Nel 2010 mi sono iscritto a un corso di fotografia in aula presso un famosissimo istituto di Milano alla modica cifra di 2.500 euro. Il corso era di fotografia di reportage e durava 60 ore e aveva per insegnante uno dei fotografi più attivi da un punto di vista mediatico del panorama italiano nonché direttore di una famosa rivista cartacea di fotografia. I prerequisiti per un costo elevato c’erano e ho accettato di pagarlo in pieno possesso delle mie facoltà di intendere e di volere. Ne valeva la pena? No, ho sprecato dei soldi.

Ma c’è stato un consiglio che mi è veramente servito. Io quel consiglio l’ho pagato 2.500 euro e in questo post lo trovi gratis.

Quindi condividi questo post!!! (sto scherzando) (mica tanto, condividi dai…)

Il consiglio di fotografia definitivo

Andiamo subito al punto. Il consiglio di fotografia che ha avuto per me un effetto illuminate è stato questo:

Sbaglia in fretta

Sono solo tre parole, ma vale veramente la pena di fermarsi a commentarle perché sono la sintesi di una filosofia non solo fotografica ma di vita.

La prima volta che l’ho sentito dal mio insegnante lui mi sembrava un po’ incazzato (poi ci siamo conosciuti meglio e ho scoperto che era peggio. Lui era sempre incazzato, a prescindere!).

Fotografia-Immagini-Microstock-Foto-Fotografo-Vendere-OnlineIl mio insegnante aveva dato a tutti gli allievi il compito a casa di fare una serie di ritratti di un conoscente in modalità manuale, cambiando tempi e aperture di diaframma ma mantenendo l’esposizione costante. Si tratta di uno dei tipici esercizi di fotografia che si danno all’inizio di un corso per principianti.

Ai tempi utilizzavo con orgoglio la mia prima reflex, una Canon 450d con obiettivo 18-55mm di serie e di plastica. Realizzai le immagini, le feci stampare e le portai per la critica in aula che fu disastrosa. Non c’era un’immagine che aveva la stessa esposizione, ma finché non hai un insegnante che te lo fa notare non te ne rendi conto.

In quel momento arrivò il consiglio illuminante: non è un problema se sbagli. Sbaglia in fretta.

Cosa vuole dire sbagliare in fretta

Sbagliare è la base del nostro processo di apprendimento.

Si dice che se guardi impari.

Non è vero. Se fai, allora impari. Il miglioramento culturale della nostra intera specie è basato su questo principio: fai, sbaglia, migliora, fai, sbaglia, migliora… è così che si finisce per costruire le grandi cattedrali.

Il problema non è sbagliare, ma le due possibili conseguenze distorte dello sbagliare.

  • Sbagliare e non apprendere. Santa Teresa d’Avila diceva una cosa bellissima: non possiamo esimerci dal peccare, ma almeno non pecchiamo sempre nello stesso modo…
  • Sbagliare, esserne consapevoli, e non volere correggere. Questo accade alle personalità che hanno problemi di relazione con se stessi e di umiltà personale. I grandi manager di aziende multinazionali che ho avuto il piacere di conoscere non sono quelli che non sbagliano mai, ma quelli che sbagliano, se ne accorgono in fretta e cambiano rotta. Altri manager, pur di non ammettere al mondo e a loro stessi di avere sbagliato, persistono nella direzione che porta nel burrone loro e i loro collaboratori.

Cosa c’entra tutto questo con la fotografia?

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C’entra eccome, perché è uno dei timori più diffusi di chi mi scrive per avere consigli.

…e se poi non ci riesco? E se lascio il lavoro per fare il fotografo e butto alle ortiche il mio titolo di studio? E se le agenzie microstock mi rifiutano tutte le immagini? E se mando un file senza liberatoria e mi fanno causa e mi arrestano? E se, e se, e se…

Se anche tu sei in ansia per queste domande fermati un attimo. Respira e continua a leggere.

