Riuscire a trovare una nicchia fotografica profittevole all’interno del mercato fotografico microstock è un problema.
In quanti siamo a offrire fotografie online? Tanti, tantissimi. Milioni. Ormai abbiamo saturato tutti i temi possibili in tutti i possibili modi. O forse no?
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La torta del mercato fotografico microstock
In verità l’accesso di massa alla fotografia venduta online, in particolare al mercato fotografico microstock che si è dimostrato “l’animale vincente” , ha avuto un effetto ambivalente.
Da un lato l’offerta è aumentata vertiginosamente, e fin qui tutto ovvio. Dall’altro anche la domanda è aumentata: potere acquistare fotografie a pochi dollari ha portato molti clienti che prima non lo erano (es. piccoli blogger, piccole riviste di settore…) ad accedere al mercato fotografico microstock anziché “prendere in prestito” immagini senza pagarne l’utilizzo.
Oggi, se mi serve un’immagine per questo blog, vado su Shutterstock o Fotolia e l’acquisto. Se l’immagine costasse cento dollari, come qualche anno addietro, eviterei di inserirla o la creerei io direttamente. Insomma: è vero che siamo in più a litigare per la torta, ma la torta è anche più grande.
A questo si aggiunge un secondo fenomeno. L’aumentare del numero dei fotografi ha aumentato l’offerta di ottime immagini e creato una barriera di accesso qualitativo più alta. Oggi non è possibile proporre immagini mediocri alle agenzie, mentre dieci anni fa le stesse agenzie erano decisamente di bocca buona. La conseguenza è che l’innalzamento della qualità richiesta ha ridotto il numero di fotografi in grado di rispettare i nuovi criteri di selezione, con un conseguente aggiustamento del rapporto offerta/domanda.
La sintesi? Eccola.
- Ci sono più tane tante più fotografie online di dieci anni fa (…e grazie tante, lo sapevamo già…)
- …ma anche la domanda del mercato fotografico microstock è aumentata…
- …e la conseguenza pratica è stata l’innalzamento esponenziale della qualità richiesta
Quindi non è più difficile vendere fotografie online. Semplicemente se sei un fotografo scarso è diventato impossibile, ma se sei un fotografo top continui a vendere. Il mercato fotografico microstock è in crisi, ma solo per alcuni.
Un articolo di approfondimento se il tema ti incuriosisce: Microstock. La radice del male?
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Dove cercare trippa per gatti?
Premesso che se oggi hai intenzione di vendere fotografie in generale devi essere molto più bravo di qualche tempo fa, è lecito domandarsi se in questo contesto si può cercare di recuperare un vantaggio competitivo rivolgendosi a nicchie fotografiche non ancora sature.
L’impresa è ardua, ma qualche consiglio te lo posso dare.
Il primo strumento è Picniche. Questo sito web gratuito permette di misurare il rapporto domanda e offerta di immagini contenenti particolari keyword. Inserisci la keyword e il software mette in correlazione il numero di richieste per quella keyword rispetto al numero di immagini disponibili nelle agenzie microstock. Al tutto viene dato un rating: sopra il 50 c’è trippa per gatti nel mercato fotografico microstock. Veloce e semplice.
Questo è l’unico modo automatizzato da me conosciuto per fare il raffronto tra domanda e offerta specificatamente di immagini microstock. E’ però vero che un’indicazione altrettanto importante ci può arrivare da quelli che sono strumenti online dedicati alle keyword: se c’è un buon traffico per la keyword e una bassa competizione, è probabile che lo stesso valga per una fotografia che quella keyword la contiene o rappresenta.
E qui arriviamo al secondo strumento base, quello che te lo dice il dottore ed è quasi obbligatorio utilizzare se stai preparando un viaggio fotografico: il Keyword Planner di Google AdWords. Esistono milioni di articoli online su questo strumento, quindi non scenderemo nel dettaglio del suo utilizzo. La sintesi è che ti permette di verificare con un colpo d’occhio il traffico mensile su Google di ricerca di una keyword e valuta la competizione necessaria per emergere sul motori di ricerca per quella specifica keyword.
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Google e Youtube
Consiglio consiglio… a volte non ci serve sapere il rapporto tra domanda e offerta nel mercato fotografico microstock: ci basta sapere che c’è molta domanda per uno specifico tema e proporlo in modo fotograficamente diverso. Uno strumento semplicissimo che ti può indirizzare nel scegliere un tema da fotografare (=trippa per gatti) è la semplice pagina di ricerca di Google o di Youtube. Devi sapere che quando inserisci una parola nel campo di ricerca, i suggerimenti che ti indica Google nel menu a cascata sono quelle più ricercati nelle ultime settimane.
