Vorrei migliorare in fotografia, ma ho un problema. Ho troppe informazioni.
In un mondo che urla informazioni, suggerimenti, aggiornamenti online imperdibili… riuscire a selezionare fonti attendibili e nelle quali investire tempo e soldi diventa il vero problema.
Facciamo così. Ti propongo 10 strade per migliorare la tua fotografia, la maggior parte di queste sono gratuite. Non sceglierle tutte: al massimo tre. Concentrati su quelle che più ti sono congeniali per caratteristiche, tempo, investimento economico… e lascia perdere il resto.
1- La tua esperienza
E’ la più importante. Prendersi il tempo di scattare, fare postproduzione ed arrivare a una fotografia finita non è tutto. Uno degli strumenti per me più efficaci nel mondo della fotografia professionale, incluso la fotografia microstock, è quello di investire una mattina di tempo ogni trimestre per vedere cosa ho prodotto, cosa ho migliorato e cosa ho venduto.
Nel mio caso specifico i dati di riferimento più veloci da reperire (ma non gli unici) sono quelli dell’agenzia microstock Shutterstock, che in assoluto mi da le maggiori soddisfazioni economiche (circa il 50% dei miei guadagni).
Ho letto che circa il 30% di quello che impariamo deriva dall’apprendimento visivo e uditivo, ma oltre l’80% dal fare con le nostre mani e con i nostri errori. Fermarsi a esaminare cosa funziona e cosa c’è da migliorare è uno dei migliori investimenti di tempo.
2 – Fai esaminare le tue foto da un occhio esterno
Questo vale in tutti i campi: da chi scrive il proprio romanzo a chi vuole migliorare la fotografia. A forza di guardare l’oggetto della nostra creazione non siamo più in grado di vedere l’elefante che ci passa davanti agli occhi, anche se si tratta di un errore grossolano che continuiamo a ripetere all’infinito.
Per chi fa fotografia microstock questa attività è facilitata dal lavoro degli ispettori delle varie agenzie. Anche in questo caso, prediligo l’agenzia Shutterstock perché fornisce tramite i suoi ispettori delle spiegazioni esaustive sui rifiuti di tipo tecnico relativi alle proprie immagini e questo è un aiuto concreto per migliorare in fotografia. Per quanto riguarda i criteri estetici ed artistici di una fotografia, bisogna invece rivolgersi ad altre fonti d’informazione. Continua a leggere.
3 – Modella il successo altrui
Non vuole dire copia le fotografia degli altri. Ma è anche vero che nulla è originale dal 2 maggio 1519, data della morte di Leonardo Da Vinci. Tutti noi, consapevolmente o meno, prendiamo spunto dai molti stimoli visivi che abbiamo attorno.
Non mi vergogno a dire che mi prendo tempo a studiare le fotografie che mi piacciono e provo a riprodurle nella loro composizione o nella loro illuminazione. Poi mischio quello che ho imparato con quello che imparerò domani: il viaggio verso la creazione di uno stile personale è infinito, ma mai in solitaria.
4 – Cosa leggere per migliorare in fotografia
Qui si apre il mondo in quanto l’oggettività lascia spazio al piacere soggettivo del lettore.
Naturalmente il blog che stai leggendo è un’ottima fonte d’informazione! A parte questa pubblicità gratuita, ma vera per molti lettori che hanno avuto risultati concreti leggendo queste pagine, ci sono sicuramente alcuni tra i testi sacri che non devono mancare nella tua biblioteca. Elencarne un milione non serve, quindi ne cito uno: L’occhio del fotografo di M. Freeman. Per altre ispirazioni, ti rimando alla pagina 5 libri in 5 righe.
5 – Usa la televisione
Non farti usare dalla televisione: usala tu. Anche in questo caso gli spunti sono molteplici: dai documentari sui grandi fotografi ai film con una grande fotografia.
Personalmente si è aperto un mondo quando ho incominciato a soffermarmi sulle pubblicità. Essendo la mia produzione fotografica indirizzata al mondo della fotografia commerciale, diventa obbligatorio capire cosa funziona in televisione. D’altronde, qualcuno prima di me ha realizzato degli studi pubblicitari costosissimi per capire cosa piaceva al pubblico: perché devo spendere tempo a reinventare l’acqua calda? Prendi idee da quello che passa in televisione anziché farti ficcare a forza idee in testa durante gli spazi pubblicitari.
6 – Frequentare i migliori
Non sempre è possibile frequentare grandi fotografi e a volte è anche costoso. Inoltre, il risultato non è sempre garantito. Ho frequentato corsi dove gli insegnanti, fotografi di importanza nazionale, erano a volte ottimi e altre volte magari ottimi fotografi ma pessimi insegnanti.
Posso però dire che i buoni fotografi e insegnanti che ho incontrato si sono tutti distinti per una caratteristica comune: l’estrema disponibilità a dialogare, confrontarsi, incontrarsi a seguito di un corso fatto assieme e continuare un percorso per migliorare in fotografia. I fotografi più bravi che ho incontrato erano anche ottime persone, dotate di un amore per il loro lavoro che si tocca in tutte le cose che fanno e che dicono.