Hai il permesso di sbagliare

La maggiore parte degli errori che facciamo nella vita non uccidono nessuno. Se stai leggendo questo post e stai pensando di migliorare la tua fotografia o di farla diventare un lavoro è sicuro che tu farai degli errori a cui potrai rimediare.

Fotografia-Immagini-Microstock-Foto-Fotografo-Vendere-OnlineVendere fotografie online è un’attività imprenditoriale che prevede investimenti bassi. Il costo di una start up fotografica (apertura di partita IVA, una reflex entry level con obiettivo di serie e treppiede, sito internet) è facilmente contenuto nei 2.000 euro. Si tratta di una cifra che rispetto all’apertura di una qualsiasi attività imprenditoriale tradizionale è ridicola, a cui si aggiunge il fatto che non hai magazzino per prodotti e puoi scegliere di avere l’indirizzo della tua attività presso la tua abitazione. Il rischio è limitato, non cadi dall’alto.

La migliore risorsa online per chi tenta l’avventura del fotografo, più o meno professionista, è http://www.fotografi.org/youtube/

Mollo tutto e divento fotografo domani?

Non è assolutamente necessario mollare tutto e fare il salto nel mondo della fotografia domani, e neanche saltare del tutto la barricata. Proprio per le caratteristiche di questo business puoi iniziare ad immergerti piano piano. Il mio consiglio è quello di metterti alla prova con la fotografia microstock iniziando dalle agenzie Shutterstock, Fotolia e 123RF. Si tratta di un modo oggettivo di misurare la tua tecnica, provando a vendere le tue immagini a un pubblico che non ha con te rapporti di simpatia ma è disposto ad aprire il portafogli solo se il tuo prodotto vale.

Conosco diversi amici che hanno iniziato come assistenti di fotografi durante eventi, tipicamente matrimoni o eventi sportivi. Si tratta di ottime occasioni non solo per imparare, ma per capire se quel tipo di attività fa per te o meno.

Altri amici hanno invece iniziato come giornalisti e, a corredo del pezzo che stavano scrivendo, dovevano scattare e produrre il materiale fotografico da allegare. Poi da cosa nasce cosa… e si sono ritrovati a fotografare anziché a scrivere.

Comunque, in tutti i casi, la fotografia part-time è una delle attività che ti permette un’ottima convivenza con un lavoro tradizionale magari da lunedì a venerdì, orario 08.30 – 17.00. Io stesso ne sono un esempio: sono lavoratore dipendente e faccio fotografia alla sera, al sabato mattina e durante le vacanze.

Conclusioni

Sbaglia in fretta, impara, e sbaglia in modo diverso. Non puoi evitare di sbagliare per imparare: devi per forza passarci dentro. Non avere paura di buttarti perché i tuoi timori sono molti di più dei possibili pericoli, ed enormemente di più dei veri problemi.

Soprattutto, ricordati che i sogni che custodisci nel cassetto per troppo tempo rischiano di diventare incubi. Non essere uno dei tanti che passa la vita a sognare di aprire una piadineria su una spiaggia tropicale. Non essere uno dei tanti che passa la vita ad accarezzare il sogno di aprire un’attività fotografica indipendente dal proprio lavoro di impiegato. Fallo subito.

Puoi usare tutto il materiale gratuito di questo sito: se hai dei dubbi, Inizia da qui. Puoi cercarti un commercialista online e aprirti una partita IVA in pochi giorni e per pochi euro. Lo puoi fare senza dovere stravolgere la tua vita o lasciare un lavoro (tranne che tu sia dipendente pubblico, nel qual caso la convivenza tra partita IVA e lavoro dipendente non è possibile).

Semplicemente puoi scegliere di diventare un sognatore sveglio, uno di quelli a cui piace fantasticare e progettare, ma poi si alzano e a quel sogno fanno seguire l’azione.

E tu? Qual è la tua più grande difficoltà pratica, quella che ti impedisce di provare a vendere la tua prima fotografia?

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