Il mercoledì mattina è abbastanza spesso un dramma. Non sempre, ma a volte lo è un po’ di più. In genere mi sveglio alle 5.30, parto da Torino e arrivo a Milano sul posto di lavoro verso le 08.30 (il casello autostradale è pazzesco!). Due ore e mezza per fare 150 chilometri. Non faccio ogni giorno avanti e indietro, ma comunque mi capita spesso.
Per rendere un po’ più piacevole il tutto, ho preso l’abitudine di incontrarmi il mercoledì mattina con Leo alla macchinetta del caffè del nono piano della mia azienda. Per farla breve: benvenuti al Mercoledì con Leo.
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Vi presento Leo
Leo lavora in un altro dipartimento e siamo ormai amici e colleghi da quasi dieci anni. Ha cinquant’anni scarsi, due figli, un lavoro da impiegato (come me) e gli piace pasticciare in fotografia. E’ decisamente burbero per chi non lo conosce ma alla fine è tenero come un orsetto della Trudy, ma molto più grande.
Fotograficamente parlando ha più talento di me, ma ha anche due figli che gli permettono di occuparsi di fotografia dalle 23.00 in poi. E ha meno volontà di me. Le nostre chiacchierate prevalentemente ruotano attorno al nostro modo di concepire la fotografia. Ecco un estratto dalla nostra ultima chiacchierata. Leo è quello che fa le domande, io sono quello che regge il bicchierino di plastica del caffè e risponde alle domande.
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Ma Santa Polenta! Ancora con la storia delle fotografie in RAW!
A parte il fatto che l’esclamazione Santa Polenta non la sentivo da 35 anni, quando imparavo ad andare in bici nel cortile di mia nonna, ma sì, sono uno di quelli che scatta in RAW. Non mi vergogno e penso sia importante farlo se decidi di utilizzare le tue fotografie per venderle ad agenzie microstock.
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Ma tra fotografia RAW e JPG tanto non c’è differenza nel risultato.
Dipende. Se vuoi realizzare l’album delle fotografie del tuo ultimo viaggio in Spagna non fa differenza, ma se il tuo obiettivo è quello di vendere le tue fotografie ad agenzie allora scattare in RAW è la migliore cosa che tu possa fare.
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Ma allora qual è la differenza tra immagine RAW e JPG?
Quasi tutte le macchine fotografiche Reflex ti consentono di scegliere una di queste due modalità di archiviazione dei dati sulla scheda di memoria. Anche molte compatte oggi permettono questa opzione. Per fare breve una storia lunga, il formato RAW è un formato digitale che contiene l’intera gamma dei dati disponibili al momento dello scatto. Si tratta in sostanza di un negativo: in sè non è utilizzabile per una fruizione immediata, ma di fatto contiene tutte le informazioni possibili della scena che ti stava di fronte al momento in cui hai schiacciato il pulsante della tua macchina fotografica. Quando si crea un formato RAW bisogna ricordarsi che ogni fotocamera ne ha uno proprietario: può essere .CR2 per Canon, oppure .NEF per Nikon, oppure altro, ma sempre RAW rimane.
Il formato JPG (Joint Photographic Experts Group) è un’altra cosa. Si tratta sempre di un file che però ha già interpretato il soggetto che hai fotografato perché è un formato di compressione. Dovendo contenere le dimensioni del file per forza di cose ci mette dentro meno informazioni. Vuoi fare stare più file sulla tua scheda di memoria? La paghi con un’immagine che ha meno dettagli. In sostanza si tratta di un file RAW in versione compressa. I professionisti usano il RAW perché garantisce risultati qualitativi migliori.
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Quando stampo una foto non vedo tutta questa differenza.
A parte che non mi devi raccontare balle perché stamperai un’immagine su diecimila e quindi non tu non fai testo, ma la differenza c’è. La vedi soprattutto dove rischi di perdere dettagli. Scattare in RAW ti permette di recuperare dettagli in aree dell’immagine molto chiare o molto scure che rischiano di essere bruciate. Pensa a quel bel cielo bianco delle citta inquinate… ecco, un file RAW ti permette ancora di tirare fuori qualche nuvola, mentre un file JPG non ti permette di spremere l’immagine più di tanto. I dettagli persi non sono più recuperabili. Stessa cosa accade su aree molto buie dell’immagine.
Inoltre, aspetta che prendo anche la bottiglietta d’acqua dalla macchinetta… … … ecco, dicevo, inoltre se scatti in RAW non hai il problema del bilanciamento del bianco. Con il file JPG devi essere sicuro di scattare già con il bilanciamento del bianco perfetto al momento in cui realizzi la fotografia, con il file RAW puoi anche essere approssimativo e correggere poi in postproduzione perché tutte le informazioni sono nell’immagine.