Un esempio pratico? Domenica piove e ho appena comperato un anello per la mia fanciulla che sta per diventare mamma (non ditelo, rimane un segreto tra di noi… e solo qualche migliaio di lettori). Inserendo la parola anello nel campo di ricerca scopro che la keyword più ricercata dai navigatori che passano da Google NON è anello di fidanzamento. Sai qual è la più ricercata? Anello contraccettivo. Non mi era assolutamente venuto in mente, ma questo tema potrebbe essere un ottimo soggetto con un altissimo potenziale di vendita.
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…e fuori dal mercato fotografico microstock?
Fuori dal mercato fotografico microstock un unico consiglio: il libro The photographer’s Market.
Non è necessario comprarne l’ultima edizione (io l’acquisto ogni 3-4 anni), ma ti da una valanga di idee. E’ la risorsa utilizzata dai fotografi professionisti anglosassoni per fare business. Magari non ti interessa specificatamente avere i contatti aggiornati della rivista di vendita di orologi più diffusa in America, ma la parte interessante del libro è che ti dice:
- Per quali temi esiste un mercato. Se qualcuno ha investito soldi per creare una rivista cartacea sugli orologi, probabilmente ha fatto le sue ricerche di mercato prima e sa che c’è domanda. Non è necessario reinventare l’acqua calda: l’ha già inventata qualcun altro per te.
- Quasi sempre ti da la descrizione di cosa l’acquirente sta cercando, a volte scendendo anche nel dettaglio dello stile in cui vuole le immagini.
- Un bel po’ di informazioni su come iniziare un business fotografico da professionisti.
- E’ bello fare entrare idee nuove in testa uscendo dalla filastrocca microstock, microstock, microstock…
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Conclusione
La cassetta degli attrezzi del fotografo che ha poco tempo e vuole fare una ricerca nel mercato fotografico microstock sull’appetibilità delle proprie immagini è:
- Picniche
- Keyword Planner di Google AdWords
- Barre di ricerca di Google e Youtube
Se vuoi fare entrare idee veramente nuove, con il rischio di mollare tutto e cambiare mestiere diventando un fotografo professionista: The Photographer’s Market.
A presto
Paolo
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Ciao Paolo,
finalmente ti rileggo. E’ davvero un piacere. In più se il piacere è associato ai tuoi ottimi consigli, beh! Che te lo dico a fare? Grazie mille per la dritta di photographer’s market. Pensare che vivo in “Anglosassonia” e non ne conoscevo l’esistenza.
A presto
Ivan
Non conoscevo The Photographer’s Market, grazie delle dritte che ogni volta ci dai!
Tra gli strumenti di Google volevo segnalare anche Google Trends che ci permette di verificare il flusso di ricerca per una o più parole chiave con in più la possibilità di scegliere tra i vari canali di ricerca tra cui Immagini.
Ciao Paolo avrei bisogno di un consiglio.
E’ quasi un anno che mi occupo di microstock ed attualmente utilizzo le seguenti agenzie:
Shutterstock
Istock
Fotolia
123RF
Bigstock
Dreamstime
Depositphoto
Canstock
Pond5
Photodune
Alamy
Sapresti indicarmi altre agenzie da aggiungere con la caratteristica di non dover poi categorizzare i file nei loro siti?
Agenzie tipo 123RF, Photodune, Canstock o Pond5; che non necessitino di ulteriori passaggi ma che si facciano bastare i metadati del file. Ti chiedo questo perché già dedico tutto il tempo disponibile al flusso di lavoro ed aumentando il tempo per categorizzare rischierei di dover diminuire il numero di foto settimanali che costantemente carico. Visto che penso di collaborare già con le agenzie più remunerative, reputo che una tale scelta sarebbe controproducente.
Che l’upload via ftp duri 4, 5 o 6 ore non cambia nulla, anche se fosse a favore di agenzie con percentuali di vendita vicine allo zero.
Grazie.
Ugo.
Ciao Ugo,
Ne aggiungo tre alla tua lista:
iSignstock
Yaymicro
Crestock
I risultati non sono certo entusiasmanti, ma visto che non richiedono di inserire categorie…
Buona luce!
Paolo
Buongiorno, mi sono iscritto da poco a 5 agenzie Microstock e quindi sono un novizio. Alcune di queste, ma probabilmente tutte, chiedono di compilare il Form W-8BEN. Ciò a cui non so rispondere sono nella parte I i punti 5, 6, 7, 8. Io sono disoccupato, quindi dovrei lasciarli vuoti? E se possiedo l’SSN dove lo vado a cercare? Nella Parte II il punto 10 mi chiede di mettere la percentuale di interesse ed altre cose. Come devo riempire questa parte?
