In questo secondo appuntamento dedicato alla comparazione tra Adobe Lightroom e Photoshop dal punto di vista di chi vende fotografie online, entriamo nel dettaglio di quei motivi per i quali mi sento di suggerire l’acquisto del primo software rispetto al secondo.
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Perché preferisco Lightroom
La convinzione che Lightroom e Photoshop siano alternativi o destinati a clienti diversi (Lightroom per gli amatori e Photoshop per i professionisti) è errata. La migliore soluzione è avere entrambi e farli lavorare integrati. Tuttavia non viviamo nel Mondo Ideale e in una situazione di risorse scarse sia per soldi, sia per tempo, ci ritroviamo a dovere dare delle priorità. Ecco i sette motivi per i quali considero Lightroom la soluzione più valida per il fotografo di stock.
- Prezzo. Lightroom costa molto meno di Photoshop e io sono un po’ tirchio, specie di questo periodo. E’ da notare che recentemente Adobe ha cambiato la politica dei prezzi per entrambe le applicazioni, proponendo offerte abbastanza vantaggiose in cui si possono utilizzare entrambi i software e i relativi aggiornamenti a un prezzo più contenuto con soluzione di abbonamento mensile. Sono inoltre previsti sconti per chi aggiorna da versioni precedenti di Lightroom o Photoshop e per gli studenti. Tuttavia, a prescindere dalla soluzione di utilizzo scelta, la sintesi è che Lightroom costa meno.
- Più facile da imparare. L’interfaccia di Lightroom è molto più semplice di quella di Photoshop. Se proprio si è disperati e non si sa da che parte iniziare, basta andare nel modulo di Sviluppo/Develop e incominciare a modificare l’immagine utilizzando le funzioni di controllo dall’alto verso il basso. I creatori di Lightroom hanno disposto i controlli nel modo più logico ed efficiente possibile, mettendoti in alto quello che devi fare prima e in fondo alla schermata quello che devi fare dopo. Bisogna impegnarsi per sbagliare!
- Gestisce l’intero flusso di lavoro. Partendo dall’importazione, dove le fotografie possono essere rinominate e riviste nei loro metadati, per seguire con l’organizzazione dell’archivio, l’editing e la produzione della fotografia finale, Lightroom è uno strumento di gestione per l’intero flusso di lavoro. Addirittura si va oltre, perché il software si fa perfino carico della consegna del prodotto finale automatizzando alcuni servizi di esportazione come quelli per Flickr o Facebook.
- Editing in serie. Ligthroom è votato alla rapidità. Il suo obiettivo è gestire grandi quantitativi di immagini in tempi minimi, permettendo di estendere le modifiche applicate ad uno scatto all’intera serie. Questo è il motivo per il quale la mia fidanzata non mi ha ancora lasciato. Anche grazie a Lightroom, riesco a preparare notevoli quantitativi di fotografie destinate alla vendita in tempo per vedere assieme la seconda parte del film del dopocena.
- Metadata in serie. E’ il restante 50% di un’immagine, quella parte che non vedi. Avere una bella fotografia ma non renderla rintracciabile online perché senza metadati (titolo, descrizione e keyword) equivale a buttare un messaggio in una bottiglia nel mare e sperare che qualcuno, per pura fortuna, la trovi. I metadati sono importanti quanto l’immagine per chi ha l’obiettivo di proporsi al mercato online. Lightroom permette di inserire i metadati in un’immagine e di copiarli in altre centinaia con un semplice click.
- Capacità di archiviazione. Qui abbiamo il pezzo forte di Lightroom, quello per cui è stato creato. Questo software ha semplicemente tutto quello che vi serve per quanto riguarda gli strumenti di importanzione, organizzazione ed esportazione del prodotto finale con diverse opzioni di output (DNG,TIFF, JPG…). La gestione della libreria è veramente intuitiva e permette di sincronizzare facilmente il proprio lavoro anche con hard disk esterni, utili ai fotografi fanatici del backup e paranoici come me (e se mi brucia la casa e perdo le mie immagini perché non ho un backup? E se arriva il terremoto e perdo le mie immagini? Mi rapiscono e perdo le mie immagini?).