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Si, però poi per ogni fotografia devo fare la postproduzione…
E’ vero. La qualità la paghi da qualche parte. Se vuoi immagini che ti permettano una maggiore flessibilità nel risultato finale e, soprattutto, una maggiore qualità allora da qualche parte devi dare qualcosa. In questo caso ci impieghi un po’ più di tempo. Io lavoro con Adobe Lightroom per due motivi.
Primo: sono tirchio e Lightroom costa meno di Photoshop. Secondo: Lightroom è fatto apposta per permettere di elaborare grandi quantitativi di immagini nello stesso momento e, per chi vuole vendere fotografie online, avere un flusso consistente di immagini è importante.
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Mah…Non mi hai convinto.
Visto che è mercoledì mattina e siamo già tutti stanchi ma il weekend è ancora lontano, ti ripeto il concetto con parole diverse.
FORMATO RAW
– la migliore qualità d’immagine possibile
– non ti devi preoccupare del bilanciamento del bianco
– possibilità di recuperare tutti i dettagli possibili anche in parti dell’immagine apparentemente bruciate
FORMATO JPG
– occupa meno memoria
– non necessita di postproduzione ed è quindi più semplice da gestire
– ideale per fotografie non destinate al mercato
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Non sono ancora convinto…
…e allora sei pigro, non è che non sei convinto. Andiamo a far finta di lavorare, và!
Conversazione significativa direi. A me è capitato qualcosa di simile tempo fa con un amico che riteneva più pratico scattare in jpeg. Quando gli ho spiegato i vantaggi del formato raw è rimasto un po’ perplesso…….. Certo scattare in raw richiede uno sforzo ulteriore: la post produzione. Posso dire però che la post produzione può dare anche molte soddisfazioni. Il consiglio che mi sento di dare in questo senso, almeno in base alla mia esperienza personale, è di prendersi un bel libro sull’argomento e studiarselo. A me è servito molto. Anch’ io uso lightroom per gli stessi motivi che hai menzionato tu, ma anche perché lo ritengo un validissimo strumento da utilizzare per le fotografie “personali” , quelle che non metteremo nei microstock. Aggiungo solo che ultimamente ho iniziato a studiarmi anche l’uso di photoshop perché, osservando molti lavori su microstock, ho capito che per determinati risultati il passaggio per photoshop è obbligato. Un saluto a Paolo e a tutti i lettori.
Davide
I tuoi articoli/racconti mi mettono sempre allegria. Conosco comunque fotografi professionisti che utilizzano solo il Jpeg. Faccio da assistente a un fotografo che mi fa scattare solo in Jpeg e poi mi sgrida per gli errori che non si possono recuperare. Mah! Io scatto raw e non ho problemi nella PP. e mi rimane cmq il file originale che posso spupazzare quando e come voglio! :)
E’ sempre piacevole leggere i tuoi articoli.
Io solitamente non scatto mai in raw (sono troppo pigro).
Ma tu hai notato se le foto scattate in raw e poi salvate in jpg vengono accettate con maggior frequenza dalle agenzie ?
Ciao Federico,
Grazie del complimento. Non so rispondere alla tua domanda perchè scatto 100% RAW. Mi piace la maggiore libertà di intervento che ho sull’immagine. Devo passare la palla a chi ha utilizzato entrambi i formati.
Ciao
Paolo
Cambio gestione upload per DreamsTime
Avete notato che DreamsTime ha cambiato la pagina del caricamento delle categorie ?
A me sembrava meglio prima, soprattutto perchè cliccando su “Invia” non succede nulla.
Ho provato con Chrome e con IExplorer, ma non va. A voi funziona ?
Paolo, interessante conversazione.
Da un punto di vista teorico sono d’accordo con te; essendo un fanatico della massima qualità dal primo giorno che ho acquistato la mia reflex (ca. 6 mesi fa, Pentax k-30) ho sempre scattato in raw.
Tuttavia bisogna riconoscere che per tirare fuori il meglio da un file raw bisogna sapere quello che si fa e modestamente devo ammettere che il 90% delle volte la mia pentax tira fuori dei jpg migliori delle elaborazioni che faccio in raw (io uso camera raw + PS all’occorrenza).
Grazie al tuo blog cerco di vendere foto microstock con scarsi risultati al momento (avrò totalizzato una 50ina di vendite totali tra i vari siti) e ormai ho impostato la reflex x produrre sia raw che jpeg (anche x avere un riferimento) e come ti dicevo il più delle volte alla fine pubblico il jpg prodotto dalla macchina perchè raramente riesco a fare meglio e di certo ci impiego molto più tempo che con il microstock non è una bella cosa visti i modesti ricavi ed il già complesso workflow.