Sul sito di Depositphotos c’è già un modulo in italiano. Al punto 10 non ho la possibilità di inserire nulla perché tutte le caselle sono in grigio. Cosa faccio? E nella Parte III mi basta mettere la spunta sulla casella?
Scusa se ho fatto troppe domande. Spero riuscirai (ne sono sicuro) ad aiutarmi.
Grazie in anticipo
Luigi
p.s. Sono riuscito a parlare con il call center di Depositphotos e mi hanno detto che i punti dal 5 all’8 li posso saltare, i punti 9 e 10 sono in grigio e non c’è bisogno di nulla, poi basta spuntare la casella nella parte III e firmare. Negli altri siti credo sia lo stesso ma su iStock non riesco a trovare la pagina Tax Center. Qualcuno sa aiutarmi?
Luigi
Ciao Luigi,
Ecco un articolo sul tema: http://www.faberfoto.com/blog/vendere-foto-il-modulo-w-8ben/
Ti confermo che quanto indicato dal call center di Depositphotos è corretto: la procedura è molto più semplice di quanto sembri a prima vista. La cosa importante è compilare il modulo, altrimenti ti viene applicata una percentuale di trattenute superiore a quanto sarebbe corretto.
Per quanto riguarda iStock, ecco un articolo di supporto dall’ottimo sito Marcorstock: http://www.marcorstock.com/tasse-microstock/
A presto!
Paolo
Grazie Paolo, ho letto gli articoli dei link che hai messo. Molto interessanti. Depositphotos ha già convalidato il modulo e dovrebbe essere tutto a posto. Shutter, Fotolia e 123RF sono ancora in attesa mentre di iStock spero di non aver fatto una stupidaggine! Mi si era aperta la pagina con il test ma pensavo di compilarlo dopo aver inviato le foto ed ora non riesco più a trovare la pagina perché la foto sono ancora in approvazione. Spero che quando le approveranno (se le approveranno!!!) riuscirò e ritrovare la pagina del test.
Grazie per i tuoi consigli e continua così.
Luigi
Ciao, ho notato , facendo ricerche su picniche, che si ottengono valutazioni molto diverse introducendo la stessa parola ma in lingue diverse (inglese ed italiano).
Meglio digitarla in inglese per ottenere risultati corretti?
Grazie
Ciao Matteo,
Direi di sì: meglio usare keyword inglesi.
Paolo
Ciao,
relativamente alle nicchie di mercato, si potrebbe capire quale foto (delle nostre) vende maggiormente.
Un programma che dovrebbe fare questo è Microstockr Pro.
Ne stiamo parlando anche nel gruppo facebook: https://www.facebook.com/groups/595772380525685/
Se volete potete unirvi alla discussione.
Ciao,
qualcuno sa spiegarmi la procedura completa per caricare le foto su 123RF? Ne ho caricate 10 circa un decina di giorni fa ma sono ancora nella pagina “Incompleto”. Che cos’è il “Caricamento CSV”? Lo stesso su iStock ho caricato 5 foto da circa una settimana ma sono ancora in sospeso. Le mie richieste di adesione sono state accettate come anche il documento di identità ed il Tax Form.
Luigi
Gentili commentatori,
ho letto due ebook (uno gratis, l’altro acquistato) ma non ho
trovato alcune informazioni (come del resto in tanti altri siti che trattano
l’argomento microstock). Vorrei lanciarmi in questa avventura con lo
scopo di guadagnare qualcosina. Ma prima di farlo vorrei essere sicuro su
alcuni punti che possono fare la differenza fra la convenienza e il
ritrovarsi oppresso e depresso. A tal proposito sarebbe l’ora di lanciare un post magari scritto in collaborazione con un fotografo-commercialista.
1) essendo un dipendente pubblico (insegnante) qual è l’inquadramento
fiscale? Per es. il guadagno di 100 mensili che fine fa? Come si
dichiara? Risulta come prestazione occasionale, libera professione o cosa?
Si devono versare contributi previdenziali? ecc. ecc.
2) quale modalità conviene per farsi pagare dalle varie agenzie?
3) come poter dimostrare la proprietà di una foto? Nei metadati, oltre a
titolo, descrizione e keyword cosa mettere di utile o necessario? E tutti
gli altri dati automatici conviene cancellarli o modificarli (data, orario,
luogo, focale ecc.)? Conviene mettere un proprio identificativo tipo nome e
cognome e/o una sorta di nome d’arte e/o il numero di serie della
macchina?
Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi informazione vogliate darmi su
quanto richiesto o in più.
Ciao, Matteo.
Ciao Matteo e grazie per la fiducia.