- Focus su cose importanti. A meno che la tua fotografia non necessiti di fotoritocco molto spinto, Photoshop ha una serie di fronzoli che non ti serviranno. Il rischio è quello di spendere tempo (oltre ai soldi dell’acquisto) per imparare funzioni mediamente poco importanti per poi dimenticarle in breve tempo a causa dello scarso utilizzo. Lightroom ha quasi tutto quello che ti serve e, non avendo troppe distrazioni sulla retta via, il tuo tempo sarà impiegato per ottimizzare i controlli che veramente servono.
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Conclusioni
Lightroom e Photoshop non sono alternativi, ma si integrano a vicenda. Per chi si pone obiettivi ambiziosi come la vendita di fotografie online, è indispensabile riuscire a produrre nel lungo periodo quantitativi consistenti di immagini. Con Lightroom disponi del 90% degli strumenti di editing necessari a fare il mestiere di fotografo online, oltre a tutto quello che ti serve per la gestione e archiviazione delle immagini. Il mio consiglio è quindi quello di partire sempre dall’acquisto di Lightroom e, solo in un secondo momento e su concreta necessità, estendere il proprio arsenale di strumenti fotografici includendo Photoshop. E a quel punto non ti ferma più nessuno!
Paolo
Buongiorno Paolo, bella questa serie di due articoli su Lightroom. Anch’io trovo straordinario questo strumento per sviluppare e catalogare le mie foto. Lo uso per tutte le foto, sia quelle per il microstock sia quelle personali. Segnalo che on line si trovano molti tutorial interessanti: quelli migliori, a mio parere, sono quelli di Totalphotoshop ( hanno una sezione apposta dedicata a Lightroom ). Poi se si vuole vale la pena leggersi il libro di Scott Kelby dedicato a questo programmma. Solo una cosa non mi piace di Lightroom: quando vado a inserire le keyword nei metadati e poi le copio su tutta la serie di foto, mi ritrovo le keywords in ordine alfabetico. Questo non mi piace perche’ per la maggior parte dei siti sono piu’ rilesanti le keywords che mettiamo in cima all’elenco. Tu per caso hai trovato una soluzione a questo inconveniente ? Un saluto, Davide
Ciao Davide,
Grazie delle segnalazioni. Aggiungo un’altra fonte di buoni tutorial su Lightroom: Skillfeed. Servizio a pagamento ma la qualità mi sembra buona e giustifica il prezzo. Sto utilizzando questo servizio da un paio di mesi (è in partneship con Shutterstock) e il giudizio è positivo. Vi tengo aggiornati sulle prossime scoperte di buoni tutorial, magari “aggratis”. Purtroppo per l’ultimo punto che sottolinei (ordine alfabetico keywords) non ho trovato ancora una soluzione. Se qualcuno sa aiutarci, noi siamo qui!
Paolo
Concordo pienamente sull’utilizzo di Lightroom, che nel frattempo è giunto alla versione 5.4, ma per le key in ordine di importanza non è solo Fotolia che fa questa distinzione ?
O mi sono perso qualcosa…
ma con Lightroom è possibile esportare le key automaticamente? o c’è sempre il copia e incolla? confesso di avere commesso per anni l’errore di considerazione di lightroom. Per me il programma di editing era e restava solo Photoshop.
Assolutamente sì. Ascolta: scaricati la versione di prova di Lightroom e pasticciaci ben bene per il tempo del trial. Tanto è gratis e se hai bisogno di consigli noi siamo qui. Secondo me, se il tuo scopo e fare microstock, non tornerai più indietro.
Paolo
La gestione delle key è uno dei punti di forza del programma che permettono un infinita di soluzioni per gestire gruppi di foto. Consiglio vivamente la lettura del manuale sopratutto per la parte relativa alla gestione delle raccolte. Segui il consiglio di Paolo e lo ringrazierai.