Per carità, è sicuramente un problema mio di mancata conoscenza di postproduzione però, secondo me, non sempre raw=più qualità, diciamo che hai sicuramente più potenzialità e più versatilità però deve finire nelle mani giuste, altrimenti…..
Alla prossima, ciao.
Bravo Gianluca che la pensa diversamente da me. Comunque è vero: con il RAW devi sapere cosa fai, altrimenti rischi di buttare via tempo per un risultato inferiore rispetto a un JPG. Se ci sono altre opinioni in merito sono le benvenute.
Ciao e grazie!
SAlve, con Dreamstime basta aspettare circa un ora poi il tasto invia funziona, solo con Explorer con Firefox non fa niente. Io scatto prevalentemente in RAW ma solo perche so usare bene Photoshop, se non si devono fare interventi JPG à più pratico, ma di questo ne ha parlato Paolo in modo abbastanza chiaro.
Ciao
Mi stupisco sinceramente che delle foto JPG possano venir considerate da un sito di stock. Può darsi che la causa sia la mia reflex non particolarmente prestigiosa (canon 600D) o le ottiche non eccellenti, ma generalmente, anche una foto scattata con ISO 100, cavaletto, giorntata assolata, qualche difettuccio ce l’ha…
un po’ di rumore, tipicamente, non me lo leva mai nessuno…niente che non si possa eliminare con un po’ di Lightroom, ma a quel punto, nel momento in cui sei costretto ad aprire il programma, non vedo perchè uno non debba scattare direttamente in RAW
Elaborazione RAW che, almeno a livelli “base”, non mi sembra nulla di particolarmente proibitivo :D
Tanto per aggiungere un commento a quello che dice Michele: la mia foto bestseller 2013, scattata con una Canon 450d (vecchia di tre anni, più o meno). Però in RAW!
Ciao Paolo non centra nulla ma credo possa interessarti:
http://www.fabionodariphoto.com/wrp/getty-embed-foto-gratis-su-getty/
Complimenti per l’articolo!!
Scusate ma non capisco ancora l’utilità del raw (forse sono un po’ “duro”).
A parte il bilanciamento del bianco quale vantaggio posso avere ?
La miglior definizione non viene poi persa salvando il jpg e quindi comprimendo il file ?
Tutti i migliori dettagli presenti in Raw non vengono poi persi dal formato jpg?
Scattando foto “normali” quindi senza bianchi bruciati o neri assoluti, non è più pratico il jpg ?
Personalmente preferisco perdere più tempo per inserire correttamente keyword, anzichè utilizzare il poco tempo che ho a disposizione per fare minime modifiche ai colori.
E poi cosa tengo salvato nell’HD ? Sia il file raw che il file jpg ?
Grazie per i vs. vari commenti.
Ciao Federico,
Oltre al tema del bilanciamento del bianco, lavorare in RAW ti permette di recuperare maggiori dettagli in situazioni estreme, come una zona che su formato JPG potrebbe risultare bruciata (es. quei brutti cieli bianchi di città inquinata, come nella Milano da cui ti sto scrivendo in questo momento). E’ verissimo che la migliore definizione viene persa la prima volta che salvi in JPG, ma prima fai la postproduzione (ad esempio riesci ancora a tirare fuori qualche nuvola da cieli bianchi e tristi) e poi, come ultima cosa, salvi JPG. Per quanto riguarda la praticità hai sicuramente ragione, il JPG è più pratico. Ma per quanto riguarda lo “spremere” tutti i dati possibile da un’immagine preparandola alla vendita il formato RAW ti da di più. Personalmente, una volta elaborato l’immagine in RAW, la salvo in JPG e se non ci sono motivi particolari mantengo unicamente quest’ultima versione.
A presto
Personalmente credo che con il digitale, un minimo di elaborazione sulle immagini vada fatta, quindi vada perso un po di tempo anche nell’apprendere qualche tecnica di fotoritocco. Qualche esempio lo ha fatto Paolo, ma pensa… puoi eliminare piccoli particolari dall’immagine tipo una cartaccia per terra o un palo della luce eliminare qualche logo o pubblicità, cambiare un colore ad un oggetto. Nei ritratti, io schiarisco il bianco degli occhi, sbianco i denti, aumento il contrasto sulla pupilla sulle ciglie e le sopracciglia. Poi alla fine salvo tutto in jpg. Piccole modifiche che possono farti vendere o meno una foto.
Ciao