Per quanto riguarda il punto 1 (inquadramento fiscale), non essendo io un commercialista rimando a chi è più competente di me. Nel mio caso specifico (lavoratore dipendente), dichiarazione sul 730 alla voce “altri redditi” quadro D.
Punto 2: la modalità più conveniente e flessibile è Paypal. Punto 3: dimostrare la proprietà di una foto non è semplice. Il metodo che tu indichi è utile: inserire nei dati EXIF il riferimento al copyright e i tuoi dati può aiutare, sebbene questi dati si possano facilmente sovrascrievere e cambiare. E’ anche vero che chi usa/copia/si appropria indebitamente di una tua fotografia raramente si prende il mal di pancia di andare a cambiarli.
A presto!
Paolo
L’aspetto fiscale non è semplice, personalmente consiglio di rivolgersi a un professionista visto che ogni caso è un caso a se. Non fare troppo affidamento su alcuni articoli “semplicistici” che si trovano in rete.
Per dimostrare la proprietà di un file, oltre ai dati EXIF che automaticamente inserisce la macchina fotografica, io inserisco i dati IPTC però questo, con alcune agenzie, serve a poco visto che li cancellano! Ma poi, come ti ha detto Paolo, sono anche dati facilmente cancellabili. Secondo me una prova importante è avere il file originale in RAW per dimostrare che il file è tuo!
Ciao
Giovanni ha sintetizzato il modo migliore per dimostrare la proprietà del file: RAW RAW RAW.
Paolo
Buongiorno Sig. Paolo,
Ero in procinto di inviare alcune foto ai siti di stock fotografico da lei elencati quando mi accorgo di aver scattato una foto in un parco con statue del 1600, dove è presente il divieto di riprese cinematografiche a scopo commerciale.
Cerco di approfondire l’argomento e scopro che in Italia la legge è ambigua.
Volevo chiederLe in merito alla “libertà di panorama” ed eventualmente qualche suggerimento per evitare fastidi legali.
Un link che approfondisce l’argomento:
http://www.dday.it/redazione/16964/divieto-fotografare-i-monumenti
Grazie per l’attenzione.
Cordialmente
Alberto
Ciao Alberto,
Lo so che vorresti da me una risposta precisa e definitiva… ma non la ho. E se qualcuno te la offre con troppa certezza, dubita.
La differenza tra cosa sia accettabile/non accettabile fotografare in termini di liberatoria è spesso difficile da identificare con precisione. Così come è difficile trovare un elenco dei siti monumentali che è possibile fotografare o meno.
In linea generale, quando un soggetto architettonico è identificabile con chiarezza ed è il principale soggetto della fotografia, se è soggetto a copyright questo va riconosciuto. Se il soggetto architettonico è inserito in un contesto più ampio, anche se coperto da copyright, in teoria dovrebbe essere vendibile senza liberatoria. Esempio: fotografia della Sagrada Familia di Barcellona: coperta da copyright. Panorama generale di Barcellona che include la Sagrada Familia: vendibile senza liberatoria.
Nel tuo caso specifico, se il divieto è esplicito suggerirei molta prudenza prima di procedere a scattare e vendere.
Paolo
Complimenti per il sito veramente ottimo
i guadagni della vendita di immagini royalty free possono essere considerati, per la dichiarazione al fisco, come guadagni provenienti da diritto d’autore?
Ciao Rickstock e grazie dei complimenti.
Non essendo un commercialista mi limito a esporre la mia situazione: sono lavoratore dipendente e dichiaro i miei guadagni da microstock su modulo 730, voce “altri redditi”, quadro D.
A presto
Paolo
Buongiorno.
Grazie per il tempo che vorrai dedicarmi.
Chiedo un consiglio su: Fotografare musei e vendere le immagini tramite agenzie ( per libri ed enciclopedie):
Dunque: se faccio buone foto di oggetti, reperti archeologici, ecc. e se una o più agenzie
mi accettano le immagini in conto vendita quale rischio corro (non appaio
come nome ma ho uno pseudonimo) eventuale da parte del museo fotografato.
Qualcuno mi dice che la responsabilità eventuale sul copyright è di chi stampa e pubblica e non mia.
Tu che ne pensi?
Grazie ancora per la tua gentile disponibilità.
Gian Carlo
Ciao Gian Carlo,
Io penso che se pubblichi immagini coperte da copyright senza liberatoria la responsabilità è tua. E’ vero che l’eventuale parte danneggiata (il museo) si rifarà in primis su chi pubblica l’immagine, ma l’editore si rifarà su di te se l’hai dichiarata come non coperta da copyright. Insomma: occhio alla penna!
Paolo
Grazie Paolo della tua risposta.