7 – Migliorare in fotografia con i training Online
Il mio viaggio nelle diverse proposte di training fotografici online è iniziato un anno e un po’ di mesi fa, in occasione dell’arrivo di mio figlio Lorenzo e della necessità di continuare a investire in formazione personale ma anche conciliare vita fotografica e famigliare. Tantissime fonti online gratuite disponibili su Youtube, ma il meglio che ho trovato è su Lynda.com.
Si tratta di training a pagamento (diverse opzioni di abbonamento, la mia costa 180 euro all’anno) ma visto il poco tempo ho bisogno di avere gli insegnanti migliori sempre a disposizione. Ritornerò sicuramente a fare workshop in aula quando gli impegni famigliari lo consentiranno, ma per ora sono molto contento della scelta di utilizzare formazione online.
8 – Trova un mentore
Un mentore è qualcuno che ha percorso la strada che stai facendo tu, ha avuto buoni risultati ed è disposto a condividere la sua esperienza con te per migliorare in fotografia.
Il tuo mentore non deve essere necessariamente un fotografo: il mio mentore preferito fa il giornalista, ha un grande senso dell’ironia ma anche uno spiccato fiuto per il marketing e le business start up. Mi ha aiutato a cambiare il mio modo di pensare l’attività fotografica, mi ha insegnato a vederla come attività imprenditoriale, senza (quasi mai) parlare di fotografia.
9 – Formarsi dal vivo
Corsi e workshop, ottimi non solo per imparare ma per confrontarsi (che è il grande limite dei corsi online).
Le proposte non mancano ma con una precauzione. La crisi economica ha costretto molti fotografi di medio, a volte tendente al basso, livello a improvvisarsi insegnanti. E’ comprensibile e tutti dobbiamo pagare le bollette. Assicurati solo, prima di versare la tua quota d’iscrizione, che ci siano dei risultati concreti dietro l’attività del tuo futuro insegnante. Cosa ha prodotto? Pubblicazioni? Mostre? Progetti personali?
10 – Gruppo di pari – Mastermind
Un gruppo di pari, detto all’americana mistermind, è un gruppo di persone (al massimo 5 o 6) che condivide degli obiettivi comuni, disposto a incontrarsi periodicamente e a esaminare le rispettive difficoltà e strategie di successo nel raggiungimento degli obiettivi. Non deve essere necessariamente un gruppo di fotografi, anzi: persone provenienti da diverse discipline arricchiscono la discussione.
Uno dei format più utilizzati è quello di unire 4 professionalità diverse che si incontrano dal vivo o online una volta alla settimana e parlano per una ventina di minuti a testa del proprio progetto. Le altre 3 persone ascoltano senza interrompere e al termine dell’intervento danno il proprio commento.
Funziona? Assolutamente sì. Perché non lo faccio? Perché non sarei in grado di mantenere l’impegno settimanale a causa di quelli famigliari, ma è una strategia di lavoro a cui sicuramente ritornerò in futuro. E a questo proposito concludo con un grande abbraccio ai miei compagni di viaggio Giovanni (Alfredo) Bertagna e Ivan Guardino.
E tu? Quali sono le fonti d’informazione che usi per migliorare in fotografia?
A presto
Paolo
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Lista assolutamente condivisibile!
In questo periodo ho riscoperto l’importanza degli incontri dal vivo con altri fotografi come indichi nell’articolo. Infatti, da qualche mese, con cadenza settimanale, ci ritroviamo in tre o quattro per uscite fotografiche con mete prestabilite durante la settimana. Questo confronto lo trovo di grande aiuto!
Un grazie per la citazione e quando vuoi sempre disponibile per aprire il gruppo Mastermind!
Ciao Paolo, anzitutto buon anno e speriamo sia buono in tutto.
Vorrei sapere se tu hai il mio stesso problema. In questo periodo iStock sta cambiando diverse cose nel sito ma quello che non capisco è come mai non riesco più a vedere quello che ho guadagnato fino ad ora. Prima vedevo la cifra nella pagina del profilo e nella barra in basso ma ora, pur girando tutto il sito, non riesco più a trovarla. Ho provato a contattarli ma, come al solito, non ricevo risposta. Hai qualche idea?
Saluti
Luigi
Ciao Luigi,
Buon inizio anno a te. Anche nel mio caso non è possibile accedere dal sito alla solita informazione relativa ai guadagni, ma il problema è facilmente risolvibile usando il software Deepmeta: trovi i tuoi guadagni a piè di pagina a sinistra.
Paolo
Buongiorno e buon anno a tutti!
anche io ho avuto lo stesso problema di Luigi con istock ed ho scritto alla support per avere chiarimenti. Mi hanno risposto in circa 3 giorni dicendomi che per il momento per avere informazioni sui guadagni ed altre informazioni sul portfolio devo avvalermi di DeepMeta, come diceva Paolo.
