Diventare fotografo professionista non è un obbligo, come ci siamo detti nel precedente post. Però ci sono diverse cose interessanti che fanno i fotografi professionisti e che possono essere utili a chi vuole avere un’attività di fotografo part-time senza dover lasciare il proprio lavoro a tempo pieno. In questo post cerco di fare una sintesi di quegli aspetti che accomunano tutti i fotografi professionisti che personalmente conosco, dando per scontato la solidità dell’aspetto economico (tutti i soggetti guadagnano abbastanza per vivere del mestiere di fotografo). Ho individuato sette caratteristiche comuni.
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Cosa fa di diverso il fotografo professionista?
1) Ragiona fotograficamente partendo dalle esigenze del mercato. Il processo di creazione della fotografia è invertito rispetto al modo in cui comunemente si approccia il vendere fotografie online. Il flusso logico non è più vado in vacanza, faccio qualche foto e poi la metto online per venderla ma diventa prima mi informo su cosa vende, organizzo il viaggio fotografico (che è sicuramente meno riposante di una vacanza) e poi mi occupo della distribuzione e vendita.
2) Per diventare fotografo professionista ci vuole una reflex con un corredo minimo di ottiche di buona qualità. Sono il primo sostenitore dell’investire in formazione anziché in tecnologia, ma non si può andare in bicicletta senza bicicletta. Per quanto possa essere contenuto, un investimento minimo iniziale in attrezzatura fotografica è necessario.
3) Il fotografo professionista non solo ha una fotocamera, ma la porta con se. Per diventare fotografo professionista bisogna saper produrre in modo costante immagini, anche in quantitativi considerevoli, e per questo non ci si può permettere di essere pigri. La migliore macchina fotografica è quella che hai con te.
4) Il professionista sa scegliere. E’ tipico dell’amatore tenere tutte le fotografie scattate, magari lasciandole per mesi su una scheda di memoria per poi dimenticarsi completamente del lavoro fatto. Il professionista non solo scarica quasi subito le sue fotografie sul pc, ma va giù con l’accetta scegliendo le fotografie migliori e scartando buona parte del suo lavoro di bassa e media qualità. Il professionista ha poca pietà nei confronti degli scatti mediocri e soprattutto poco tempo da perdere nella postproduzione.
5) Fare fotografia in modo professionale vuole dire elaborare le proprie immagini sempre. Non esistono immagini consegnate ad agenzie che non siano state elaborate anche solo leggermente e a cui non siano state inseriti i metadati (titolo, descrizione, keyword).
6) Per diventare fotografo professionista bisogna imparare continuamente delle cose nuove. Il metodo di apprendimento lo scegli tu: libri, workshop dal vivo, dvd… la cosa importante è non fermarsi nell’apprendimento. Non si è mai arrivati.
7) Il professionista è appassionato di tutti i gadget di fotografia. Lo so, ho detto che l’attrezzatura non è così importante come la formazione…ma in questo mestiere se non sei almeno un po’ un feticista della macchina fotografica la motivazione rischia di spegnersi.
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Diventare fotografo professionista: considerazioni finali
Una riflessione aggiuntiva a questa lista di sette punti. La mia sensazione è che il guadagno per il professionista sia soprattutto nella postproduzione. Oggi tutti possono accedere quasi ovunque e la qualità delle macchine fotografiche di basso prezzo è così elevata da non rendere più il livello qualitativo dell’immagine un grosso ostacolo all’ingresso nel mercato fotografico. La mia percezione limitata e personale è che il professionista sia pagato soprattutto per il suo editing e la sua capacità di selezione ed elaborazione delle immagini. Si tratta di abilità che non solo devono essere buone, ma devono essere applicate in modo veloce a grandi quantitativi di immagini. Naturalmente da questo discorso rimangono esclusi i fotografi che si dedicano alle stampe fine art, dove la quantità di tempo investita sul singolo scatto diventa veramente notevole, ma non ne conosco personalmente nessuno che riesca a vivere esclusivamente di questo mestiere!
Se la pensi diversamente, in questo blog c’è posto per la tua opinione! Commenta qui sotto!
Paolo
Altro interessante articolo che mette bene in luce alcuni aspetti. Personalmente sto cercando di dedicarmi alla formazione visto che ne sono carente… ma sono in difficoltà con i workshop per mancanza di tempo. Provo a rimediare con risorse e qualche buon libro. Può essere un buon metodo ?