Premetto che sono un professionista.
Ho diverse foto su Alamy e vedo che anche tu sei un contributor di quella
agenzia.
Ti chiedo per favore: quale strada hai seguito per farti dare dal museo il permesso di vendere online?
Ti ringrazio ancora per una cortese risposta, (se vuoi in PM)
Gian Carlo
Ciao Gian Carlo,
Dipende dal museo. In genere vado su Internet, contatto l’ufficio stampa (se ne hanno uno) e loro mi indicano il loro referente. A volte sono molto collaborativi, a volte non mi rispondono neanche.
Paolo
Gent.mo Paolo, ho scaricato il tuo eBook che ho trovato molto curioso e interessante, come trovo appassionante questo tuo blog. Mi sono appassionata alla fotografia da qualche anno, ho ancora molto da imparare, ho seguito dei corsi ma penso che nulla vale più della pratica e dai miei errori sto migliorando molto. Ho seguito il tuo consiglio e mi sono iscritta a shutterstock, oggi, velocissimi, è arrivata la loro risposta….sette foto rifiutate. Tre per “rumore” e una sfuocata ad alta risoluzione e poi Keyword e categorie non appropiate…ci sono rimasta un pò male ma da questi errori ho capito un bel pò di cose. Non si deve sottovalutare nulla. Poi, ma non conoscendo abbastanza l’inglese, non ho ben capito se bisogna pagare un’iscrizione. Ti ringrazio e aspetto la tua gentile risposta, Carla
Ciao Carla e grazie di contribuire al nostro blog con la tua domanda. Ti confermo che NON bisogna pagare alcuna iscrizione ad alcuna agenzia microstock. E se ti chiedono soldi… stai alla larga!
Paolo
Scusami Paolo, un’altra domanda…shutterstock mi chiede un documento di identità per completare l’iscrizione…mi sembra un po’ stana questa richiesta…
Ciao Carla,
Quasi tutte le agenzie lo richiedono. Vai tranquilla!
Paolo
Ciao Paolo, ho scaricato adwords, mi sono informato su cosa é, ma non ho capito come sfruttarlo a fini microstock, qualcuno può dare una dritta?
Grazie mille!
Ciao Paolo, sono Annamaria da Milano e come da te, giustamente consigliato posto qui la mia domanda. Eccola: Sono stata in ottobre a Parigi e in novembre a Berlino. Ho inviato le foto di Parigi a Fotolia, e me le hanno rimandate, perché Proprietà intellettuale.
Trascorsi 70 anni dalla morte dell’autore del monumento (a parte eccezioni, tipo torre Eiffel illuminata etc), le foto si possono pubblicare. Allora come mai Fotolia non le accetta? Per contro Fotolia ha accettato e pubblicato foto di monumenti parigini, e quindi come spieghi il tutto?
Come mi devo comportare? Grazie, ancora auguri per il tuo piccolo, Annamaria
Grazie Annamaria, riporterò gli auguri al piccolo pargolo!
E’ veramente difficile darti una risposta senza vedere la fotografie. I monumenti esposti in luoghi pubblici sono normalmente accettati dalle agenzie microstock: anche io sono stato a Parigi e ti assicuro che Fotolia ha validato questo tipo di immagini. Se ci mandi un link a un tuo portfolio online cerchiamo di capire meglio.
Grazie e a presto!
Paolo
ciao a tutti vorrei iniziare con vendere foto mi potete dare una mano non so da dove cominciare
Buongiorno Elena,
Direi che un buon punto da cui iniziare è questo:
https://www.fotoguadagnare.com/da-dove-inizio/
A presto!
Paolo
Ciao Paolo volevo chiederti un tuo parere sulle parole chiave su depositphotos.
Quando le carico io le inserisco sempre per importanza ma poi vedo che vengono riordinate in automatico in ordine alfabetico. Temo che questo renda meno visibile l’immagine. Tu cosa ne pensi?
Grazie
Ciao Matteo,
Penso che l’ordine delle parole chiave incida poco o nulla per Depositphotos. Mi risulta che Fotolia applicava questo criterio (prima le parole chiave più importanti), ma non dovrebbe essere altrettanto per Depositphotos seppur l’algoritmo di ricerca non sia pubblico (e quindi nessuno può esserne sicuro al 100%). Insomma: non stare li a preoccuparti troppo!
A presto
Paolo
Ciao Paolo e buon natale a tutti sono un profano dell’argomento anche se ho sempre letto molto ma diciamo che non ho mai iniziato veramente. Mi piacerebbe …chissà un giorno intanto continuo a leggervi ma volevo chiedervi a voi esperti come ci si comporta con il problema tasse. leggo di moduli da compilare e inviare anche negli stati uniti…certe volte mi passa proprio la voglia…forse è più semplice di quanto sembra. non so…..intanto ho comprato i tuoi ebook
Ciao Michele e grazie per la fiducia!