Ma la cosa sarà solo temporanea; sembra che entro febbraio invieranno a tutti i contributor delle credenziali per accedere ad una nuova piattaforma che servirà per gestire il nostro account e portfolio e tornare ad avere tutte le informazioni circa le nostre fotografie, guadagni, visite, download ecc.
Purtroppo mi sembra anche di aver capito, ma attendo anche una vostra conferma, che per i contributor non esclusivi la percentuale sulle vendite si fermerà al 15% e non salirà più in base al numero di vendite effettuate; inoltre credo che con le nuove regole (avrete anche voi da poco ricevuto il nuovo contratto istock da firmare) per i non esclusivi non ci saranno più guadagni da vendite estese ma solo il 15% flat sulle vendite…
Ciao a tutti!
Grazie Francesco,
la tua risposta mi è stata utile, avevo scritto anch’io a istock, ma non avevo ancora ricevuto notizie
Ciao
Ciao, ti seguo da tempo ormai, tra facebook, sito ed e-book, più o meno da quando ho iniziato ad interessarmi al mondo della fotografia, ed ho iniziato ad avere le prime infarinature sulla questione proprio leggendo le tue parole (inutile dirti che apprezzo il tuo lavoro e che si sente che c’è passione in quello che scrivi prima ancora della formazione professionale e questo è bellissimo da leggere) Devo dire che non ho mai scritto prima d’ora ad una persona che realmente non conosco ma ultimamente mi sono deciso a lanciarmi ed a comprare la mia prima reflex ma il mondo di parametri che c’è dietro è veramente spietato e mi sta facendo impazzire.. allora quale scegliere? Ti chiedo di perdonarmi ma non saprei a chi chiedere in alternativa. Considerando il mio budget (500 euro), ho preso in considerazione macchine quali la nikon d3400 con af-p dx 18-55 vr o la sony alpha 68k ma soprattutto la canon 700d con ottica 18-55 stm. quest’ultima è la scelta che a pelle mi sentirei di fare, il puro sentimento mi porta verso canon ma mi spaventa un po’ il fatto che sia una macchina leggermente “datata”, ed è qui che ho bisogno del parere di un esperto. Meglio una più giovane 1300d con 18-55 is II e risparmiare qualcosina contro una macchina che ha alle spalle i suoi anni? Oppure è il caso di lasciare da parte i sentimentalismi ed optare su scelte più ponderate? Scusa se sono stato prolisso, ti ringrazio anticipatamente.
Ciao Emanuele e grazie per essere passato da queste parti a leggere.
Personalmente non sono un fondamentalista di brand fotografici specifici e scatto con Canon per il semplice fatto che quando ho iniziato I prezzi delle reflex entry level erano più appetibili. Sono convinto che Canon o Nikon siano ottime marche (non conosco Sony e non mi esprimo). Tieni conto che se il tuo obiettivo è vendere fotografia microstock, ho alcuni dei miei bestseller che sono tuttora al top delle vendite realizzati con una vecchia Canon 450D con obiettivo di serie.
Tra le proposte che hai fatto, la Canon 700D basta e avanza per la footgrafia microstock.
A presto
Paolo
Ciao Paolo,
mi sono appena iscritto alla tua newsletter e sto leggendo con interesse il tuo blog… e mi sa che continuerò a seguirti!
Ho subito una domanda per te, a proposito dei bestsellers di cui parli sopra, realizzati con la tua vecchia 450D, e che sostieni di vendere a tutt’oggi. Beh, proprio questo mi piacerebbe capire: si possono continuare davvero a vendere foto scattate tanti anni prima? Nel tuo caso, per esempio (che, se non ho capito male, hai iniziato nel 2007) registri ancora vendite di scatti relativi a quel primo periodo?
Ciao Federico,
La risposta è sì: ho alcuni bestseller che vendono da 10 anni. Devo però aggiungere che la vita media di una fotografia che produce guadagni sfortunatamente è di molto inferiore. Non ho mai fatto calcoli precisi, ma se mi devo sbilanciare direi che una fotografia microstock ha un ciclo di vita (e di vendita) in media di 3-4 anni. Questa è la mia percezione rispetto alle immagini del mio portfolio.
Paolo
Ciao Paolo, sono approdato sulla tua ” isola” assolutamente per caso stanotte mentre facevo il turno di servizio. Io mi definisco un fotocurioso, nel senso che uso la fotografia per saziare la mia curiosità di scoprire nuovi posti o solamente punti di vista differenti , e viceversa.
Quello che mi.ha colpito maggiormente leggendoti è la semplicità del tuo linguaggio, la giusta e direi, accattivante, dose di autiironia nonché la piacevole sensazione di trovarsi ad un pub in compagnia di un amico e di due birre.!!!
Complimenti quindi, per le tue ” fatiche” fotografiche ed editoriali!!!
E siccome siamo anche concittadini….le birre cui sopra, saranno volentieri condivise in qualsiasi momento!
Marco
Marco grazie mille! E’ anche grazie a commenti come i tuoi che questo blog continua ad andare avanti. Ti posso assumere come motivatore!
Paolo