Ciao Alfredo,
Imparare qualcosa di nuovo è sempre una buona idea e i libri sono spesso meglio dei corsi realizzati da fotografi improvvisati (esperienza personale e miei soldi buttati via). Secondo me una fantastica risorsa di corsi di fotografia è Youtube. Specie per chi, come te e me, ha una vita lavorativa non proprio semplice in termini di orario, Youtube è una fonte inesauribile di corsi gratuiti e della durata di pochi minuti. Per imparare sempre qualcosa di nuovo!
Paolo
Ciao,
bello anche questo articolo, condivido i vari punti e ne aggiungerei degli altri.
Come capire quali fotografie possono essere adatte alla vendita Microstock ?
Semplice, guardiamo dove vanno a finire le nostre foto.
Con una rapida ricerca con google puoi vedere quali siti hanno acquistato le nostre fotografie e cercando sempre in quel sito di può capire il genere di foto richieste dal webmaster.
Inoltre a mio avviso una fonte inesauribile di ispirazione sono i vari giornali, settimanali, ecc…
Non le foto pubblicitarie, ma quelle relative ai vari articoli.
Io ho preso l’abitudine di guardare sempre dove i vari giornali acquistano le loro foto.
L’informazione è scritta all’inizio dell’articolo (sotto il titolo), oppure a fianco delle fotografie, oppure all’inizio o alla fine della rivista.
Guardando molte fotografie penso “Questa l’avrei potuta scattare io, ma non ci ho pensato”. Poi guardo il taglio, lo sfondo e chiaramente il soggetto.
Non dico che bisogna copiare dagli altri, ma trarre ispirazione si.
Federico grazie dei commenti!
Aggiungo alla tua lista un’altra fonte d’ispirazione: le riviste che trovi sugli aerei. Probabilmente a causa del budget ridotto, gli editori scelgono quasi esclusivamente fotografie a taglio microstock. Se c’è qualcosa che mi piace particolarmente a volte mi frego pure la rivista (ok, non ditelo in giro).
ciao,
mi puoi spiegare PRATICAMENTE come si fa questa ricerca?
io ho provato a cercare le mie foto con google (trascinando il file originale nella barra di ricerca) ma l’ho trovato un procedimento lento e non molto efficace…
ciao
mitch
Dimenticavo una cosa.
Oggi ho venduto una foto su Alamy a 23$. A me sembra un successo.
Mentre sto avendo un po’ di soddisfazioni anche con Veer e Bigstock, che volevo abbandonare ma sono tornati a vendere qualcosina.
Invece Istock mi ha mandato una email dicendomi che si sono sbagliati a darmi dei soldi e per i prossimi 6 mesi dovranno prelevare soldi dal mio conto !!!
Condivido l’opinione positiva su Alamy e sono un po’ più tiepido su Bigstock.
A proposito: anche a me iStock l’altro ieri mi ha mandato una bella mail dicendomi che si sono sbagliati e che mi toglieranno 95 $ (…eccheccaz…) nei prossimi sei mesi.
Dai, tanto è periodo di carnevale!
Complimenti per l’articolo. Ovviamente man mano che si fa esperienza ci si trova nella lunga strada che porta ad essere più professionali (insomma molti professionisti hanno cominciato come dilettanti senza la pretesa di diventare veri fotagrafi… ma la passione è arte e arte in qualsiasi momento, anche senza preavviso può diventare professione!)
Ho una curiosità: cosa intendete sui soldi che Istock si riprende? Non erano state vendute realmente? La licenza era sbagliata? Che altro??
Chiedo sia a Paolo che a Federico…
Grazie mille
Ciao Davide,
Grazie per il tuo commento. Per quanto riguarda la tua domanda sul fatto che iStock si è ripresa dei soldi è un qualcosa che sta facendo in questo momento incazz… non poche persone sul web. Sembra che si tratti di un errore estemporaneo dell’agenzia. Riporto il testo della mail che ho ricevuto qualche minuto fa da iStock, sperando possa essere utile ad altri che come me hanno avuto lo stesso problema e si stanno chiedendo il perchè.
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Partner Program Recoupment Follow up – February 26, 2014
We hear your concerns over the recent recall of overpayments and we are sincerely sorry for having to inconvenience you in this way. While there will always be reason for adjustments in certain instances we also know that errors and adjustments have been all too common and we take responsibility for that.
Several months ago we took steps to address this, adding additional staff dedicated to managing iStock partner program royalties, and reviewing our systems and processes to improve on-time and accurate payment. To start, we reviewed the process for partner program and Getty Images royalties. This resulted in our notifying you on January 3rd and 9th that we had discovered inaccuracies with the partner program royalties for certain months that resulted in overpayments.