Per intanto ti lascio il link del blog Faberfoto con un ottimo articolo in merito da cui iniziare. Facci sapere se hai bisogno di supporto!
http://www.faberfoto.com/blog/vendere-foto-online/vendere-immagini-e-video-online-il-modulo-w-8ben/
A presto
Paolo
Ciao Paolo, oggi Fotolia ha accettato la mia prima foto (stasera festeggio!!!). Il sito mi ha inviato anche un messaggio relativo ad degli adempimenti fiscali. A che cosa si riferisce ? Sai aiutarmi ?
Grazie.
Simone
Ciao Simone,
Benvenuto tra i fotografi microstock che non solo ci pensano, ma ci provano! L’accettazione della prima foto è importantissima e nella mia scaletta personale dei bei momenti microstock viene solo dopo la prima vendita (25 centesimi, proprio su Fotolia. Poca roba, ma fu l’inizio di un lungo percorso).
Per quanto riguarda gli adempimenti fiscali ti conviene recarti sul tax center di Fotolia (trovi il link sul loro sito) e compilare la relativa modulistica. Non è un favore che fai al fisco: è un favore che fai a te, in modo da evitare tassazioni non corrette.
A presto!
Paolo
Ciao Paolo,
ho appena iniziato a vendere qualche foto online ed i risultati non sono emozionanti, però spulciando tra le varie piattaforme ne ho trovata una su cui metto tutti i miei “scarti”.
Essendo una specie di “circolo chiuso” dove devi pagare la non proprio modica somma di 60 euro per accedervi ho notato che foto di basso livello vengono viste (anche se molte volte non comprate) da molte più persone.
in un paio di settimane mi sono rifatto con un pochino di guadagno i 60 euri e vorrei una vostra opinione su questa piattaforma
http://21fackrfn57gi43hr9ujl8omdx.hop.clickbank.net/
e se vale la pena di mettere scatti migliori.
Ho ricevuto pareri contrastanti da amici: alcuni non si sono neanche iscritti dopo il periodo di prova, altri si sono rifatti dell’investimento con una sola foto…sono un po’ confuso
grazie per l’attenzione
se volete contattarmi [email protected]
Ciao Kevin,
Grazie della segnalazione: ignoravo l’esistenza di questo sito. Mi prometto di fare qualche esperimento in merito prima di giudicarlo. Devo però dire che la prima impressione non è positiva: sembra vendere facili illusioni, in particolare con l’utilizzo del calcolatore che proietta i futuri fantasmagorici guadagni (si trova sulla homepage, per chi fosse curioso).
Vediamo vediamo… per intanto grazie.
Paolo
Ciao Paolo, hai provato poi questo sito che ti è stato segnalato da Kevin? Vendo già su Shutterstock e Fotolia, mi consigli di farci un tentativo? Raccontaci se puoi quali sono state le tue impressioni, ci fidiamo della tua esperienza=)
Ciao Valerio,
Causa lavoro + figlio + spesa al sabato mattina + arricchire il mio portfolio microstock, alla fine non sono ancora riuscito ad analizzare con la giusta attenzione il sito.
Però segnalo una nuova agenzia a cui ho iniziato a contribuire questa settimana: PicFair. Appena mi sono fatto un’opinione vi aggiorno!
Paolo
PicFair è una forte tentazione!, ma ne vale la pena? Ho letto in merito su forum in lingua inglese di gente che riesce a venderci appena due-tre foto l’anno…vero che poi i guardagni per vendita sono alti rispetto ai microstock, ma non so…
Una curiosità, su Fotolia indicizzi in lingua inglese o italiana? Temo che l’utilizzo dell’italiano limiti molto la ricerca agli utenti anglofoni, nonostante la traduzione del sistema
Ciao Valerio,
Su tutte le agenzie indicizzo sempre in inglese.
A presto!
Paolo
Ciao Paolo, ti riscrivo per una curiosità. Qualche giorno fa mi sono registrato su depositphotos.com caricando le cinque immagini per il test. Esame non superato Motivo: The image is not suitable for commercial use. Nessuna delle cinque. Ora ti chiedo, ti risulta che siano così “severi”? Ad essere sinceri non sono stato così attento alle foto da caricare, mi sono semplicemente basato sul fatto che erano state accettate dagli altri microstock. Questo sito è per caso rivolto a un mercato così “particolare”? Grazie e a presto.
