20 agenzie di microstock e macrostock, ma vende principalmente su Shutterstock e Fotolia.
Nota a margine: queste due agenzie sono rispettivamente la mia prima e seconda agenzia per numero di vendite sul totale di quelle con cui collaboro. Per chi dovesse iniziare oggi a vendere fotografie online, suggerisco vivamente di prenderle in considerazione come quelle dalle quali cominciare. L’immagine naturalmente ha venduto, come era immaginabile, tra chi cercava la parola pizza (34% degli acquirenti cercavano questa parola chiave) e margherita (13% degli acquirenti).
I dati di scatto sono leggermente diversi dai miei soliti: l’impostazione a priorità di apertura diaframma e la modalità RAW rimangono le mie preferite. Ho però dovuto alzare gli ISO a 400 (con una Canon 5D MKII mi permette ancora di avere un rumore accettabile) e aprire il diaframma a f/5.6. Soprattutto, la cosa in assoluto più importante è stato trovare un tavolo della pizzeria in prossimità di un’area luminosa ma ombreggiata in modo uniforme. Questo vi dice quanto sia paziente la mia fidanzata a sopportare uno come me che quando va in pizzeria sceglie il tavolo in base alla luce. Scusa Clara. Ti faranno Santa.
Il Momento creativo arriva durante le vacanze estive, in una pizzeria sull’Isola di Capri, dove assieme alla suddetta fidanzata decidiamo di mangiarci una pizza anche dopo avere valutato i prezzi dei ristoranti in zona. Arriva la desiderata pietanza (una pizza margherita nel napoletano: voto in fantasia zero, ma tanto ma tanto buona) e l’occhi fotografico mi si sofferma sulla foglia di basilico centrale. Un po’ ci speravo che la pizza fosse bella da fotografare e la posizione del tavolo era stata scelta per questo, ma la foglia di basilico mi permette di avere un punto su cui focalizzare l’attenzione dell’osservatore. Macchina fotografica immediatamente fuori dalla borsa e vai con una serie di scatti, tra le espressioni non più di tanto stupite dei camerieri che mi avranno preso per il solito turista tedesco che fa le foto da far vedere al ritorno in patria.
Perché proprio questa immagine? Gli scatti totali sono stati una decina. Il soggetto non è interpretabile più di tanto (alla fine è sempre una pizza: la puoi fotografare dall’alto, di lato, poi finisce li…). Quello su cui si può giocare è la posizione della foglia di basilico rispetto all’inquadratura. Nella fotografia qui di lato l’inquadratura è tale da posizionare la foglia seguendo la regola dei terzi (ad un terzo dal bordo sinistro ed un terzo dal bordo superiore dell’immagine), è armoniosa ma non ha venduto quanto l’immagine di apertura post. Il motivo del diverso successo dei due scatti è un fenomeno che ho visto piuttosto spesso nelle fotografie che vendono molto: su forme rotonde o su un punto d’interesse piccolo e tondeggiante il taglio quadrato dell’immagine risulta più armonioso. Non conosco il motivo di questo comportamento dell’occhio dell’osservatore, ma i numeri dicono che tutte le mie immagini quadrate su forme rotonde o tondeggianti vendono molto di più rispetto a immagini dello stesso soggetto ma con taglio rettangolare.
Perché funziona? Il primo motivo lo abbiamo già visto: il taglio dell’immagine. Un secondo motivo è da ricercare nel contrasto tra i colori: il verde spicca dalla fotografia dicendo all’occhio dell’osservatore “guarda qui!”. Ha inoltre aiutato la ridotta profondità di campo, che limita il focus solamente alla foglia di basilico e a qualche pomodorino sulla mozzarella.
Il concetto di pizza è profondamente diverso tra Italia e resto del mondo. Basta fare un viaggio negli Stati Uniti per rendersi conto di quanto siano distanti queste due pizza-filosofie. Essendo il mercato microstock degli Stati Uniti molto sviluppato, ritengo decisamente facile per noi italiani riuscire a piazzare fotografie di un prodotto che fa parte del loro immaginario ma che normalmente vedono proposto in modo diverso.
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