So you know, we also have some transaction corrections that will result in additional amounts being added to contributors’ accounts. Clean-up requires some work, but that work is in progress. The amount is not high—but the point is that we are making progress and for those who were asking; yes, our review is producing adjustments and in the contributor’s favor.
How the Partner Program royalty error occurred:
The overpayment issue was caused by a database numbering overlap which caused certain subscription downloads to be labeled as image pack downloads thereby resulting in a higher royalty rate being paid on those transactions. To arrive at our correction we identified the incorrectly labeled downloads and calculated the difference between the erroneous image pack royalty rate and the correct subscription royalty rate.
There was minimal impact with September partner program sales (royalty loaded in October) and a significant impact for October partner program sales (royalties loaded in November) when this issue was identified. The database issue was resolved prior to the reporting of the November partner program sales (royalties loaded in December).
We’ve made a number of changes to how we process our royalty transfers and hope to improve upon them going forward. We appreciate all your patience and understand how frustrating this has been for everyone. We apologize for having to make these adjustments after the fact.
Sincerely,
iStockphoto LP
saluti a tutti
Approfitto di questo spazio per condividere quella che è la mia esperienza, ormai a 4 mesi dall’inizio di quest’avventura.
innanzitutto mi presento, mi chiamo Michele (mitch) e sono uno specializzando in Anestesia & Rianimazione, lavoro che, come immaginate, occupa gran parte della mia giornata (o nottata :) )
fotografo per passione, con una EOS 600D, regalo di laurea, e con 3 obiettivi abbastanza “base”:
-18/55 “di serie” della canon
-70/300 della sigma (questo è di sicuro il più “base di tutti)
-8/16 della sigma, comprato quest’autunno, due giorni prima di scoprire questo e altri siti sulla fotografia microstock
In seguito a una festa particolarmente pesante, durante l’hangover il giorno dopo mi son ritrovato a leggere i siti in questione e, probabilmente a causa dell’alcol ancora nel sangue, ho pensato: “perchè non provarci?!?” e così è stato…
ho iniziato iscrivendomi a Fotolia, Dreamstime, iStock, e CanStockPhoto. I miei tentativi con Shutterstock, invece, si sono rivelati fin dall’inizio fallimentari
ho iniziato a caricare le foto che avevo sul pc (già usavo lightroom per l’elaborazione), rendendomi però subito conto che mancavo in “tecnica” sia dal punto di vista prettamente fotografico (una gestione del diaframma decisamente inadatta) sia dal punto di vista della post-produzione (gestione del rumore permissiva, uso della saturazione meno “estremo” di come poi ho cominciato a fare).
così ho avuto un pacchetto di circa 50/100 foto che è stato accettato dai vari siti, alcuni di più (iStock tutte) altri di meno (dreamstime sul 45%, Fotolia addirittura il 25%).
i primi mesi, come immaginavo, sono stati abbastanza sconfortanti. Tra novembre e dicembre ho collezionato 13 download per un guadagno netto di 4,25 dollari.
Sapendo di dover valutare i progressi a lungo termine non mi sono troppo lasciato abbattere dalla cosa e ho continuato, esplorando nuovi lidi (123RF, Alamy, DepositPhotos) e abbandonandone uno (CanStockPhoto)
Sempre drammatico invece si è rivelato il mio rapporto con Shutterstock, che a distanza di 4 mesi (con relativi tentativi) ancora non mi ha accettato il set di 10 foto. L’ultima bocciatura c’è stata perchè avrei definito due foto come “vettoriali” (cosa mai avrò fumato quel giorno…mah)
Gennaio è andato meglio, 16 dwl per 12.35$ e febbraio, che si sta chiudendo, vede al momento 18 dwl per 19.56$
In assenza di Shutterstock, da padrone la fa iStock con 19.13$, seguito da Dreamstime 10.37. Non decolla per niente invece Fotolia con 7download in abbonamento, forse anche a causa della bassissima percentuale di accettazione.
Perchè vi ho scritto tutto questo? innanzitutto per dei consigli (vedi come cazz fare a farsi accettare da shutter), per quanto questo blog sia già fonte costante di ispirazione (ultima info per me fondamentale la necessità di costanza nell’inserimento di nuove immagini e l’idea di avere un “bankroll” di fotografie pronte da inserire per i periodi di magra).