Ciao Marco,
Nella mia esperienza Depositphotos non è così severa e a mio parere si tratta di un’agenzia su cui insistere. Io fossi in te riproverei con altre immagini… niente di più facile di avere beccato l’ispettore con la luna storta.
A presto
Paolo
Ciao,
mi riallaccio al messaggio su Depositphotos perché per la seconda volta anche io non ho passato l’esame in quanto ” The image is not suitable for commercial use”.
Come avevo scritto in un altro post, essendo proprio una novizia in questo ambiente, sono stata accettata da Shutterstock al primo tentativo e la cosa mi ha stupito parecchio!
Onestamente ho pensato avessero abbassato un po’ il loro livello di severità (anche se Paolo mi ha fatto i complimenti e di questo ti ringrazio moltissimo) e anche su Fotolia hanno pubblicato la maggior parte delle foto che ho sottoposto alla loro approvazione.
La cosa ancora più strana è che le stesse foto rifiutate da Depositphotos sono state vendute (ok è un miracolo!!! :-) )sia su Shutterstock che su Fotolia.
quindi anche io mi chiedo…come mai?!?!?! Riproverò…come dicono tra 10 giorni! Vedremo
complimenti ancora per il sito…che è utilissimo!
Manu
Ciao Emanuela è successo anche a me. Credo che si riferiscano al genere di foto non alla qualità.
Probabilmente ritengono che di quel tipo di foto il loro database sia pieno.
A me è successo con foto di alberi in autunno, paesaggi anche se poi quelle foto hanno venduto su altri siti.
Da un certo punto di vista è meglio così differenzi il tuo portfolio tra agenzie.
Ciao ciao
Ciao Paolo innanzi tutto grazie per quello che fai gratuitamente, soprattutto per chi come me, è appassionato di fotografia, ma che per un motivo o un altro non si è mai addentrato in tecnicismi, con il tuo blog arrivi in maniera diretta e soprattutto semplice ed onesta senza creare illusioni. Ora vengo alle domande da neofita. Come ti ho detto ho sempre e solo fatto e guardato foto senza metterci della tecnica, ma ora mi piacerebbe capirne e soprattutto fare qualche foto degna d’ essere comprata. Questo nasce da una curiosità mia non dettata da necessitá lavorativa, quindi volevo un consiglio su quale tipo di corso, anche online, poter seguire per iniziare da zero, e quale tipo di mirrorles mi consigli per cominciare questa avventura.
Ciao Davide e grazie a te per essere passato da queste parti a leggere.
Per quanto riguarda la mirrorless si tratta di una tipologia di macchina che non uso e pertanto lascio spazio ai lettori che sicuramente sono più informati di me.
Vedo invece il tuo tempo e soldi spesi bene nell’investire in formazione, cosa che mi trova estremamente favorevole.
Tieni conto che oggi la possibilità di accedere a risorse gratuite e qualificate è veramente ampia. Ti cito due link.
Il primo è https://www.youtube.com/user/tauvisual, per me il canale Youtube più intelligente e competente quando si parla di fotografia.
Il secondo link è dedicato al microstock ma purtroppo è in inglese: http://microstockexpo.com/. Anche qui, una miniera di informazioni gratuite!
Contento di non averti fatto spendere soldi!
A presto
Paolo
Paolo
Ciao Paolo e ben ritrovato. Ho una curiosità su Fotolia. Mi stanno rifiutando immagini per “proprietà intellettuale”, foto che ad esempio Shutterstock accetta come uso Editoriale. Su Fotolia però non riesco a dargli questo attributo. Ti chiedo, è previsto su quel sito? L’ultima che mi hanno rifiutato riguarda l’interno del British Museum.
Grazie mille.
Ciao Marco,
Fino a tempi recenti Fotolia non accettava immagini editoriali e suppongo che sia così ancora oggi, ma chiedo ai lettori di correggermi se l’informazione non fosse corretta.
Paolo
ciao,
mi chiamo Emanuela e da poco ho approcciato questo ambiente…sicuramente stimolante.
innanzitutto ti scrivo poiché ho letto il tuo blog e l’ho trovato molto interessante ed esaustivo
…io sono un impiegata puramente tecnica, ma ho sempre avuto la passione della fotografia.
Devo ammettere che l’anno scorso avevo letto un po’ di blog e avevo rinunciato ancora prima di provare! grosso errore….lo so!
Comunque a parte tediarti con questa introduzione mi avrebbe fatto piacere un tuo parere…in merito alle approvazioni delle Agenzie.
poiché all’inizio di Settembre ho deciso di provare a caricare qualche foto sul sito Shutterstock che teoricamente dovrebbe essere il più severo dai racconti sul tuo blog ( a meno che me ne sia scappato qualcuno più recente)
e sono stata subito ammessa…e secondo me per pura fortuna…ho venduto due foto!
magari saranno le uniche che venderò, ma l’intenzione è impegnarmi per cercare di migliorare.
ho letto la tua guida e devo dire che è stata davvero utile.