Per quanto riguarda vendite e download per me sono solo un numero, non ho particolari velleità dal punto di vista economico (anche perchè nel caso la strada da fare sarebbe parecchia) e sto vivendo questa “avventura” come una sorta di “prova” per vedere cosa riesco a fare con quell’affare nero con un obiettivo tra le mani.
grazie, e spero di non aver scritto nel posto sbagliato
ciao
mitch
Ciao Mitch,
Grazie per averci raccontato la tua esperienza: sono sicuro che moltissimi si riconosceranno nelle difficoltà che tu descrivi. Tanto per dire, sei già molto più avanti di me! Nei miei primi tre mesi avevo venduto una fotografia su Fotolia (un binario di un treno), se non ricordo male 0,25 euro. Poi l’ho vissuta un po’ come fai tu. Per me il microstock non è nato come fonte di reddito, ma come un modo per non impigrirmi e migliorare come fotografo. Il fatto che qualcuno dall’altra parte del mondo acquisti una tua fotografia non perchè è tuo cugino o tuo amico, ma perchè gli piace il prodotto che fai…ecco, è per questo che ho iniziato. L’aspetto monetario, che è indubbiamente importante ed è diventato consistente dopo il secondo anno, è stata una piacevole conseguenza.
Grazie ancora per la tua storia!
Paolo
Ciao,
per fare la ricerca delle proprie immagini con google occorre:
– salvare la propria immagine sul disco (es. c:\)
– aprire google
– cliccare sul link “immagini”
– a fianco del campo dove immettere la stringa di ricerca c’è il simbolo della macchina fotografica: cliccare questo simbolo
– Cliccare “Carica un’immagine”
– cliccare seleziona file
– scegliere il file appena salvato.
Appariranno tutte le foto “simili” alla vs. fotografia.
Per curiosità quante foto avete adesso in vendita nei vari microstock ?
ciao
Rispondo a Federico,
Il mio portfolio su SS è di 2569 immagini, 1863 su iStock, 3092 su Fotolia.
Ciao
E di Veer che mi dite ?
Mi sono appena iscritto giusto perché mi piace il loro sito.
Un paio di mesi fa mi sono iscritto anche a IvanTaggi ma è fermo a zero!
Ciao Alfredo,
Per me Veer così così. Ti do qualche numero. Gennaio 2014, portfolio di 1769 immagini, 3 vendite, guadagno netto in tasca 1,29 euro. Insomma: l’entusiasmo è un’altra cosa. Per IvanTaggi anche io mi sono iscritto di recente. Spero il meglio per questa agenzia perché faccio il tifo per il Made in Italy ma si devono veramente dare da fare perché le altre agenzie sono dei giganti.
Dai ragazzi di IvanTaggi! Io faccio il tifo per voi!
Ciao,
Veer è stata una delle prime a cui mi sono iscritto. Non è male, diciamo a livello di CanStock o PhotoDune-Evanto.
La cosa negativa è l’attesa molto lunga per l’approvazione delle fotografie.
Anch’io sono iscritto a IvanTaggi (con 8 fotografie). Il processo di upload e indicizzazione mi è sembrato un po’ troppo lungo e ho lasciato perdere.
Se migliorassero il sistema di caricamento potrei inserire altre foto.
Come già detto Veer mi piace il loro sito, ci sono finito per caso qualche giorno fa e mi sono iscritto. Spero “viaggi bene”. Per quanto riguarda CanStock mi sono iscritto da qualche settimana perchè l’ho visto sul foglio xls di Paolo ;) e sono rimasto contento della loro velocità nell’esaminare le foto.
Oggi finalmente, dopo 4 tentativi, mi hanno accettato su iStock !!!
E questa sera vai di FileZilla !!!
Ciao,
complimenti per l’accettazione.
Ma a quale foglio XLS fai riferimento ?
Alfredo, guarda che qui con la storia dell’xls stai creando curiosità sui prossimi progetti!
Sono il solito chiacchierone ;)
Salve mi chiamo Orabona Ciro
per Federico ed Alfredo: come vi comportate fiscalmente con Ivan Taggi, essendo una società italiana per poter collaborare dovreste avere la partita iva. GRAZIE
Ciao,
io su IvanTaggi ho caricato solamente 7 foto e penso di non procedere oltre.
Mi ricollego a quanto scritto un paio di commenti fa:
l’altro giorno sono stato finalmente accettato su Shutterstock…a quel punto, gongolante, carico le prime 50 foto e oggi….beh, 50 foto bocciate
-_-
immaginavo fossero severi, ma lo 0% è davvero un ottimo risultato ;)
Michele, è una scena che ho già visto. Su di me, stessa cosa qualche tempo fa. Il suggerimento è di dividere il rischio e mandare piccoli lotti di fotografie frequentemente. Così facendo riduci la possibilità di beccare l’ispettore proprio str….!