Ad ogni modo mi sono detta che probabilmente avevano abbassato il livello di approvazione.
Mi sono iscritta anche a Fotolia e devo dire che anche qui hanno approvato diverse foto (oltretutto alcune scartate da Shutterstock e viceversa)
La cosa strana invece è che mi sono iscritta a Depositphotos e non ho passato l’esame in quanto tutte le foto che ho mandato nonavevano difetti tecnici, ma erano poco commerciali. Dovrò riprovare tra una decina di giorni.
Mi sono iscritta anche a 123RF e invece le foto sono in attesa di approvazione ormai da 15 giorni.
Come ti accennavo qualche riga sopra, mi avrebbe fatto piacere un tuo parere al riguardo…
se come penso Shutterstock ha abbassato il livello e se invece Depositphotos lo abbia alzato
Ti ringrazio anticipatamente
Buona giornata
Emanuela
Buongiorno Emanuela,
Io penso che i livelli di difficoltà di accettazione nelle diverse agenzia siano all’incirca gli stessi di qualche tempo fa con l’eccezione di qualche clamorosa cambio di politica aziendale come per iStock.
La verità è che non dovrebbe essere così, ma un pizzico di fortuna entra a fare parte del gioco quando si prende il giusto ispettore. Lo so, lo so… tutti gli ispettori dovrebbero avere gli stessi parametri oggettivi e essere adeguatamente preparati, ma tieni conto che spesso si tratta di fotografi come noi, magari con un po’ più di esperienza, e che per integrare i propri redditi fanno anche gli ispettori.
Quindi è tutta fortuna? No, assolutamente. Nel mio caso personale l’ispettore a ragione oltre l’80% delle volte quando mi boccia una foto. Rimane quel 20% di soggettività che penso mai si potrà eliminare, perchè alla fine siamo esseri umani e soggettivi.
Che dire? Ti faccio i più grandi complimenti per essere diventata contributor di Shutterstock al primo colpo! Io ho impiegato tre o quattro tentativi!
A presto
Paolo
Ciao Emanuela,
mi permetto di rispondere al tuo commento su questo sito che non conoscevo e per il quale ringrazio l’autore.
Dopo circa 3 mesi di esperienza microstock, confermo quello scritto da te.
Attualmente sono iscritto a Fotolia, Shutterstock, 123rf, Istock e Dreamstime.
Ho eliminato il mio account da Depositphotos per l’eccessiva severità delle selezioni. E’ l’unica agenzia che, dopo oltre 400 invii, aveva accettato solo 80 foto.
Le stesse foto, mandate ad esempio a Shutterstock, hanno avuto una percentuale di approvazione superiore al 70%. Senza parlare di Fotolia, dove la percentuale è ancora maggiore.
Confermo anche la lentezza dei selezionatori di 123rf dove ho circa 400 foto in attesa a partire dal 13 ottobre.
Un saluto a te e a Paolo
Cesare
Ciao a tutti sono luigi.
Quel Luigi che ha iniziato da poco e che ancora non crede che i primi invi sono stati accettati…! Diciamo che il primo passo è andato ora chiaramente bisogna fare la seconda esplorazione….trovare argomenti interessanti per la vendita..giusto?.Ok. Volevo porre un quesito: sono due giorni che mi sbatto la testa a fare file csv per 123RF e sistematicamente mi dice: “Riga non aggiornata riprova” Ma qualcuno sa che tipo di file vogliono?
Grazie a tutti e in bocca al lupo.
Luigi
Ciao Luigi,
Posso chiederti a cosa ti serve fare precisamente con i file csv?
Buongiorno Paolo! Intanto complimenti per il tuo blog. È molto utile e pieno di spunti! Le vorrei porre questo quesito. È consentito pubblicizzare il proprio portfolio Shutterstock, con un link diretto nella propria biografia di Instagram? Grazie in anticipo! Emanuele.
Ciao Emanuele,
Non utilizzo molto Instagram e quindi la mia esperienza è limitata, ma non vedo particolari problemi a farlo. Se poi questa sia una strategia efficace è un altro paio di maniche.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
adesso che PicNiche non funziona più, quale altro strumento usi per valutare il rating delle keywords fra domanda ed offerta?
Era uno strumento ideale per la ricerca di nicchie di mercato…
Grazie mille.
Ciao Francesco,
Ecco un’ottima alternativa:
https://www.keyword.io/tool/stock-photo-research
A presto
Paolo