Non mollare, mi raccomando!
Shutterstock è molto severo come livello di accettazione.
La mia percentuale di accettazione è di 10% (accettate).
E’ capitato comunque anche a me di caricare 30/40 foto, con nessuna accettata.
Quelle stesse foto da quali agenzie sono già state accettate ?
Le non le accetta nessuno forse c’è qualcosa che non va….
Comunque non demordere… Se vuoi qualche consiglio, siamo qua.
Tanto per aggiungere un commento a quello di Federico: il mio ultimo invio a Shutterstock, 90% fotografie accettate. Penultimo invio a Shutterstock, 20% fotografie accettate. Il fotografo è sempre lo stesso, i soggetti bene o male gli stessi, escludo di essere passato da pirla a genio della fotografia in una settimana… insomma, a volte ci vuole anche un po’ fortuna nel prendere il giusto ispettore.
Si, si, quell’upload di 50 fotografie faceva parte delle prime foto messe a posto quest’autunno e già accettate, pur con percentuali varie, dagli altri siti…
cmq sto re-inviando le stesse fotografie modificandole seguendo i motivi della bocciatura, vediamo che succede…anche perchè, fortunatamente, shutter è molto rapido come review degli upload.
invece questo mese si sta rivelando pessimo per iStock, come percentuali di vendita (sarà che ho molte foto “invernali”)
saluti e grazie dei consigli ;)
Effettivamente il tema della stagionalità è un discorso che Paolo ha spiegato bene tempo addietro.
E’ inutile caricare foto di alberi di Natale a Luglio !
Come ad esempio adesso è inutile caricare foto di mimose.
(ps quest’anno ho venduto solo 5 foto con le mimose).
Ma tu Michele quante foto hai in vendita ?
Dipende dai siti e da quanto sono di “bocca buona” ;)
diciamo che, shutterstock a parte (PS: oggi prima vendita con 16 foto nel portfolio…cosa che sinceramente mi ha stupito) vado dalle 80 foto di fotolia alle 300 circa di iStock…
Devo dire che iStock il mese scorso mi aveva stupito molto come mole di download (per quanto fosse in linea con gennaio), tanto che mi era venuto un sospetto, che adesso sembra essere ulteriormente confermato:
immagino che i siti di stock abbiano una gestione “favorevole” ai nuovi iscritti, in modo da dare loro maggiori possibilità di vendita nei primi mesi, in modo da favorire poi una “addiction” per il futuro…
io in effetti ho subito sviluppato una dipendenza :D
allacciandomi al topic vorrei un quadro di insieme delle possibilità occupazionali che fornisce la fotografia:
in pratica che tipi di lavori possono esserci come fotografo?
microstock.
reporter, fotoreporter, ho trovato http://www.epa.eu conoscete altre agenzie che fanno tale attività? … questa me la terrei come ultima spiaggia anche perchè qua di sbattono sulla striscia di gaza.
paparazzo… come si fa?
matrimoni e fotografo tradizionale.
avete altre opzioni lavorative?
nel caso sapete a chi posso rivolgermi per avere un quadro completo delle opportunità che offre la fotografia?
grazie mille in anticipo per tutte le risposte!
francesco.
Ciao Francesco,
Il ventaglio di possibilità come fotografo è molto ampio e su questo blog ci occupiamo solamente di quelle relative al mondo online. Quello che ti posso dire sul resto del mondo fotografico lo sento ogni giorno dai miei amici fotografi a tempo pieno e purtroppo la sintesi è questa: oggi vivi di matrimoni. Lo so che c’è anche chi vive facendo il fotoreporter in giro per il mondo, facendo il fotografo di moda, vendendo al National Geographyc… ma non possiamo scambiare l’eccezione per la regola.
Per quanto riguarda il mondo online, oltre al microstock vedo bene il POD (Print on Demand): è un mondo in cui sto incominciando ad affacciarmi anche io e prossimamente vorrei dedicare un articolo a proposito. Mi sembra che qui ci sia trippa per gatti!
Paolo
POD… interessante. Per ora ho provato Fine Art America ma con nessun risultato. Ho studiato un po zazzle ma ho letto soprattutto di delusi. Presumo che sia necessarie altri tipi di foto rispetto al microstock, perciò un tuo articolo sarà salutare per molti di noi ;-)